05/10/09

DEAD MAN'S BONES

- Frequenze review -

DEAD MAN'S BONES
s/t
Label: Anti
Release date: October 6 2009

Il sensazionalismo creato ad arte intorno a due band come XX e Big Pink, grazie ad un passaparola condito da zero spirito critico mi ha fatto vacillare. Ha fatto breccia e ci sono cascato. Mi sono procurato gli album e, a parte qualche episodio tutto il resto è noia. E’ innegabile, nel complesso siamo ben sotto le tanto clamorose aspettative. Ascoltarli tutti di un fiato diventa un’impresa, paradossalmente possibile in due modi. O facendo dell’altro, magari in compagnia di una bella signorina o, la piu probabile, addormentandosi. Ma risalendo gli abissi del ritmo un’alternativa ci arriva, via Anti, dall’album dei californiani Dead Man’s Bones, all’anafrage due attori prestati alla musica: Zach Shields e Ryan Gosling. Un album che non avrebbe dovuto essere solo una raccolta di canzoni ma la colonna sonora di un progetto più ambizioso, naufragato per le eccessive spese di produzione: una commedia d’amore e di fantasmi scritta a quattro mani nel 2005 e mai realizzata. Incipit acustici, intimi e rarefatti costruiti su voci, racconti, note di pianoforte, vanno via via acquistando elementi ritmici e aperture corali in un crescendo di soffusa positività. Con l'aiuto dei bambini del Coro del Conservatorio Silverlake per completare le melodie, il risultato è un’originale collezione di canzoni gothic folk dalle melodie accattivanti, doo-wop sui lupi mannari, zombie e altre creature della notte dal cuore spezzato. Un’originale collezione dark nuggets cantautorale quella dei Dead Man’s Bones che senza alcun clamore o troppe aspettative saprà ripagarvi profumatamente con gli interessi.


Dead Man's Bones
"Lose Your Soul"

Dead Man's Bones
"In The Room Where You Sleep"

16 commenti:

Marco ha detto...

Anche a me ha fatto ca**re il disco degli XX. Non riesco a spiegarmi il perchè alcune volte si gridi al miracolo per album che in fin dei conti raggiungono a malapena la sufficienza. Ovvio che non tutti abbiamo gli stessi gusti, ma quando una roba è mediocre è mediocre, che piaccia o meno.
Bah...

Anonimo ha detto...

sui XX ci sono scivolato anch'io
disco di una piattezza quasi concava
chi ne ha scritto bene si dovrebbe vergognare

Anonimo ha detto...

i primi 3 commenti negativi sugli XX... grazie a dio credevo di essere l'unico =S
Fighi questi dead man's bones grazie per l'advise!

Deni ha detto...

Trovo molto giusto il commento sugli XX fatto nel post da Ale. E' un disco fatto sostanzialmente di episodi. Molti azzeccati, altri decisamente meno (http://frequenzeindipendenti.blogspot.com/2009/08/what-goes-on.html).

Il disco rimane simile alla roba di Yoav (un pezzo addirittura uguale - a chi interessa, qui la rece - http://frequenzeindipendenti.blogspot.com/2008/09/yoav-charmed-strange.html) con la differenza che, considerando quelle atmosfere, il disco di Yoav è più bello e non se l'è cagato nessuno.

Ecco, una cosa che mi fa impazzire è come per certi gruppi possa partire l'hype e per altri no.

Non credo sia solo una questione di spinta commerciale. Le orecchie le abbiamo tutti.
Il motivo reale, forse, è che molte volte l'hype è molto più forte di una onesta obbiettività.

Deni ha detto...

Detto questo io rispenderei undici sterline per gli XX oggi stesso solo per la cover di Womack & Womack nel disco bonus.

Anonimo ha detto...

"molte volte l'hype è molto più forte di una onesta obbiettività."
E' vero ci facciamo tutti buggerare!Troppi siti-giornali-fanzine-cazzate!Fate come me,ho smesso di leggere pitchfork e leggere tutti i giornali musicali italiani quasi due anni fa e finalmente compro solo dischi che mi piacciono veramente!basta!

Marco ha detto...

Io non penso che leggere i giornali o i siti specializzati ci inducano a comprare cose che realmente non vorremmo anche perchè ormai difficilmente si compra a scatola chiusa (uno dei pochi vantaggi di poter accedere ad un database infinito di musica pirata).
Io leggo regolarmente alcune riviste (magari evitando le recensioni di testate come Rolling Stone che a mio parere non credo i dischi li ascoltino davvero) e la cosa mi permette spesse volte di trovare alcune chicche che diversamente avrei magari scoperto molto tempo dopo, sempre che la cosa fosse successa.
Quindi per me giornali e siti sono ok, basta saper scremare.

Marco ha detto...

Anche perchè dovremmo smettere di leggere Frequenze, secondo questa logica.

Anonimo ha detto...

Mi piace comprare dischi e frequento i negozi specializzati almeno un paio di volte la settimana quindi i dischi li ascolto e per questo non sento il bisogno di leggere recensioni che sfiorano l'assurdo e che ormai non sono più recensioni ma poesie.Non trovo più stimoli nel giornalismo di oggi,non c'è più la volontà di dare consigli ma solo quella di criticare.FrequenInd è un'altra cosa (e non c'è traccia di leccamento di culo,ho quasi 40 anni lo dico perchè lo penso).

Anonimo ha detto...

un'altra cosa
cquelli che dicono che i negozi di dischi non ci sono sparano e basta.Quelli che dicono che i concerti non ci sono sparano e basta.A Bologna (io parlo per la mia città)tutti si lamentano ma in verità lo fanno perchè non hanno voglia di muovere il culo.C'è di tutto e di più basta avere la volontà di cercarlo

e scusate per lo sfogo

aleFranch*n* ha detto...

ok, vedo che riguardo i XX siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda

quindi fatemi capire.....se avessi scritto "per me il disco dei XX è una cagata pazzesca" sarebbero scattati i 92 minuti di applausi?!?

Marco ha detto...

Ale, il Deni t'ha subito beccato la citazione!
AH AH AH!!!
Comunque, tornando a te, anonimo quarantenne (scherzo naturalmente!), purtroppo non tutti hanno la possibilità di vivere in una città che offre negozi validi. Io abito in una piccola realtà e se non ti piace la minimal o il prog sei fottuto, perchè due negozi ci sono, e quella è l'offerta. Sono amici entrambi, ci mancherebbe (e per il loro target sono negozi molto belli), ma la scelta per uno che ha i miei gusti musicali è pressochè nulla o quasi. Internet ed i giornali sono la mia unica finestra verso il mondo. Certo, poi vado a Torino e faccio incetta da Les Hypersound, ma aihmè non posso frequentarlo quotidianamente (o settimanalmente...sono 80 km). Quindi reputati molto fortunato a non dover ricorrere per forza a dei meri palliativi cartacei come faccio io.
Al tre, tutti ad applaudire per 92 minuti filati l'Ale.
Uno
...
due
...

web ha detto...

Siete tutti dei matti!Con internet non c'è più bisogno di andare nei negozi!

pullo ha detto...

XX carino. Hanno 72 anni in cinque, diamogli tempo ragazzi. Sabato dopo il live tutto sarà più dettagliato.

The big pink non mi piace per niente.
Consiglio invece YATCH...stupendo per me.


Ciao ragazzi e il nuovo di wild beasts è il disco dell'anno...ahah hahahaha

KK ha detto...

....ah ah ah, disco dell'anno in Uzbekistan......

pullo ha detto...

The big oink ascolto dopo ascolto mi ha stregato. Spakka!!!!!

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