BARFLY
(Usa, 1987)
Regia: Barbet Schroeder
Sceneggiatura: Charles Bukowski
Fotografia: Bobby Muller
Musiche: Jack Baran
Montaggio: Eva Gardos
Interpreti Principali:Mickey Rourke, Faye Dunaway,
Alice Krige, Jack Nance, J.C. Quinn, Frank Stallone,
Joe Unger, Gloria LeRoy, Sandy Martin, Roberta Bassin
Durata: 97 minuti
Il film è il racconto autobiografico delle notti alcoliche dello scrittore Charles Bukowski.
Henry Chinaski è un talentuoso scrittore ridotto a vivere come un alcolizzato qualunque, passando le sue giornate al bar ad alzare il gomito e a fare scazzottate col barista Eddie, con cui è in continua lite. E’ un completo nullafacente, perennemente trasandato, sporco e per di più senza nessuna sorte di morale. Arriva il giorno in cui conosce Wanda Wilcox, donna ancora abbastanza piacente, che in cambio di un po’ di alcool sarebbe disposta a seguire chiunque. Tra i due nasce subito un rapporto e superando le iniziali liti decidono di voler costruire qualche cosa insieme, tanto da decidere di cercarsi un lavoro rispettabile. Continuano ugualmente a bere e il lavoro tanto desiderato non arriva finchè Henry conosce Tully Somerson, bella e ricca ragazza innamorata delle opere dello scrittore, desiderosa di pubblicarne le opere in cambio di fortuna.
Che farà Henry ?
Che farà Henry ?
Per affrontare il mondo degli alcolisti, Schroeder si ispira ad un libro uscito nel 1980 di Charles Bukowski (presente in un cameo tra gli avventori del bar). Barfly, in gergo, significa "mosca da bar", ovvero alcolizzato, ubriacone.
Il film di per sé, pur volendo presentare la figura di Charles Bukoski, lo descrive in maniera frettolosa e incompleta, preferendo al suo lavoro di scrittore e di poeta l' immagine dannata e maledetta di ubriacone. E’ stato, però, un canale per mezzo del quale la persona di Bukowski è divenuta estremamente conosciuta. Un primo accordo, poi andato a monte sulla scelta dell’attore che avrebbe dovuto interpretare il ruolo dell’artista maledetto, vedeva Sean Penn come personaggio più accreditato, definito dallo stesso Bukoski: “la figura più adatta ad interpretarlo essendo un buon bevitore e un gran puttaniere”. Il ruolo venne poi affidato Mickey Rourke che, anche se inizialmente non era entusiasta per il progetto presentatogli, si dovette ricredere aggiudicandosi tra l’altro il benestare di tutti grazie a un’ottima interpretazione. Inoltre fu lui stesso ad indicare per il ruolo femminile l’attrice Faye Dunaway.
Il film di per sé, pur volendo presentare la figura di Charles Bukoski, lo descrive in maniera frettolosa e incompleta, preferendo al suo lavoro di scrittore e di poeta l' immagine dannata e maledetta di ubriacone. E’ stato, però, un canale per mezzo del quale la persona di Bukowski è divenuta estremamente conosciuta. Un primo accordo, poi andato a monte sulla scelta dell’attore che avrebbe dovuto interpretare il ruolo dell’artista maledetto, vedeva Sean Penn come personaggio più accreditato, definito dallo stesso Bukoski: “la figura più adatta ad interpretarlo essendo un buon bevitore e un gran puttaniere”. Il ruolo venne poi affidato Mickey Rourke che, anche se inizialmente non era entusiasta per il progetto presentatogli, si dovette ricredere aggiudicandosi tra l’altro il benestare di tutti grazie a un’ottima interpretazione. Inoltre fu lui stesso ad indicare per il ruolo femminile l’attrice Faye Dunaway.
4 commenti:
tra l'altro, vabbè, imperdibile Hollywood Hollywood di bukowski, il romanzo che parla della realizzazione del film.
Ottimo contributo!
Io ho letto PULP.. e credo che sia uno dei suoi migliori Libri... anche se in realtà è un romanzo...
Ricordo che lo divorai... lo starno caso di un investigatore privato che si trova ad avere a che fare con La Morte... proprio lei... in una torrida estate Los Angelina... decandente e romantico al tempo stesso... il grande Buck!!!
sì pulp è leggendario, probabilmente il libro che mi ha fatto più ridere in tutta la vita -magari riesco pure a riscriverlo a memoria se mi concentro :)
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