12/06/07

JUSTICE - "CROSS"

- Frequenze Review -

Un'astronave a forma di croce gigante (che riprende la scena iniziale di Guerre Stellari) passa indisturbata per gli spazi siderali con un bel titolo di coda sul giorno di uscita dell'album. Tutto questo sul sito myspace di Justice, duo francese alla prima uscita discografica sottoforma di album. Prima di tutto questo, una manciata di singoli e remix di successo (Justice vs Simian su tutti), diverse esibizioni dal vivo nei locali più cool e poi direttamente nei più grossi festival europei, senza mai dimenticare di fare da headliners alle feste esclusive della loro etichetta, la Ed Bangers.
Ma andiamo al sodo. L'album, il cui titolo è semplicemente la croce, è un lavoro maniacale fatto al computer, pieno zeppo di "copia e incolla" con addirittura sample di opere di musica classica ("Una notte sul MonteCalvo" di Mussorgskij). Mentre si ascolta il disco ogni tanto si viene travolti da domande sulla reale capacità dei due di suonare uno strumento ma sinceramente non si ha il tempo di rispondere fra batterie con "botta" rock, bassi che tagliano in 2, handclap, piano e tastierine che farebbero felici anche gli amanti della disco...Siamo al punto: qua si accontentano tutti. Si strizza l'occhio al rocker più incazzato, al fighetto house ma anche alla signorina alla moda che vuole ballare in pista col suo vestitino nuovo. La vera capacità dei Justice è proprio questa, essere "cool" per una vasta gamma di persone e soprattutto dare la possibilità a tutti di sentirsi un pò alternativi, ballandoli.
Ma se si guardano un pò di filmati dei loro show sempre su myspace o su YouTube, viene fuori forse il reale motivo del loro piacere un pò a tutti: sotto la facciata di fighi imperturbabili, si nascondono, in fondo, 2 ragazzi (guardare il video del Festival Coachella: croce gigante che si illumina e base di musica classica battente) che vanno in bolgia appena possono fare il segno delle corna e gridare al mondo il loro istinto rock'n'roll. Una grande e studiata teatralità e una sincera voglia di fare festa, ecco i Justice.
Il loro vero limite, a questo punto è solo uno, grande ed insormontabile e si chiama DAFT PUNK. Coloro che hanno veramente inventato tutto ciò che i 2 Justice stanno facendo ora. Con la differenza che loro l'hanno fatto qualche anno prima.

D.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah, sei troppo riduttivo amico. Un copia e incolla così non lo fa il pirmo pirla che passa: è ben ragionato e costruito. Il debito verso i Daft Punk è indubitabile, comunque qualche bella atmosfera originale la son riusciti a creare anche i Justice. Inoltre, il solo fatto di saper riproporre cose già fatte dieci anni fa senza stancare anzi con una certa freschezza, è un pregio. Loro e di tutta la nouvelle vague elettronica francese di questi tempi (perchè, i Digitalsm non riprendono anche quelli dai Daft?)

Anonimo ha detto...

Fufi hai ripetuto in maniera diversa esattamente ciò che è già scritto nel post.
A mio parere i Justice rimangono i migliori di tutta la scena di cui parli.

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