Mi sa che l’ultima volta non ve l’ho raccontato, per cui mi faccio pari. Dopo avere scontato sedici anni per l’omicidio di Euronymous, Varg Vikernes è in procinto di essere rilasciato. Varg Vikernes sarebbe l’ex bassista dei Mayhem e il leader maximo (in quanto unico membro) del progetto Burzum, cioè in pratica tutto il meglio del black metal norvegese in un solo uomo. Voci di corridoio (non ho voglia di controllare se sia vero) sussurrano che Vee non ne voglia più sapere di bruciar chiese e registrare dischi, e voglia dedicarsi alla coltivazione di frutta. Io lavoro nelle sementi, e davvero mi piacerebbe avviare una partnership per il mercato norvegese.
Per farvi passare l’entusiasmo, parliamo di un ex: è in arrivo su Anti un nuovo disco di Bob Mould. Che sarebbe il chitarrista/cantante obeso degli Husker Du, il massimo scrittore di canzoni di musica rock di ogni tempo, oltre che ex-depresso cronico e quindi meritevole di figurare in apertura alla mia rubrichetta. Attualmente il caro Bob è un’altra persona: allegro, gioviale, gaio, iperpalestrato, positivo, e i suoi dischi sono molto più brutti. Ma quando si tratta di un disco nuovo di Bob io inizio a girare per i posti con la mia maglietta I want to believe. Mamma dammi il prosciuttino.
Depressi che rimangono depressi, invece, e già che ci sono la trasformano in oro, sono gli ormai immancabili Sunn (o))). A spulciare in giro per la rete pare che siano stati cooptati per una data al Teatro Comandini a inizio giugno, in effetti l’incontro tra loro e la Raffaello Sanzio era solo questione di tempo. Altre notizie sui due? Stephen O’Malley è stato avvistato urlare come un pazzo YEAAH! FUCK YOU! al concerto di Fennesz a Ravenna, Greg Anderson si è tolto l’ultimo sfizio e ha ristampato su Southern Lord un doppio dei Gore, un gruppo noise olandese degli anni ottanta talmente oscuro e seminale che non hanno nemmeno un fan-myspace. Roba buona: compratelo, rippatelo, fate il myspace dei fan e raccontate a tutti di essere fan dei Gore dal 1984. Distribuisce Goodfellas.
Parlando di drones (non ne stavamo parlando ma sono sottintesi, tipo il rumore di fondo del big bang), probabilmente non avete mai sentito parlare di Sant’Alberto. Nel caso non sentitevi in colpa: è una cittadina situata esattamente a metà tra Ravenna e il Nulla e ne ignorerei l’esistenza anche io, se non ci vivesse la mia fidanzata. Tra il 24 e il 26 aprile, estremi compresi, sull’argine del Reno vi potrete godere l’annuale installazione di arpe eolie a cura di Luigi Berardi, artista del quale non dico nulla per paura di fare figuracce. Un’arpa eolia comunque è un coso montato su un treppiede che quando soffia il vento inizia a suonare con questo VVVVVVVVVVV che ricorda vagamente certe cose dei Growing epoca Kranky. Se siete allergici a pollini e graminacee dovete farvi di antistaminico, ma per il resto non ci sono controindicazioni. Vi ho avvertito. Info: http://www.natura.ra.it
Stavo per chiudere il pezzo quando ho scoperto la depressing-notizia del decennio: tra una decina di giorni esce un nuovo disco di Fausto Rossi (o Faust’O). Si tratta del primo disco di studio dai tempi di Exit, il disco cantautorale più mortifero e depresso della storia della musica italiana. Pare di capire sarà cantato in inglese. Un peccato, ma sempre meglio Faust(o))) che il vostro barba-folkster preferito.
Credo di avervi trattenuto fin troppo, quindi vi lascio. Buona giornata.
Sapete cos’è arancione e sta bene in testa agli hippie?
Le fiamme.
(Steve Albini)
4 commenti:
Felice come sempre, Kekko.
Una garanzia.
alcuni aggiornamenti, roba che è accaduta mentre andavamo in stampa:
1) il disco di Bob Mould l'ho ascoltato ed è una CANNONATA, a patto che vi piaccia quel genere di suono iper-pulito da teenage rocker americano flippato con Dawson's Creek. La traccia iniziale è una delle cose più commoventi di quest'anno.
2) ERRATA CORRIGE. Le voci su Sunn (o))) a cesena sono state smentite dal comunicato di un festival del Locomotiv che si chiama EXPRESS e li dà il primo giugno come unica data italiana. Io mi sa che vado. Bologna val bene una messa (nera). Dispiace per il disguido.
Ciao mamma.
Steve Albini spero che se la fikky nel culo quella frase di merda con le sue fiamme
Giusto! Che si fotta Albini!
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