Recensione n. 78/08 - David Holmes "The Holy Pictures"
The Holy Pictures
2008 - Commercial Marketing
I Heard Wonders
Story Of The Ink
Love Reign Over Me
Theme/I.M.C
Holy Pictures
Kill Her With Kindness
Melanie
Hey Maggy
Birth
The Ballad Of Sarah And Jack
Return Of The Nightfarmers
2008 - Commercial Marketing
I Heard Wonders
Story Of The Ink
Love Reign Over Me
Theme/I.M.C
Holy Pictures
Kill Her With Kindness
Melanie
Hey Maggy
Birth
The Ballad Of Sarah And Jack
Return Of The Nightfarmers
Gran Bretagna, metà anni novanta. Mentre illustri colleghi dj si imponevano al grande pubblico come vere e proprie rockstar – sto pensando ai vari Chemical Brothers, Pete Tong o Paul Oakenfold – il nordirlandese David Holmes amava giocare col fuoco, cadendo nella tentazione incontrollabile di inserire rare groove all’interno di set techno. Giochino pericoloso quando di fronte si ha una clientela avvezza all’abuso di sostanze psicotrope e poco incline a passare dai 150 bmp a gemme di oscuro r’n’b e funk psichedelico. Per gli appassionati del genere questi pezzi sono stati raccolti tra il 2002 e il 2004 in due compilation seminali (Come Get It, I Got It e Cherrystones) intervallate nel 2003 dal progetto Free Association basato in buona parte su campionamenti tratti dalle canzoni contenute in “Come Get It, I Got It”, dove la sontuosità della colonna sonora si coniugava con la leggerezza di un arrangiamento pop. Questo non andrebbe considerato un album solista ma di una vera e propria band composta da Holmes e altri quattro musicisti. Quindi dall’ultimo album solista (“Brown Down To The Exit Sign”) è trascorso un silenzio lungo 8 anni scandito, oltre dalle compilation sopra citate anche dalla partnership di successo con il regista Steven Soderbergh, per le colonne sonore di “Out of Sight” e di tutti e tre i film della saga di Danny Ocean: “Ocean's 11, 12 e 13”.
Ora l’attesa sembra al culmine perchè David Holmes sta per regalarci il suo quarto album intitolato The Holy Pictures (in uscita l’8 Settembre) registrato per intero nella sua città natale, Belfast. Si tratta di un lavoro molto atteso, la cui incubazione, come ci racconta lo stesso Holmes, è durata quasi tutta la sua carriera: "La storia di questo album è davvero iniziata il 4 agosto 1996, quando mia madre, Sarah Holmes, scomparve. Avevo sempre voluto fare un disco sulla mia vita a Belfast che comprendesse tematiche legate alla famiglia, agli amici, all’amore e al distacco dalla mia terra. Diciamo un album di formazione. I temi personali sono la base del lavoro creativo che si è rivelato impegnativo perchè The Holy Pictures riflette un lungo periodo durato più di un decennio”. E a confermare la dichiarazione d’intenti spicca una vecchia foto di famiglia in copertina. Undici nuove canzoni che condividono con l’autore una ricca ed idiosincrasica fusione di influenze. Il primo singolo, “I Heard Wonders” (che uscirà con due remix firmati Andrew Weatherall e Flykkiller) richiama i Velvet Underground, Blondie e si avvale della prestigiosa collaborazione di Mr.Rev dei Suicide. Il resto dell’album trasuda di una miriade di altre influenze – dai Primal Scream di Evil Heat ai Jesus And Mary Chain nelle atmosfere fuzzy di “Story Of A Ink”, dai Soft Machine ai Beach Boys in “Melanie And Maggy Hey” fino a Daniel Johnston e al Brian Eno dei primordi nella notturna e strumentale “The Ballad Of Jack And Sarah”. Ma se gli album precedenti suonavano come colonne sonore per film blaixploitation immaginari, composte da classici dimenticati di band degli anni 60 e 70, The Holy Pictures è un’album diverso. Meno derivativo, piu inquieto e personale. Scandito da un’approccio minimale per la combinazione tra l’uso dei sintetizzatori associati ad una forma canzone pop rock eterea e trasognata senza mai per altro allontanarsi troppo da quella che rimane la sua perenne e vitale fonte di ispirazione musicale: il cinema.
Bentornato David, ci sei mancato.
Ora l’attesa sembra al culmine perchè David Holmes sta per regalarci il suo quarto album intitolato The Holy Pictures (in uscita l’8 Settembre) registrato per intero nella sua città natale, Belfast. Si tratta di un lavoro molto atteso, la cui incubazione, come ci racconta lo stesso Holmes, è durata quasi tutta la sua carriera: "La storia di questo album è davvero iniziata il 4 agosto 1996, quando mia madre, Sarah Holmes, scomparve. Avevo sempre voluto fare un disco sulla mia vita a Belfast che comprendesse tematiche legate alla famiglia, agli amici, all’amore e al distacco dalla mia terra. Diciamo un album di formazione. I temi personali sono la base del lavoro creativo che si è rivelato impegnativo perchè The Holy Pictures riflette un lungo periodo durato più di un decennio”. E a confermare la dichiarazione d’intenti spicca una vecchia foto di famiglia in copertina. Undici nuove canzoni che condividono con l’autore una ricca ed idiosincrasica fusione di influenze. Il primo singolo, “I Heard Wonders” (che uscirà con due remix firmati Andrew Weatherall e Flykkiller) richiama i Velvet Underground, Blondie e si avvale della prestigiosa collaborazione di Mr.Rev dei Suicide. Il resto dell’album trasuda di una miriade di altre influenze – dai Primal Scream di Evil Heat ai Jesus And Mary Chain nelle atmosfere fuzzy di “Story Of A Ink”, dai Soft Machine ai Beach Boys in “Melanie And Maggy Hey” fino a Daniel Johnston e al Brian Eno dei primordi nella notturna e strumentale “The Ballad Of Jack And Sarah”. Ma se gli album precedenti suonavano come colonne sonore per film blaixploitation immaginari, composte da classici dimenticati di band degli anni 60 e 70, The Holy Pictures è un’album diverso. Meno derivativo, piu inquieto e personale. Scandito da un’approccio minimale per la combinazione tra l’uso dei sintetizzatori associati ad una forma canzone pop rock eterea e trasognata senza mai per altro allontanarsi troppo da quella che rimane la sua perenne e vitale fonte di ispirazione musicale: il cinema.
Bentornato David, ci sei mancato.
Video:
David Holmes - I Heard Wonders
3 commenti:
Grande David Holmes
Ascoltatelo qui http://www.deezer.com/#music/album/213290
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