28/08/15

NATHANIEL RATELIFF & THE NIGHT SWEATS

- Frequenze Reviews -


NATHANIEL RATELIFF & THE NIGHT SWEATS
Nathaniel Rateliff & The Night Sweats

Ci sono momenti della vita in cui certi album cadono come manna dal cielo.
In una estate sommersa da suoni glaciali, con orecchie ormai abituate a pad, sintetizzatori e battute in 4...questo ciccione peloso di Denver ha rivitalizzato le mie radici musicali.

Taggo: Otis Redding, Van Morrison, Bob Seger.......le rotaie sono quelle.

Il paesaggio dal finestrino è un verde altipiano di fine sessanta con saliscendi vocali e musicali tipici del periodo. Si passa dal Southern al Blue - Soul, in purezza. E si capisce subito che ci si deve aspettare un discone: "I Need Never Get Old" è la canzone mancante della colonna sonora di "Remember the Titans", una flebo di felicità istantanea, provate a partire meglio di così!

Fra svariata negritudine la pennata bianca del sud negli assoli si sente.
Ed è un bene, perchè dona profondità ad un disco che rischierebbe di apparire simile, almeno sulla carta, ai lavori dei contemporanei oldschool-soul-oriented di colore. Invece vi consiglio di non farvi ingannare, poichè il manico qua ha sì palesi influenze color cioccolata, ma le radici sono altrove.

Parliamo del meglio: meraviglioso l'approccio guascone di "S.O.B. (Son of a Bitch)": testo ubriacone accompagnato da battimani e cori gospel.
"Look It Here" al Wigan Casino avrebbe fatto la sua porca figura...."Thank You" è uno dei più bei pezzi da domenica mattina degli ultimi anni, appoggiato su un basso obeso e bolloso come un vecchio sul suo bastone.
E mentre "Shake" vi farà fare l'amore su un morbido e lussuoso tappeto musicale, "I'd be waiting" e "Mellow Out" sistemeranno le lenzuola augurandovi un buon sonno.

E la copertina?! Quest'uomo ci crede. E fa bene a farlo.
Parliamoci chiaro: ogni tanto ci vuole un disco così. Se non riuscite ad apprezzarlo non siete ancora pronti ad invecchiare con un briciolo di onore.

Peace.





27/08/15

FLOATING POINTS - ELAENIA

- Frequenze video -
   

"Ciao gente! Ho fatto un album! Si chiama Elaenia ed uscirà il 6 novembre su Pluto (la mia nuova etichetta). Guardatevi il video del primo singolo 'Silhouettes' girato dai miei amigos di Barcellona. Grazie a tutti voi per il sostegno. Sono davvero entusiasta. Mi ci è voluto un pò" 
Sam.

Facendo una  botta di conti, sì, ci è voluto parecchio tempo. Contando che Floating Points ve lo abiamo segnalato 5 anni fà e già allora sembrava maturo per un lavoro sulla lunga distanza, Elaenia sarà sicuramente una figata.

25/08/15

GIOCARE COL FUOCO pt.95

- Frequenze edits -


Saldi di fine stagione. Svuotiamo tutto. 
Vista la qualità di ogni singola traccia avrei potuto tranquillamente risevare ad ognuna un singolo post e arrivare ai fatidici 100 senza più pensieri, però avevo estrema necessità di pulire la colonna dei segnalibri e cosi la decisione di accorparli in uno unico.

PSYCHEMAGIK - THIS MUST BE THE PLACE (TALKING HEADS)


OBAS NENOR - MY WAY HOME (GIL SCOTT HERON)
STARDUST - MUSIC SOUNDS BETTER WITH YOU (JUAN LALA & JORGE MONTIEL RE-WORK)

22/08/15

SINKANE X PEAKING LIGHTS - MEAN DUB EP

- Frequneze news -

  
Sia Sinkane che i Peaking Lights sono entrambi artisti che non si possono definire prettamente dub ma, nella fusione intercontinentale di generi e stili, specialità della casa, il dub è un elemento contaminante sempre presente nel già colorato cocktail di suono. E in questo nuovo ep ne diventa parte preponderante, esaltandosi  per la sua vena profondamente spirituale, ma anche  profondamente divertente.

“Dub is the epitome of music to me. It’s the concept of re-defining, re-appropriating, and re-interpreting an idea. Putting a different spin on something that already exists. It’s collaboration and renovation. I’ve always wanted someone to make dubs of Sinkane songs and these Peaking Lights joints have come out really beautifully and have shed an amazing new light and energy on our music” Parola di Sinkane.

16/08/15

SOUND + IMAGE: MUSIC IN FILM



Un noto negozio di dischi londinese organizza ogni estate una rassegna di documentari musicali d'autore. Sei appuntamenti settimanali conditi da djset tematici e introduzioni speciali. Si, nella forma molto simile al nostro Across The Movies, con particolare attenzione al blues e ai ritmi afroamericani. Non stiamo a perdeci troppo nei particolari, altrimenti ci mettiamo una settimana. Fatto sta che gli inglesi in questo sono idoli assoluti e se sull'isola si vendono ancora i dischi un motivo ci sarà. Spulciando, su sei, ne ho trovati tre.
Completi.
Wow.

BABYLON (1980)
directed by Frank Rosso

Cult classic British reggae film! A compelling story of racism,violence and bigotry suffered everyday by black Britains in 1970s London, told as a thriller with a heavy reggae soundtrack! Babylon was filmed on the streets of Deptford and Brixton.The story centres on sound system culture and themes of police racism, violence against blacks, poverty and disillusion with lack of opportunities. Dennis Bovell made the classic soundtrack.There is also music by Yabby You, Azwad, Michael Prophet and I Roy.





NOTHING BUT A MAN (1964)
directed by Michael Roemer

Malcolm X’s favourite film.Wicked early 60s film made in the USA with an all Motown soundtrack – one of the first black dramas made in the USA. Reflecting the era of the civil rights movement during the early 1960s, the story, set in Alabama, follows the trails of worker Duff Trying to settle down to life in the town, Duff soon comes face-to-face with the ingrained racial hostility of his bosses, and is forced to come to terms with the lack of respect and dignity afforded him by the town’s population. The original soundtrack features Motown stars Stevie Wonder, Mary Wells, The Vandellas, The Miracles and The Marvelettes.






THE BLACK POWER MIXTAPE 1967-1975 (2011)
directed by Goran Olsson

Swedish documentary director Goran Olsson compliled this feature-length collection of archive footage chronicling the US Black Power movement, originally shot by a group of Swedish television journalists during the 1960s and ’70s. Despite its geographical and cultural distance, the Swedish media observed the unfolding events of the Black Power movement in the United States with avid interest which was arguably more than the mainstream media in the United States itself. Fascinating.


The Black Power Mixtape 1967-1975 (part 1) from antifalab on Vimeo.

14/08/15

LATE NIGHT TALES: NILS FRAHM

- Frequenze compilation -




Prendetela come nuda e cruda rassegna stampa perchè il personaggio/musicista Nils Frahm non lo conosco, ma conoscendo bene la serie, posso tranquillamente consigliarvene se non l'acquisto, almeno l'ascolto. Super rilassato a quanto pare scorrendo la tracklist.
Ora, parola all'autore:

"I’ve really got off on working on compilations lately. It’s such a wonderful way to delve deep into your music collection. My flat is now crammed with music media of all stripes, from an old hand-cranked 78 phonograph player to 45s and albums on vinyl, my beloved old cassette tape collection, even mini-disks and, lately, WAV and MP3s. It’s all music to me. After spending hours recording from all of these diverse sources, I started to play around with the tunes, layering them, sampling, looping certain parts, extracting phrases and using all the freedom that this allowed me. If I got a little carried away or stepped on anyone’s toes in my quest to do something interesting and original, then I apologise. Some things may have accidentally landed on the wrong speed, while other spooky happening have occurred along the way, whether it’s ghostly additions of reverb and delay or simply subtle edits or reproductions, they've all gone into the magical stew I've tried to create for your pleasure and edification. I can’t tell you how much fun I've had creating this compilation for you but, suffice to say, I hope it will be a nice journey for your mind and heart."
 
- Nils Frahm, May 2015


06/08/15

GIOCARE COL FUOCO pt.94

- Frequenze remix -



LUCIO BATTISTI - ANCORA TU (ALKALINO REWORK)

05/08/15

TAME IMPALA - CURRENTS

- Frequenze Indipendenti -


Non vuole essere una recensione, di tempo per farle come si deve non ne abbiamo più. Piuttosto una guida tascabile all'approccio di un album a cui potreste chiudere la porta in faccia già al primo mezzo ascolto. Sbagliando a parer mio, ma in buonissima fede.
Iniziamo col piantare dei paletti.
Non è un album da rocker vero, puzzolente e conservatore.
La svolta elettronica è evidente così come l'abbandono graduale e inesorabile delle chitarre.
Non è troppo prodotto né troppo indie, né eccessivamente sperimentale.
I synth la fanno da padrone.
Considerarlo solo un episodio dettato esclusivamente da una voglia di cambiamento, per altro apprezzabile e legittima, è assai riduttivo.
C'è molto di più.

Così, dentro a questo recinto immaginario di pensieri confusi rimane un album dalle forti influenze '80, infarcito di tastiere lisergiche, un po cafone e traslucide melodie in falsetto.
Fortissimo soprattutto nei brani lenti dalla propensione vagamente balearica.
Nel complesso è un disco che gioca e vince sulle atmosfere svagate e svaccate: ascolto perfetto per agosto, dove i giochi dell'estate sono ormai fatti e la cappa malinconica diventa un limbo inesorabile.

I brani migliori a mio avviso sono questi tre:


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