05/08/09

ROXY MUSIC - AVALON

- Frequenze Old School -


Roxy Music
"Avalon" (1982)


1982. I Roxy Music danno alle stampe il loro album d'addio, "Avalon", un'uscita degna di suggellare una carriera decennale, in cui Bryan Ferry & Co si congedano dalle scene tirando fuori il meglio di sè stessi. Carriera avviata proprio nel 1972, in piena era glam, e dedicata fin da subito a sviscerare il lato sensuale e perverso del Rock (non per niente il nome della band deriva da una contrazione tra "rock" e "sexy").
L'album si apre nel migliore dei modi con "More Than This", una canzone che diverrà la più famosa del repertorio della band e destinata a definire i parametri del pop degli anni '80 (ndr.: sarebbe interessante conoscere la vostra personale interpretazione dell'impressionistico testo di questo brano.. magari scrivetela nei commenti..). La title-track si muove fin dal titolo in mezzo ad atmosfere eteree e mistiche, in cui la teatrale voce di Brian si muove in una danza di seduzione insieme a una soave voce di donna.
I due strumentali "India" e "Tara" riescono a evocare impressioni di terre lontane, spezie e droghe d'Oriente, le curve sinuose di una notte persiana, e in qualche modo rimandano al sound della band degli esordi, quella di "Ladytron" e "2HB", quando tra le file militava un giovane Brian Eno: il cerchio si chiude.
Il gran finale dell'album, invece, è quello che da molti è definito il capolavoro assoluto dei Roxy Music, "True To Life": brividi e applausi.
Qualcuno diceva che essere Pop è la cosa più difficile di tutte, ma il solco tra "canzonetta" e arte di solito è sempre molto profondo.
Da veri maestri i Roxy Music guidavano i loro sapienti tocchi con raffinatezza, gusto e classe, e per un intero decennio sono stati Pop nel senso più nobile del termine.
Lasciatevi sedurre.

Claudio Cavallaro

3 commenti:

Anonimo ha detto...

CAVALLARO VAI AD ASFALTARE LE STRADE

aleFranch*n* ha detto...

Santissimo Ilmarekka,
quanto ci piaci a noi due!
Scusa le volgarità eventuali.

Santissimo,
potresti lasciar vivere Cavallozzo, se puoi, eh...?

Ilmarekka!
che c'è? E che è? Oh... Diamoci una calmata, eh, oh... e che è?
Qua pare che ogni cosa, ogni cosa,
uno non si può muovere che questo e quello, e pure per te.
Oh!

Noi siamo due personcine perbene
che non farebbero male nemmeno a una mosca,
figuriamoci a un santone come te, anzi.

Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi,
senza chiederti nemmeno di stare fermo,
puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto.

Scusa per il paragone tra la mosca e il frate,
non volevamo minimamente offendere.

I tuoi peccatori di prima,
con la faccia dove sappiamo,
sempre zitti, sotto.

Claude Horser ha detto...

Più Ale Franchini e meno tasse per tutti.

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