23/10/07

IL SIGNOR MILLS E L'INTERVISTA MANCATA

- Kula Shaker Live @ Bronson 21.10.07 -

A volte l'incastrarsi di certi eventi ti porta a pensare che sarà una giornata perfetta. Non sempre è così. Mi spiego.
Ore 9. Ci svegliamo accolti da una giornata tipicamente "inglese". Il clima, la pioggia, il colore del cielo. Sembrava che anche Giove Pluvio volesse dare il benvenuto in Romagna ai Kula Shaker e volesse farlo facendoli sentire il più a casa possibile. L'appuntamento con loro era nel tardo pomeriggio per una intervista per gli amici di SentireAscoltare, la radio, il blog. Le domande erano veramente interessanti, tutto era pronto.
Ore 18. Arrivati in loco, purtroppo, dalle facce scure dell'entourage del locale, capiamo subito che qualcosa non va. Non abbiamo fatto i conti con la cosa più importante: la band. I capricci dei gruppi inglesi sono famosi in tutto il mondo ma speravamo ardentemente non facessero parte del dna dei K.S. Invece il tour manager ci spiega:
"I ragazzi sono di umore pessimo. Nessuna intervista concessa se non accompagnata da richiesta scritta di almeno 20 (!!) giorni prima (neanche fossero i Rolling Stones), non possiamo fare entrare neanche la Rai, se arrivasse". Siamo tornati ai tempi del medioevo e delle Bolle Papali. Gira male. Un particolare per far meglio capire la situazione: addirittura, durante il soundcheck, nessuno all'interno del locale se non il loro fonico: STATECI LONTANI, SIAMO INGLESI. Amen. Con l'umore sotto ai piedi girovaghiamo per Ravenna e dintorni fino all'ora del concerto in cerca di risposte valide a questo tradimento non annunciato. Un tradimento per noi doppio poichè anche fans dei primordi.
Ore 23. I Kula Shaker salgono sul palco. Li guardi e ti sembra di essere tornato indietro nel tempo: dei Dandy psicadelici del ventesimo secolo. Il Signor Mills si presenta come scongelato oggi dal 1996: fresco come una rosa, completo nero stretto di velluto (con cravatta nera e camicia bianca) e l'intramontabile caschetto biondo pronto ad essere agitato. Gli inglesi non invecchiano e non perdono i capelli, sarà una questione di genetica. Partono con "Sound of Drums", dal secondo album. Di lì in poi una sfilza di pezzi equamente divisi fra il primo e l'ultimo album, con rare incursioni nel secondo ("Shower of Love", "Great Osannah"). "Hey Dude" ci emoziona. "303" spacca. "Govinda" è un coro dall'inizio alla fine. Dei pezzi nuovi la migliore come resa è "The Song of Love/Narayana". Subito dietro "Out on the Highway" e il singolo "Second Sight". Ma, chiaramente, è la cover di "Hush" (dei Deep Purple) che manda tutti a mezzo metro da terra. L'aplomb Vittoriano degli Shakers e la loro classe sono innegabili. Mills sembra non avere strumenti in mano tanto suona con naturalezza a dispetto del sound che esce dagli ampli: una detonazione per ogni animo musicale. A metà concerto, magicamente, ci ritroviamo con un sorriso. Attendiamo invani "Mystical Machine Gun" (ci stava come il cacio sui maccheroni) e un momento più acustico: magari una "Persephone" (del nuovo album) sarebbe stata la cigliegina sulla già ricca torta. Una considerazione: la gente sobbalza solo per i pezzi vecchi. Quelli nuovi non sono ancora stati assorbiti o forse, molto più semplicemente, il pubblico è venuto più per quello che i K.S. sono stati che per quello che sono (amaro ma vero). In questa sede possiamo rassicurare tutti: Mills e soci ci sono eccome e siamo pronti a giurare che avranno ancora da dire parecchio in futuro. Questo ci fà venire in mente l'ultima domanda della mancata intervista: doveva essere classicamente riservata ai progetti futuri. Così, mentre a mezzanotte e venti ci mangiamo una agognata piadina, sarà il caldo della mozzarella, lo stomaco che si riempie o il ritrovato buonumore, pensiamo di spiegare la spiacevole situazione incorsa e spedire la nostra intervista direttamente alla referente inglese dei K.S. Oggi vi possiamo dire che, presi i dovuti contatti, lo stiamo per fare. Forse quelle domande avranno comunque delle risposte. I capricci inglesi hanno un limite: la testardaggine italiana.
Download:
Kula Shaker - The Song of Love/Narayana.mp3
Kula Shaker - Out on the Highway.mp3
Kula Shaker - Dictator of the Freeworld.mp3 ( 1st Japan Ep Version)
Kula Shaker - Persephone.mp3

25 commenti:

20nd ha detto...

Gran bella recensione

Anonimo ha detto...

mi associo

Anonimo ha detto...

Il concerto è stato molto bello ma organizzato male,troppa fila al freddo,chi aveva i biglietti ha dovuto aspettare come chi non li aveva,nessuna entrata supplementare,solo spingi e chiedi permesso con un buttafuori davanti.Non solo io ma tutta la gente si lamentava parecchio e molti se ne sono andati.

Anonimo ha detto...

Confermo.Noi eravamo in 5,siamo venute da Rimini e non siamo entrate non tanto perchè non c'erano i biglietti ma perchè dopo quaranta minuti di fila ci siamo viste passare avanti una ventina di persone che di fila non ne hanno fatta grazie al buttafuori e davanti a tutti.Non si fa così.Organizzazione zero

Anonimo ha detto...

Dirò di più,alcuni se ne sono infischiati delle file e sono entrati dal retro.Concerti del genere era meglio farli all'Estragon o al Velvet,dove l'organizzazione è pronta ad eventi più impegnativi.
Esaurito questo piccolo sfogo,miei cari,noto che anche a voi non è andata benissimo..Mi dispiace molto!
Come al solito complimenti per l'ottimo articolo,ha reso (UFFA!) amaro il non aver visto il concerto,quindi bravi!!!!!

Anonimo ha detto...

Verissime le cose dette sopra!
Perchè rovinare l'attesa di un concerto?!
Mi dispiace anche per l'intervista ragazzi,FORZA PERO',CHI LA DURA LA VINCE!

Anonimo ha detto...

Il Bronson è troppo piccolo per queste cose.
BELLA LA RECE!

Anonimo ha detto...

Si stava benino dentro però,è mancata proprio l'organizzazione fuori

Anonimo ha detto...

Il più bel concerto della mia vita!Le attese sono state ripagate.Blogsemprepiùinteressante

Anonimo ha detto...

La versione del "DITTATORE" è un pò diversa da quella dell'album.Quasi quasi preferisco questa

Anonimo ha detto...

ehilà,era un pò che non tornavo su questo blog perchè non mi ero segnato il nome!Adesso l'ho fatto!MuchoInteressante

Anonimo ha detto...

Posto peggiore del Bronson non lo potevano scegliere

Anonimo ha detto...

Confermo quanto scritto sopra e sottolineo

Anonimo ha detto...

Io c'ero e non ho visto NIENTE.
P.s.:Sono 1,80 di Bondeno(FE) e non ho niente contro nessuno.Avvo già i biglietti.Mai aspettato tanto per non vedere niente e sentire male

Anonimo ha detto...

Beeellostoblog!DADOVESPUNTA?

Anonimo ha detto...

Il posto in quanto tale c'entra poco.Ho visto molti concerti al vecchio Estragon in condizioni molto peggiori ed onestamente lo preferisco alle lande desolate del nuovo al parco nord.L'unico appunto lo si puo fare per non aver garantito il libero accesso ai chi aveva il biglietto in tasca.
Dispiace per chi se n'è andato perchè a sentire quelli del Bronson alla fine sono entrati tutti.
Grazie dei tanti commenti che ci lasciate sempre.......
Ciao

chris ha detto...

mah, che dire. forse non siete mai stati ad un concerto sold out in un club. la fila al caldo se fuori sono 0° è difficile. quelli con il biglietto sono ovviamente entrati tutti. per tutti gli altri, troppi, era necessario capire quando fosse il momento di dichiarare il sold out. posto per tutti non c'era. i sold out funzionano così ovunque da sempre. alcuni rimangono fuori delusi e masticano amaro.
ma la prossima volta comprano la prevendita.
dentro la situazione era il massimo possibile per un pienone così.
non faccio i nomi ma io tutte le volte che sono entrato in un concerto che poi è andato sold out non ho visto un cazzo. prendere o lasciare. senza parlare di quelli nei locali senza nemmeno le uscite di sicurezza.
poi, se i kula shaker scelgono il bronson tanto meglio, vuole dire che ci sono le condizioni per cui si è preferiti ad altri.

per FREQUENZE INDIPENDENTI mi dispiace molto, ma come tutte le band inglesi avevano un atteggiamento molto professionale e distaccato e non è stato possibile intercedere. m auguro che la vostra testardaggine venga premiata.

Anonimo ha detto...

.....Non ho ancora capito quando c'è la vostra trasmissione parlata......l'ho sentita la settimana scorsa,poi più....e si che vi seguo quasi sempre!Rete96 è fissa anche nel negozio dove lavoro......grazie a me!!!!

Anonimo ha detto...

Scusate......io ho visto il concerto appollaiata sulle scarpe di un mio amico ma ho sentito benissimo e forse perchè sono arrivata un pò tardi :) ho fatto pochissima fila.......:>

Deni ha detto...

Fuori la fila c'è stata. La fila c'è sempre per i concerti di un certo spessore.Dentro, la situazione è stata gestita ottimamente, la gente c'era ma non era stipata come si poteva pensare, anzi, sul fondo erano stati lasciati almeno 3/4 metri di completo spazio vuoto proprio per aiutare tutti a non sentirsi in gabbia. Personalmente penso che anche l'audio fosse ok. Non c'è da prendersela col posto,si sono visti concerti in condizioni molto peggiori(parecchi). Le difficoltà che ci sono state sono da mettere in conto per un concerto simile.Non dimentichiamoci che sul palco c'erano i Kula Shaker, mica Osvaldo e i suoi barasi...

Anonimo ha detto...

@Candy:La trasmissione parlata va in onda il mercoledi e il venerdi dalle 16,00 circa(dopo il tg)in avanti.La durata puo variare di volta in volta.Mentre,a breve,le due puntate settimanali potranno essere ascoltate anche la domenica in replica a partire dalla stessa ora.
ciao ciao

Anonimo ha detto...

Bel commento

Anonimo ha detto...

I Kula Shaker hanno fatto un disco per rimpolpare le casse del loro conto in banca che se non era in rosso probabilmente non gode più di buona salute. Disco sul quale non ci fosse stato il loro logo, nessuno lo avrebbe cagato a mio avviso. Carine le cose del passato ma dai KS ai Blues Magoos (tanto per fare un nome a caso tra i tanti) se ne erano già sentite a fiume di roba cosi... Mah...!?!??!

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

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