07/02 - Torino @ Spazio 211
08/02 – Treviso @ New Age
09/02 – Ravenna @ Bronson
10/02 – Milano @ MusicDrome
12/02 – Roma @ Circolo degli Artisti -
13/02 – Firenze @ Flog
Dopo il grande successo di “Pretty in Black” arrivano in Italia The Raveonettes per presentare il nuovo "Lust Lust Lust", già adorato dalla critica internazionale, in uscita in Italia a fine gennaio su etichetta Sleeping Star.
“Their most engrossing album to date” – 8 out of 10 - NME
“A bleak, uncompromising masterpiece, it’s their best yet” – 4 out of 5 - The Fly Magazine
“Lust Lust Lust” does the Raveonettes proud” – 4 out of 5 - The Guardian
“Their most exciting collection” – The Times
“As magnificent as ever” – 4 out of 5 - The Daily Express
"Lust, Lust, Lust" è il terzo album in studio per la band danese, prodotto in totale autonomia dopo la fine del contratto che li legava alla Columbia/Sony, seguendo una tendenza sempre piu comune. Registrato interamente a New York, dove le due anime della band, Sune e Sharin abitano da tempo, l’album è stato prodotto e registrato interamente dal gruppo e le ultime tracce sono state scelte da una selezione tra oltre 100 pezzi che Sune ha composto nel corso degli ultimi due anni. Come evidente sin dal titolo, l’intero album ruota intorno al tema del desiderio e della passione, del peccato e delle pulsioni più nascoste. I brani parlano delle memorie più profonde, delle paure più spaventose e dei desideri più viscerali. Sono loro stessi ad affermare che l’album “è scritto tutto in prima persona, mentre gli altri avevano in sè storie di fantasia o cose del genere. Qui la gente può immedesimarsi, è basato interamente su esperienze personali”. Rispetto al precedente "Pretty in Black", è evidente un approccio più noir alla musica e un chiaro richiamo allo shoegaze, anche se le radici del gruppo affondano come nei lavori precedenti in un grezzo rock’n’roll anni 50 e 60. Non c’è nulla di innocente nei sentimenti che ispirano le 12 tracce di LUST LUST LUST, in cui il gruppo danese riesce a destreggiarsi tra la strabordante tristezza di “The Beat Dies” e la ipnotica ninna nanna di “With My Eyes Closed” ed a scivolare dalla calma agonizzante di “Lust” al bubblegum tutt’altro che innocente di “You Want The Candy’. Un elogio del peccato e dei desideri più profondi e più nascosti che si celano in ognuno di noi.
QUI A FIANCO (nello spazio interviews) L'INTERVISTA IN ESCLUSIVA ALLA BAND.
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1 commento:
Bel concertone
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