23/12/15

ODDISEE - THE GOOD FIGHT

- Frequenze review -

Odissee ho iniziato a seguirlo grazie a Bertallot.
Sarà stato una decina di anni fa. Da allora le nostre strade si sono spesso incrociate.
E nonostante un’iperproduzione assolutamente fuori dai tempi, Oddisee continua a rimanere fresco e produttivo, a crescere e crescere release dopo release.
L’ultimo album, sono sincero, mi è proprio sfuggito (d'altronde, per trovarne traccia in italiano bisogna scorrere almeno quattro pagine di google), salvo poi ritrovarlo mio malgrado in parecchie classifiche d’oltreoceano.

E a mio parere, The Good Fight è il suo miglior lavoro fino ad oggi.  Un mix di profondità lirica, soul e bellezza, tra i migliori che abbia mai sentito in un album hip hop.
Ci sono voluti un paio ascolti, dopodiché la straordinaria complessità di questo album ti colpisce, e allora diventa ipnotizzante.
Ogni canzone ha la sua atmosfera e un messaggio ben definito, con influenze soul e jazz sempre ben evidenti, e grande cura per gli arrangiamenti.

 

21/12/15

I MIGLIORI ALBUM DEL 2015

- Frequenze Chart -



ALE FRANCHINI BEST ALBUM


ROMARE \ PROJECTIONS
Sempre a cavallo tra passato remoto e futuro prossimo.
Non c'è niente di certo al mondo tranne la morte, le tasse e la grandezza di Romare.


FLOATING POINTS \ ELAENIA
Patti chiari: se ci mettete il fegato, la disponibilità, mezzi tecnici adeguati, sensibilità, tempo e voglia, ci sta dentro facile.


SESSION VICTIM \ SEE YOU WHEN YOU GOT THERE
Abili fusionisti, capaci di mescolare il vecchio e il nuovo, il sintetico e l'organico, come pochi altri in un album per tutti gli usi: facile per un ascolto casalingo, altrettanto incisivo sul dancefloor.


TAME IMPALA \ CURRENTS
Album che gioca e vince sulle atmosfere svagate e svaccate: ascolto perfetto per un Agosto dove i giochi dell'estate sono ormai fatti e la cappa malinconica diventa un limbo inesorabile.

KERRIER DISTRICT \ 4
4 è tutto quello che ci si aspetta dalle incursioni di Vibert in un dubby boogie screziato da suoni electro e house, non lontano dall'esperienza Metro Area.


GAUSSIAN CURVE \ CLOUDS
Uno degli album ambient più rilassanti e piacevoli degli ultimi anni. Assolutamente meraviglioso! 


ALGIERS \ ALGIERS
Il black power e i Birthday Party, i Public Enemy e i Gun Club, Nina Simone e la no wave, Fela e Gainsbourg. Il succo è questo.
Algiers è la casa del diavolo.

LNRDCROY \ MUCH LESS NORMAL
Future house canadese plumbea e marittima, oscura e splendente in egual misura che cresce con il ritmo costante delle maree.


KENDRICK LAMAR \ TO PIMP A BUTTERFLY
2 dischi ufficiali, 2 classici.


BEST DANCE TRACKS

Boot & Tax / Sazarda Gente
Leon Vynehall / Midnight on Rainbow Road
Jack J / Thirstin
A.A.L. / Minnesota 999
Deep88 / Summer (Slow Porno remix)
Florist / Marine Drive
Harvey Sutherland / Bamboo
Hidden Spheres / Bill Loves You
Jamie XX / Loud Places (John Talabot's loud synths remix)
Dj Metatron / Rave Child



BEST COMPILATION

Psychemagik presents MAGIK SUNSET 1&2
Prince Thomas presents PARADISE GOULASH
Late Night Tales presents AFTER DARK NOCTURNE



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DENI BEST ALBUM

NATHANIEL RATELIFF & THE NIGHT SWEATS \ OMONIMO
Non è bello. Di più. TOP.


DJANGO DJANGO \ BORN UNDER SATURN
Gruppo preferito. Suona col repeat da mesi.

FOALS \ WHAT WENT DOWN
Da quando si sono formati hanno seguito una crescita quasi verticale. Voglio vedere come faranno a far meglio di così.


CALEXICO \ EDGE OF THE SUN
Là. Dove mi porta il cuore.


EAGLES OF DEATH METAL \ ZIPPER DOWN
Lasciamo perdere i teatri dell'orrore. Parliamo di musica e basta. Questo album è divertimento puro. E quando lo ascolto mi mette di buon umore. Sono dei cazzoni meravigliosi e io li adoro.

VERDENA \ ENKADENZ vol. 2
Mi piace un tot. E stavolta ho capito anche qualche testo (...a tratti dai...).

FATHER JOHN MISTY \ I LOVE YOU HONEYBEAR
E' un gran bel compromesso fra soul, rock, folk e pop. Suoni curati, aperture da brivido e rapide impennate di groove (i batteristi ce l'hanno nel sangue), inoltre, anche nel suo lento incedere centrale, le melodie rimangono sempre affascinanti.


COURTNEY BARNETT \ SOMETIMES I SIT AND THINK...
Di lavori femminili quest'anno ne sono usciti di interessanti (penso alla Holter, a Bjork, alla Newsome, a Nadine Shah (seconda fra le mie preferenze), ad FKA Twigs, a Natalie Prass) ma Sometimes I sit è una spanna davanti a tutti, almeno per me.
Anche ad altre tostissime signorine, le Mr. Airplane Man ("The Lost Tapes" - ottimo disco di blues corrotto, diverse cover intriganti), che personalmente ho apprezzato e sto apprezzando parecchio. Tuttavia questa ragazza, a parte la giovinezza rock'n'roll, in più, ha dalla sua la tripla P che conquista: personalità, piglio e palle.

CHVRCHES \ EVERY OPEN EYES
Anni ottanta marcatissimi. Melodie così attaccaticce che scrollarsele di dosso è impossibile. Questo è il mio disco pop dell'anno subito davanti a My Love is Cool di Wolf Alice.
E ascoltarlo adesso mi fa venire in mente le Vacanze di Natale di De Sica e Calà, versione 2015.
Sole, Whiskey e sei in pole position.


DEAD WEATHER \ DODGE & BURN
Qui è stata dura decidere. Perchè sul fronte hard/blues contaminato (pervertito e maledetto) ci sono 3/4 dischi con cui ho goduto parecchio. Scelgo White perchè alla lunga lascia il retrogusto migliore.
Ma se non nomino anche Delta Saints ("Bones") mi viene la gastrite.


Non stilo altri tipi di "Best of" ma segnalo qualche altro disco meritevole.

LOW \ ONES AND SIXES
Toh. Un disco dei Low che mi piace. Molto. A tratti moltissimo. Forse perchè, per una volta, concedono l'anima a demoni pop. Suoni meravigliosi.

SUFJANS STEVENS \ CARRIE & LOWELL
Lo metto dietro a Father John Misty e davanti a Riley Walker ("Primerose Green") e Tobias Jesso Jr ("Just a Dream") nella catena cantautorale perchè la mia indole mi spinge ad ascoltare roba un pò più svelta. O quantomeno che abbia quanto più aperture verso la felicità possibili. 
Ma non citarlo sarebbe ingiusto.

JAMIE XX - IN COLOUR
Il disco più caldo e suonato fra quelli di musica colante pro-tools (vedi il seppur validissimo disco-loop di Romare).

KENDRICK LAMAR \ TO PIMP A BUTTERFLY
L'ha già inserito in classifica il mio socio. Basta una volta.
E comunque sul versante "spoken" anche Vince Staples ha fatto un bel lavoro.

SLEATER - KINNEY \ NO CITIES TO LOVE
Terza scelta dietro alla Barnett (e a Nadine Shah) perchè premio la freschezza. Ma meritano eccome.
Attributi sviluppati, parte seconda.

SONGHOY BLUES - MUSIC IN EXILE
Non dimentico di inserire il disco "world" dell'anno e scelgo l'Africa, il Mali.
Disco della stra-madonna, oltrettutto disco blues dell'anno.
John Lee Hooker e Jimi Hendrix che accendono il fuoco per Ali Farka Tourè...non potete aspettarvi di meglio.
Diciamo che i Tinariwen hanno trovato dei successori coi controcazzi.

KAMASI WASHINGTON \ THE EPIC
Non vado particolarmente pazzo per il Jazz ma sono colpito dalla sua maestosità. E riconosco il tocco old-school. Quando l'ho ascoltato sono rimasto abbastanza stordito. Troppe informazioni. Poi mi sono chiesto perchè l'ho comprato. Poi mi sono risposto:.........sono uno stronzo che non vuole rimanere indietro su niente. E amo sembrare intelligente.
Best nel suo ambito, senza ombra di dubbio.

Infine un plauso anche a Libertines, Ty Segall e Bop English che, durante l'arco dell'anno, seppur in maniera del tutto diversa, hanno contribuito a farmi passare dei bei momenti in loro compagnia.
Investimenti ripagati.

15/12/15

ERYKAH BADU - BUT YOU CAINT USE MY PHONE

- Frequenze news -


Procuratevi questo disco (che in realtà è un mixtape).
E' breve, è sperimentale, è divertente, è composto da grandi beats.
Si parla di una "ragazza analogica in un mondo digitale", ma soprattutto c'è lei, la sua voce inconfondibile.

E tu lo sai che in casa hai bisogno di avere tutti i suoi dischi. 

The mixtape expertly weaves Erykah Badu’s trademark 
soulful vocals with psychedelic soundscapes, hip-hop-inflected beats, smooth R&B, 
jazz, art-rock and found sounds into a new genre Erykah
describes as TRap & B. Badu and Witnessin dedicated
 a lot of time to precise mixing work, toying with EQs and other filters
 so that the sound’s frequency and vibration move in tandem to capture
 a feeling she refers to as “sympathetic vibration.” 
Badu also used a tuning fork and Tibetan singing bowls to fine-tune these details,
 with the goal of creating a sound that brings peace 
and tranquility to its listener. It is a sound that 
Badu herself referrers to as a “whole new frequency” for fans.


14/12/15

DAFT PUNK UNCHAINED

- Frequenze Documentary -


DAFT PUNK UNCHAINED
THE STORY OF TWO UNCOMPROMISING ARTISTS
di Hervè Martin Delpierre 

Il lungometraggio è già andato in onda sui canali televisivi francesi lo scorso giugno e lo scosrso weekend in qualche sala selezionata inglese. L'uscita internazionale è prevista per il prossimo futuro, anche se una data precisa non è stata ancora comunicata.

Daft Punk Unchained è il primo lungometraggio ufficiale sul fenomeno Daft Punk
Con i 12 milioni di album venduti e i sette Grammy Awards conquistati nel corso della carriera Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo hanno sempre resistito al compromesso e ai codici stabiliti dello show business, rimanendo determinati nel  mantenere il controllo su ogni anello della catena del loro processo creativo. Nell'era della globalizzazione e le social network, raramente parlano in pubblico e nemmeno mostrano i loro volti in TV.

Questo documentario esplora questa rivoluzione culturale senza precedenti rivelando due alla ricerca permanente di creatività, indipendenza e libertà. Tra finzione e realtà, magia e segreto, futuro e reinvenzione, teatralità e umiltà, i robot hanno costruito un mondo unico.
Il film combina rari filmati di repertorio così come le interviste esclusive con i loro più stretti collaboratori tra cui Kanye West, Pharrell Williams, Giorgio Moroder, Nile Rodgers e Michel Gondry. la fantastica storia di Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem Christo, dall’underground parigina fino ai Grammy Awards.

 
Daft Punk Unchained (official trailer BBC Worldwide 2015) from BBC Worldwide Music on Vimeo.

10/12/15

WHAT'S IN MY BAG

- Frequenze video -


Al momento, grazie a Dio, preferisco ancora di gran lunga la vita sociale alle serie tv. Tranne per quelle musicali, perché durano meno, ed è più facile uscirne.
La mia ultima scoperta in ordine di tempo -  ma visto il numero di puntate è ampiamente collaudata - si chiama What's In My Bag. A produrla sono direttamente i titolari dell'Amoeba Shop di San Francisco: forse il più grande negozio di musica di todo lo mundo.
Il concetto è semplice e già visto: l'ospite famoso di turno sceglie i dischi li racconta e ciao.
La cosa bella è che potete trovare un area vasta di artisti, con una forbice che va da Grimes a Frodo Beggins.














ecc. ecc. ecc.........

07/12/15

PHOENIX feat. BILL MURRAY - ALONE ON CHRISTMAS DAY

- Frequenze news -



I Phoenix interrompono un silenzio ormai duraturo nel modo più curioso possibile con una canzone di Natale - e già questo non sarebbe niente di troppo bizzarro - eseguita in coppia - ecco qui la notizia - con Bill Murray.
L’occasione per questo duetto la offre come sempre Sofia Coppola  nello speciale A Very Murray Christmas prodotto da Netflix, disponibile dal 4 dicembre anche sulla versione italiana.
I Phoenix sono presenti sul programma, e hanno collaborato con Murray per il brano, "Alone on Christmas Day”, che in realtà è una cover dei Beach Boys.

Il brano è disponibile come un 7 "e in digitale, con tutti i proventi andranno all'Unicef.


04/12/15

RECORD STORES: The Photobook About Record Stores

- Frequenze Book -


RECORD STORES
di Bernd Jonkmanns
190 pagine, Sett. 2015
euro 47.00

Questo reportage su 190 negozi sparsi per 5 continenti potrebbe essere la più completa celebrazione dei negozi di dischi mai pubblicata prima.

Dopo sei anni trascorsi in giro per il mondo a documentare quasi duecento negozi di dischi in 35 diversi paesi, il fotografo tedesco Bernd Jonkmanns ha lanciato una campagna di crowd-funding per  fortuna andata a buon fine.
Negozi a New York, Tokyo, Rio de Janeiro, San Paolo, Stoccolma, Sydney, Oslo, Londra, Parigi, Brighton, Berlino, Newcastle, Glasgow, Reykjavik, Los Angeles. Dall'enorme Amoeba a di San Francisco, a piccoli spazi intimi come l' Iris Records a Jersey City.
Ognuno unico, frutto del lavoro, della personalità e dell'amore di chi siete dietro al bancone.

Il risultato? Un volume 10 "x 10" di 384 pagine, con più di 500 foto pubblicato dalla berlinese Seltmann + Söhne.

Ora sta a voi aggiungerlo alla lista.




03/12/15

KEJEBLOS AND MOMO LOVE

- Frequenze news -
 

I giorni diventano sempre più freddi, le notti continuano ad allungarsi ma dalla Phantom Island di Zurigo continuano a spacciare sole e caldo sotto forma di nero vinile, grazie ad una nuova uscita sempre all’altezza delle aspettative.
Sulla prima facciata Kejeblos riesce a portare Beck in discoteca e, per una volta, farlo anche divertire. Con la seconda traccia invece si gode sempre e ovunque: in auto, pedalando in cuffia, spicciando la cucina; con la certezza che stasera tutto andrà per il verso giusto.

01/12/15

JOLLY MARE - VAPORE DI MARE

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Jolly Mare: stella nascente sotto il segno del funk più cosmico, spaziale e retrofuturista, cresciuto a orecchiette e Redbull Academy.
Lo ascolto, lo monitoro, lo seguo da più di un annetto.
Conservo tutti i suoi lifting (il remix Pino Daniele è dinamite pura) ne apprezzo la capacità di suonare da italiano vero e probabilmente condividiamo parecchi ascolti.
In poche parole: tra noi c’è feeling. 
La cosa sorprendente però, è quanto abbia catturato le attenzioni dell’intellighenzia elettronica dominante nonostante la sua musica non rifletta l’andazzo technoscurantista che sta avvolgendo la penisola. Tutt’altro.

Così, in attesa di un album di debutto fatto/finito ed in attesa della congiunzione astrale giusta per essere pubblicato, ascoltatevi quanto sia bravo a rimaneggiare gli ’80 in chiave vaporwave.
Vapochè!?
Si tratta di un subgenere per gente con livello di nerditudine supersaian, spuntato nel 2012 e caratterizzato da un pesante utilizzo di campionamenti di musica lounge, smooth jazz e synth pop anni ’80 e ’90 rallentati e incollati pigramente tra loro, con un senso di fascino e nostalgia verso l’estetica (soprattutto digitale) di quegli anni.

KHRUANGBIN - THE UNIVERSE SMILES UPON YOU

"A colourful fusion of groove-based crate-digging and blistering psych” Clash
"Providing the soundtrack to your dreams”i-D
"The kind of music that Tarantino builds whole movies around”Loud & Quiet
"The perfect soundtrack to accompany sunsets" Indie Shuffle
"We have a future classic on our hands”The Vinyl Factory
"A testament to how fantastic instrumental music can be at conjuring the senses”Mahogany
"If there’s ever been a time that I’ve wished a 3-minute song would last for 3 hours, this is it” Don’t Need No Melody
"Full of soul and richness. On listening to this band you might feel as if you've discovered a gem” Echoes & Dust
"Fuzzes, buzzes and floats like smoke. A seriously bad mother funkin’ groove” — KCRW
 

Taking influence from 1960's Thai funk - their name literally translates to "Engine Fly" in Thai - Khruangbin’s debut album ‘The Universe Smiles Upon You’ is steeped in the bass heavy, psychedelic sound of their inspiration, Tarantino soundtracks and surf-rock cool. 
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