30/07/07

INLAND EMPIRE

- David Linch -














Per chiunque abbia visto e trovato Mulholland Drive un film "difficilino", questo non è decisamente il giusto sequel.
Decisamente più complesso e complicato.
Linch è indubbiamente un genio dell'arte visual-cinematografica dei nostri tempi ma con questo film salta ogni logica di pensiero legato al ragionamento. Con gli altri suoi lavori bene o male si poteva riuscire ad arrivare ad una conclusione finale sul perchè di certe scene o di certi avvenimenti o perlomeno si poteva tentare.
Qui salta tutto.
In poche parole Linch ci fà vedere quello che vuole farci vedere. Ci fa entrare in una sua logica. Sempre più difficile da comprendere ma estremamente affascinante.
Comunque...
Inland Empire parte come un film confuso ma comprensibile per i primi trenta o quaranta minuti e poi improvvisamente saluta il pubblico e mette la freccia, scardinando il concetto di causa/effetto in modo ancora più radicale di quanto non facesse Mulholland Drive.
Potrebbe essere cosa? Un melodramma come il film che sta girando il regista Jeremy Irons? Oppure è una pirandelliana finzione della vita reale, secondo un intricato gioco di piani narrativi e temporali?
Jeremy Irons sta girando un film su una coppia adultera: il remake di un film mai finito, visto che l’originale venne sospeso per la morte dei due protagonisti, uccisi per gelosia dal vero marito. Ovviamente, anche il marito dell’attrice Laura Dern è follemente geloso, e la sceneggiatura è tratta da una leggenda polacca, forse è per questo che nel film ci sono scene in polacco? Ma tutti i pezzi di questo puzzle c’entrano davvero?
Tre ore di film, tra primi piani fissi e lunghissimi, incredibili giochi di luce ed ombra, passaggi decisamente stretti e salti temporali vertiginosi, figure ricorrenti e archetipi, e la sensazione di essere finiti (come forse è finita la protagonista) in un buco nero della razionalità.
In Inland Empire ci sono tuttavia dei brandelli di senso ma sono gli stessi che si ritrovano nei sogni dopo che la coscienza ha riordinato il lavoro onirico: ci sono oggetti e personaggi ricorrenti, dei significanti a cui la razionalità dello spettatore si aggrappa disperatamente. L’uomo con la lampadina in bocca, la ragazza che piange davanti al televisore, la famiglia di conigli vestita in giacca e cravatta, la vecchia signora che capita in casa di Laura Dern, la prostituta con la gamba di legno e la scimmietta, il cacciavite, il ricorrere del 4-7…
Ci sarà pure un senso nel modo in cui la Dern si ritrova improvvisamente in un cinema vuoto a vedere la sua stessa storia, mentre la stessa sequenza viene vista in televisione da una ragazza che piange. Vale la pena trovarlo?
Da vedere per gli appassionati di Linch.
Da vedere per i curiosi (che abbandoneranno dopo massimo un'ora).
Da vedere per quelli che pensano di riuscire a trovarci comunque un significato (l'intenzione è ottima).
.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come sai Deni, Lynch è uno dei miei registi preferiti in assoluto.

Mullholand Drive, sebbene di non facile ed immediata interpretazione, non lo definirei il film più inaccessibile di Lynch (guardatevi Lost Highway - Strade Perdute e capirete di ciò di cui sto parlando).

Il film non l'ho ancora visto ma dalla trama qui descritta mi fa venire in mente un lavoro di un altro grande cineasta...Abel Ferrara, ovvero Occhi di Serpente con Harvey Keitel e una bravissima Madonna...

Grande film e grande regista misconosciuto del quale consiglio la visione di tutti i film ,Fratelli - the Funeral su tutti con un grande cast... Vincent Gallo, Chris Penn, Christofen Walken, Isabella Rossellini(Già con Lynch in Velluto Blu).


Salute a tutti

PS

Il film più easy e comprensibile di Lynch comunque resta Una Storia Vera...che narra le avventure di un vecchietto che attraversa l'america su un falciaerba per raggiungere il fratello che ha avuto un infarto e con il quale non parlava più da anni.

Anonimo ha detto...

Sei senz'altro meglio di un critico. Mi hai fatto venire voglia di riguardarmi "Fratelli"...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...