SOPHIA - THERE ARE NO GOODBYES

- Frequenze summer sadness -

Non ci sono addii. Con queste parole Robin Proper-Sheppard dà il nome alla sua ultima fatica musicale, la quinta sotto il nome Sophia, che a giudicare dalle parole del leader stesso, sembra essere la più dolorosa: “E' un disco triste, forse il più triste che abbia mai scritto. Registrare è stato duro. E lo è ancora quando ascolto queste canzoni. La verità è che fa molto male soprattutto aver vissuto e ancor oggi vivere queste canzoni in quanto soggetto in causa. Non preoccupatevi, so quanto patetico posso sembrare. Ma questo sono io. Questa è la mia vita. Potete giudicarmi, se volete”.
Difficile non volergli bene, specialmente dopo averlo ascoltato nel suo viaggio emozionale attraverso una decina di canzoni struggenti, un viaggio attraverso il dolore per la perdita, l’abbandono, ma che si conclude con un piccola luce di speranza: “I decided today I'm gonna be a better person. No it's never too late to change”.
Ad arricchire il tutto, un’edizione speciale con un cd bonus.
Metti un giorno di San Valentino in una radio viennese… Robin Proper-Sheppard, la sua voce, la sua chitarra, e un quartetto d’archi capitanato (come spesso è accaduto negli album studio della band) della violinista Calina De La Mare (già collaboratrice dei Tindersticks). La situazione sembra fatta dal sarto per esaltare quello che è a tutti gli effetti un One Man Show, interrotto per un attimo da un agrodolce riflessione/aneddoto sulla “giornata degli innamorati” a casa Sheppard.
Robin al suo meglio, cesella una dozzina di gioielli sadcore, pescando attraverso l’intera discografia dei Sophia, e anticipa un paio di brani che finiranno poi su questo ultimo “There Are No Goodbyes”.
Questo “The Valentine’s Day Sessions” avrebbe meritato l’acquisto anche come album live a se stante. La conferma che a questo song-writer californiano va riservato un posto al tavolo con i grandi celebranti della tristezza in musica.

Alessandro Valzania