11/08/07

TRANSFORMER - La vita di Lou Reed

- Victor Bockris -

“Se si riuscisse a disegnare un grafico con la storia del rock, Lou Reed sarebbe presente in ogni decennio”. Così esordiva nel gennaio del 1976 il primo numero della rivista Punk e così dovrebbe forse aprirsi il miglior biglietto da visita del signor Lewis Alan Reed.

A quarant’anni dalla pubblicazione di Velvet underground & Nico questo libro, corredato da una prestigiosa discografia completamente aggiornata, è nato sulla scorta di lunghe ed esclusive interviste con lo stesso Lou Reed e i suoi più illustri “contemporanei” – da John Cale a Andy Warhol – e ricostruisce le vicissitudini di un artista privo della minima inibizione. Quello che affiora è un ritratto complesso, a volte impietoso, ma sempre sincero e capace di svelare i tanti misteri di una straordinaria vicenda umana, prima ancora che artistica. Dai Velvet Underground alle collaborazioni con David Bowie, dagli anni Sessanta all’agrodolce concretezza della maturità, Bockris segue la parabola artistica di Lou Reed i cui brani hanno, per primi, esplorato argomenti scabrosi come la tossicodipendenza e l’omosessualità, elevando la musica rock a forma d’arte di grande impatto, culturale e sociale.

Di questa biografia bisogna dire tre cose:

1. Venne pubblicata qualche anno fa con il nome "Il lato selvaggio del rock" e la nuova veste grafica con copertina aggiornata all'ultimo look, sotto sotto rimane sempre la biografia più contestata e irriverente su Lou Reed scritta da Victor Bockris e pubblicata in Italia dalla storica Arcana Editrice. Ad arricchirla, in questa ristampa, c'è una esaurientissima discografia e una postfazione a cura di Riccardo Duranti, traduttore di molti scrittori contemporanei americani, tra cui Carver.

2. Purtroppo arriva soltanto fino al 1995. La postfazione la "aggiorna" di una decina di anni, ma chiaramente, rimane un documento a parte e non è la stessa cosa. Quindi se avete letto "Il lato selvaggio del Rock", avete già avuto il clou...lasciate stare.

3. Se non lo avete fatto e vi interessa la complicata vita di Reed, vi consigliamo di farlo, "Transformer" rimane la più completa biografia pubblicata su di lui. Le critiche che si possono muovere a Bockris come biografo, cioè il suo non esentarsi dal giudizio per limitarsi a raccontare i fatti, vanno di pari passo ai suoi pregi: lo stile di Bockris è infatti quello di un romanziere, che non racconta semplicemente ma riesce a far rivivere l'epopea personale di un personaggio controverso e difficile come Lou Reed come un romanzo di formazione.

Insomma, una biografia da leggere assolutamente, un romanzo di cui essere diffidenti, ma da avere. Talmente controversa che appare quasi perfetta per il personaggio che racconta. D'altronde se quella di Lou Reed è una vita sul lato selvaggio del rock, e se Bokris a volte si fa prendere un po' troppo la mano, non avrebbe mai potuto essere una gita in campagna, no?

pagine 588
Postfazione di: Riccardo Duranti
Traduzione di: Ada Arduini
(Recensione da Loureed.it)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Copiata pari pari da loureed.it

Deni ha detto...

Certo, come specificato.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...