- Frequenze Reviews - Recensione n. 88/08
Katzuma - Rituals Of Life (Music From The Motion Picture Vol.2)
2008, Katzuma
Bust a Loose (Mp3)
My Kind Of Trust
With Time
Groovin With My Good Eye Closed
Rituals Of Life/Take The..
Keep It In The Family
Boogie To This (Mp3)
Let’s Do In The Hay
Dogs Of War
Getting Thru Your Own Thing
Katzuma Myspace
Ci sono album difficili da catalogare, perché ricchi di spunti diversi, a volte anche molto distanti tra loro. In questo caso niente di più facile: Rituals of Life è semplice e purissimo funk. Katzuma è lo pseudonimo dietro il quale si cela Deda, uno dei personaggi storici dell’hip hop italiano, un vero guru per gli appassionati. Da sempre produttore, ex membro del gruppo Sangue Misto (lo stesso nel quale militava Neffa), uno tra i migliori maestri di cerimonia in circolazione che può vantare di essere stato il coordinatore musicale e co-arrangiatore del progetto Gli Originali, un evento live dove l’orchestra del maestro Franco Micalizzi (compositore di molte colonne sonore dei film polizieschi italiani degli anni ’70) accompagnava le performances di alcuni tra i migliori MC nostrani. Chi ama l’hip hop è inevitabilmente attratto da quella che ne è la matrice, la vera fonte d’ispirazione, la trama che lo ha vestito sin dagli albori: il funk, con i suoi ritmi spezzati ed i giri di basso da brividi sulla schiena. Quest’album ne è un esempio perfetto, nonostante non sia stato realmente suonato (non completamente almeno) ma sia un collage di svariati campionamenti scovati da Katzuma durante polverose sedute tra gli scaffali dei vinili. In realtà questo è già il secondo progetto a nome Katzuma (il primo intitolato Moonbooty, esaurito da tempo ma che presto fortunatamente godrà di una ristampa), con la stessa idea di base di produrre un disco nuovo che suoni come uno vecchio. La differenza sta nella maturazione di Deda che qui riesce ad amalgamare i suoni in modo più naturale ed a riempire quegli spazi che idealmente rimanevano bianchi durante l’ascolto del disco precedente, rendendolo verosimilmente un album degli anni 70. Il funk di New Orleans è di casa in Bust a Loose, con i Meters fieri del lavoro fatto dal Nostro sul suo inseparabile Akai. Ma dentro ci troviamo anche Sly & The Family Stone e Joe Tex che fa a botte con James Brown in Boogie to This con i Tower of Power che stanno ad osservare. Groovin With My Good Eye Closed è un’orgia ritmica tra gli Indeep e Jimmy Bo Horne, sui divanetti dello Studio 54, ossessiva ed in continua espansione sino all’ultimo secondo. Dogs of War puzza di asfalto ad Harlem, di affari sporchi, di cose che non si possono raccontare, nascosti dietro ad una linea di basso da una tonnellata abbondante, mentre Gettin Thru Your Own Thing parrebbe un brano postumo di Hamilton Bohannon, un’inarrestabile escalation percussiva.
Fiati, Hammond, percussioni, pianoforti e centinaia di altri minuscoli suoni impreziosiscono un album che come un cecchino coglie in pieno il bersaglio, quello di farsi apprezzare come un vero album di musica funk. Una nota di merito va ad ogni singola parte vocale: ad aiutarlo a tal proposito troviamo l’amico di vecchia data Sean Martin (The Dining Rooms, Lagash) ed il soul singer Al Castellana.
Tutta questa energia in un semplice dischetto totalmente autoprodotto e ben curato, anche nella veste grafica (un digipack sul quale fa bella mostra di sè l’artwork di Katzuma stesso, appassionato di grafica oltre che di musica), ordinabile comodamente anche da casa, al sito www.trixshop.com che ne cura la distribuzione. Sounds like: my MPC got a funky bug! In due parole: una garanzia.
Marco Rota
Fiati, Hammond, percussioni, pianoforti e centinaia di altri minuscoli suoni impreziosiscono un album che come un cecchino coglie in pieno il bersaglio, quello di farsi apprezzare come un vero album di musica funk. Una nota di merito va ad ogni singola parte vocale: ad aiutarlo a tal proposito troviamo l’amico di vecchia data Sean Martin (The Dining Rooms, Lagash) ed il soul singer Al Castellana.
Tutta questa energia in un semplice dischetto totalmente autoprodotto e ben curato, anche nella veste grafica (un digipack sul quale fa bella mostra di sè l’artwork di Katzuma stesso, appassionato di grafica oltre che di musica), ordinabile comodamente anche da casa, al sito www.trixshop.com che ne cura la distribuzione. Sounds like: my MPC got a funky bug! In due parole: una garanzia.
Marco Rota
2 commenti:
..non è stata citata la partecipazione di Giovanni Pellino aka Neffa nella track n.8 "Let's do it in the hay".. per l'occasione infatti ha usato uno pseudonimo,Johnny Boy,e sulla splendida strumentale si fa notare x le ottime armonizzazioni!! ottima la pronuncia anke
bella Johnny ,sounds good (un Amico)
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