12/04/08

GENE VINCENT

- Frequenze Old School -

Gene Vincent è un personaggio strano del mondo del rock. Legato ad una esistenza travagliata e finita come molte altre star maledette: troppo presto e male.
E' da considerarsi fra i pionieri del Rock'n'Roll, autore del successo interplanetario "Be Bop a Lula" e di altri numerosi successi minori, fra i quali: "Bluejean Bop", "Lotta Lovin" e "Dance to the Bop". Gravemente menomato ad una gamba in seguito ad un incidente motociclistico, nel '56 viene bollato come irascibile, scomodo e scontroso dai colleghi più "soft" come Pat Boone e Andy Williams e denunciato per oscenità sul palco durante una sua interpretazione di "Woman Love". Il suo carattere non facile lo fa avvicinare più ad altre figure scomode e un pò sopra i toni di quel mondo, come Eddie Cochran e Little Richard con cui fa anche una turnee in Australia nel '57. Altri problemi personali (alcool) e con l'ufficio delle Entrate Statunitensi lo spingono nel '59 verso una nuova vita in Europa e verso la conquista di mercati discografici più "freschi", come quello Britannico e Francese. Un nuovo incidente automobilistico nel '60 in cui perde la vita l'amico Eddie Cochran, gli danneggia ulteriormente la gamba già menomata e da allora è costretto ad esibizioni praticamente da fermo. Nel '65 i Beatles lo vogliono come supporter nella storica esibizione allo Shea Stadium a New York, rilanciandolo ancora una volta nel mercato statunitense. Il successo dura poco: i problemi con l'alcolismo e i numerosi medicinali assunti per dominare il dolore alla gamba lo rendono ingestibile.
Muore nel 1971, a soli 36 anni, per la perforazione di un'ulcera gastrica.
Per gli atteggiamenti, il carattere impulsivo e scontroso, la voglia di evadere e di liberarsi dalle numerose catene che quell'epoca imponeva, lo possiamo considerare come uno dei primi animi punk del rock'n'roll.
Non alleghiamo il video di Be Bop a Lula o di qualche altro successo degli esordi, preferiamo proporlo con un brano diverso e meno conosciuto. Poche e significative righe, il riassunto delle immagini di una vita, un disincantato testamento. Il Frequenze Old School di oggi è: "The Day the World turned Blue" dall'album omonimo del 1970.

Per chiunque fosse interessato ad ampliare il lato più nascosto (e indubbiamente interessante) di Gene Vincent, consigliamo gli ultimi 2 album del cantante ("If Only you could see me Today" e "The Day the world turned Blue"), oggi raccolti in edizione limitata in "The Million Shades of Blue" su etichetta Revola (Foto in alto).

"THE DAY THE WORLD TURNED BLUE"
Love is like a window pane.
The sun shines in, but
it stops the rain. They say that love is blind.
To me this is so true. The day the world turned blue.
A pill, I thought everything was funny. A pill, and I
thought our walks were sunny.
Look what they've done to you. I swear I never knew, The day the world
turned blue, The day the world turned blue...

1 commento:

Anonimo ha detto...

un grande grandissimo artista gene mito inossidabile ancora oggi.quasi sconosciuto in italia ma è risaputo che in italia poco si capisce dei grandi di un tempo

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