31/10/11

THESE BOOTS ARE MADE FOR DESTROYING MY BALLS

- Frequenze curiosity -


L'ufficio SIAE di Cesena è la prima fonte di reddito per Nancy Sinatra. Le corrisponde un vitalizio annuo pari ad almeno 6 passaggi settimanali nei borderò di club, discoteche, bar e sale concerti della città. Così da trent'anni. These boots are made for walking è un dogma. Come Blue Monday a Ravenna o i Subsonica a Rimini. Tant'è che l'assessorato alla cultura del comune farebbe bene ad invitarla per un Nancy Sinatra Day: foto, autografi, cover band alla Rocca ecc. ecc. Da buon benefattore per un certo periodo ho contribuito anch'io alla causa dei Sinatra poi ho preferito aiutare altri artisti emergenti. Ma di tutte le cover prodotte negli anni - probabilmente solo per noi cittadini - questa mi è nuova.

B.E.F. & Paula Yates - These boots are made for walking



B.E.F. (acronimo di British electronic Foundation) fu un progetto sperimentale voluto da Maryn Ware e Ian Marsh degli Human League e già ex Heaven 17 . Di pochi giorni fa la nuova ristampa dei primi tre album rimasterizzati in un unico triplo cd. Il primo album, Penthouse And Pavement , contiene il singolo di debutto e hit minore (We don't need) that fascist groove thing, all'epoca (1980) bannata dalla BBC inglese. Il successivo The Luxury Gap, con all'interno il successo planetario Temptation ed il techno anthem Crushed by the wheels of industry.
How Men Are, il terzo album, forse il più completo e brillante, combina influenze pop dance r.&b. electro e contiene la lunga e meravigliosa And that's no lie. La caratteristica principale del progetto B.E.F. era data dalle collaborazioni prestigiose che contribuirono allo stesso: nomi come Tina Turner (che grazie a questo progetto venne sdoganata definitivamente come cantante solista e intraprese la carriera che tutti conosciamo), Sandie Shaw, Chaka Khan, Paul Jones, Billy MacKenzie, Gary Glitter, Terence Trent D’Arby, Mavis Staples, Billy Preston, Green Gartside sono solo alcuni dei partecipanti al progetto


KEEP OUT KEEP OUT

- Frequenze anni '90 -


Se proprio dobbiamo tornare indietro agli anni '90, riascoltare beat primitivi e gorgheggi squarciagola fino a ieri tanto demodè, allora abbasso al pudore. Non facciamoci scrupoli. E sotto con il pezzo old school di oggi. La voce è di Candi Staton con You Got The Love: brano campionato e remixato in tutti i brodi. Come ultimo ricorderete la cover di Florence and the Machine. Nulla che mai si sia avvicinato al trattamento dei The Source nel 1986. Cinque anni dopo Dj Eren ha il colpo di genio ed inconsapevolmente firma il primo mash-up della storia. Ascoltate e capirete.

The Source - You got the love (Dj Eren's original mix) 1991


28/10/11

STILL WATCHING

- Frequenze Cover -


Diversi ascoltatori abituali ci scrivono chiedendo quale versione di Kelly Watch the Stars sia quella che da qualche giorno passa all'interno del nostro programma radiofonico.
No, non è una versione alternativa degli AIR, come qualcuno ha supposto.
E' un gruppo australiano (Scenic) che su commissione dell'etichetta Future Classic ha confezionato questa bella cover, prima song ufficiale della collaborazione con il marchio francese Le Coq Sportif - divisione Australia. Per i dettagli cliccate questa pagina Facebook, dove è anche possibile downloadare il brano.

Scenic - Kelly Watch The Stars

VHILS

- Frequenze Art -


ALEXANDRE FARTO
aka
VHILS

27/10/11

I LOVE BLACK KEYS

- Frequenze News -

Il nuovo singolo The Black Keys "Lonely Boy" esce oggi in formato digitale. Il 25 novembre, in concomitanza del record store day dai verrà pubblicato in 12" insieme a "Run Right Back". Entrambe le tracce appariranno poi su El Camino, il nuovo album fuori il 6 dicembre su Nonesuch, co-prodotto insieme a "sicurezza" Danger Mouse. 
Note a margine: la foto di copertina è stata scattata dal fratello del batterista Pat Carney, direttore creativo della band. Al posto di quel bulldozer sorgeva un ex fabbrica di gomma utilizzata dai Black Keys come studio di registrazione.

The Black Keys - Lonely Boy

NEVADA GAS

- Frequenze edit -


"Navada gaz is a toxic substance with which criminal and perverse minds become suppressed in the omonymous american state. It is the same substance with a bitter almond taste that naive as well as sinister characters thought of using in order to eliminate...." tratto da "Nevada Gas" di Raymond Chandler

26/10/11

BADLANDS

- Frequenze old school -


Nel 1987 i fortunati ascoltatori di un certo tipo di musica alternativa poterono assistere alla genesi di un vero supergruppo, formato da alcuni dei musicisti dei quali, se non avessi avuto solo 9 anni all’epoca, avrei di certo avuto i poster in cameretta. Jeremy Gluck and Friends, dove per friends si intendono Nikki Sudden (Swell Maps, Jacobites), Rowland S. Howard (Birthday Party, These Immortal Souls), Epic Soundtrack (Swell Maps, Crime and the City Solution, These Immortal Souls), Jeffrey Lee Pierce (Gun Club) ed il produttore Tony Cohen (Nick Cave). Insomma, un manipolo di ubriaconi con il vizio del folk, l’attitudine sfacciatamente punk ed il blues nel dna.
L’ascolto dell’LP “I Knew Buffalo Bill” così confezionato come quello che sta girando sotto la puntina in questo momento (la seconda ristampa solo in vinile, 600 copie, appena licenziata dalla spagnola Munster Records, con l’aggiunta di molti brani demo, live e b-sides non inseriti nella ristampa precedente e nell’LP originale, per un totale di ben 25 canzoni) suscita emozioni contrastanti, con il suo alternarsi di momenti intimi ed intensi (la ballata folk Gallery Wharf, il lungo blues rurale di All My Secret con l’inconfondibile chitarra slide di Jeffrey Lee Pierce) a vere e proprie sferragliate, come lo spaghetti western di apertura Looking For A Place To Fall, che avrebbe potuto tranquillamente essere fatto passare come il nuovo singolo dei Movie Star Junkies senza destare i sospetti di nessuno. In fondo non ci sarebbe molto da dire su questo progetto, se non che il culto di cui gode tutt’oggi è a dir poco meritato; un lavoro che è un testamento all’intuitiva e spontanea creatività di Jeremy Gluck, sostenuta egregiamente da tutti i musicisti ospiti in un album che, a parer mio, non è invecchiato di un solo giorno.
Marco Rota


Video di “Episode in a Town”, con le immagini del trailer del film, anche questo vero culto, “Badlands” (in italiano “La Rabbia Giovane”) del regista Malick:

24/10/11

NO TALC

- Frequenze old school -


Il problema di amare la musica e di esserne un curioso ascoltatore è quella di volersi avvicinare ad un quantitativo di sottogeneri al quale è umanamente impossibile stare dietro. Il mercato vomita album, EP, singoli, copilation, remix ad una velocità mostruosa, intasando la memoria dei poveri mentecatti come il sottoscritto. Partendo dal presupposto che l’80% di tutto quello che viene pubblicato è pupù, riuscire comunque a districarsi e trovare la band o l’artista che davvero merita inizia a diventare difficoltoso, specie se per campare devi anche fare un mestiere “vero” che ti brucia almeno le 8 ore canoniche al dì. Quando lo sconforto e la frustrazione del “non riesco a starci dietro” mi assalgono, faccio un passo in dietro e mi butto sui classici, che non si sbaglia mai. Giust’appunto mi capita di mettere sul piatto l’album dei proto Joy Division, che al tempo (si parla del 1977) si facevano chiamare Warsaw (nome tributo al brano di David Bowie intitolato Warszawa). In quel periodo Ian Curtis, carismatico leader della band, rompeva le palle alla RCA, sinchè un bel giorno incontra un tizio chiamato Richard Searling che dice loro che la RCA stava cercando una band punk da produrre. Perfetto. La cosa si può fare…e si fa. Gli viene richiesto di fare una cover di un brano northern soul intitolato “Keep On, Keepin’ On” di Nolan Porter, del 1970. La traccia ha un cantato un po’ troppo a là Curtis Mayfield ma anche un riff di chitarra molto potente ed incisivo che i Joy Division mantengono quasi invariato, cambiando però i testi. La cosa simpatica è che l’ingegnere del suono, munito di bottiglia di whisky, continuava a far bere Ian per riuscire a convincerlo a farlo cantare come James Brown. Immaginatevi un tizio della sensibilità (leggasi “preso male”) di Ian Curtis che deve funkeggiare e souleggiare come il Padrino del Soul. Ovvio che la sessione di registrazione sia finita a parolacce e che la RCA abbia poi perso interesse nel progetto Warsaw. Ad ogni modo il brano “Interzone” con Ian che canta in modo DECISAMENTE POCO James Brown lo potete trovare nell’album omonimo Warsaw, postumo, che raccoglie registrazioni RCA inedite e i singoli del mitologico EP “An Ideal For Living”, quando oramai si facevano chiamare Joy Division. Niente borotalco sul dancefloor, ma il pogo è assicurato. 

Marco Rota

Nolan Porter - Keep On Keepin' On

Warsaw (Joy Division) - Interzone

22/10/11

IN FLAGRANTI - SKEMATIC TRACKS VOL.1

- Frequenze news -


I primi anni di una decade sono tempi buoni per l'esplorazione. Proprio come nel 1993, quando abbiamo iniziato a lavorare insieme. Abbiamo affittato uno spazio enorme: un loft su Ave B & 2nd St. nell'East Village. L'inverno è stato duro. Sedici tempeste di neve ed un padrone di casa che odiava tutti. Abbiamo avuto il riscaldamento di casa disattivato, fatta eccezione per un paio d'ore al mattino; e a volte neanche quello. L'unico modo per stare caldi era indossare cappelli , guanti e sciarpe tutto l'inverno. Ma andava bene così. La vita notturna era molto divertente: c'erano buoni club e feste tutte le sere. Poco lontano c'era uno dei migliori, il "Save the Robots" club. Ma uno dei miei party preferiti era il "Sugar Babes" in una galleria proprio accanto al CBGB, ogni lunedì notte. Il dj campionava solo alcune parti dei dischi mandandole in loop. Accanto un batterista ci suonava sopra. E 'stato davvero entusiasmante. Siamo voluti tornare a quell'idea di montaggio del suono per creare una nuova serie chiamata "Skematics". E' come un diagramma o un manuale per capire le interconnessioni tra le parti che abbiamo trovato e assemblato. Un manuale immaginario per un nuovo decennio ancora buio e musicalmente indefinito.
Firmato In Flagranti.

19/10/11

NICO'S BLUEWAVE EDITS

- Frequenze news -


Seconda release di re-edits (riecco la prima) per il nostro Nicolas Jaar. Dico nostro perchè è da febbraio che gli stiamo dietro. Facciamo un giochino: provate a riconoscere i brani originali da soli. Vi diamo un aiuto: la prima traccia, molto facile, viene dall'hip hop. Via via il gioco si fa complicato: il secondo brano è di una band di cui faceva parte Yacht. Il terzo è di una difficoltà paragonabile ai fagioli della Carrà. Vi dico solo che risale addirittura al 1966. Nei commenti trovate la soluzione.

18/10/11

DOVEROSO

- Frequenze live -



mercoledi 09 novembre
GALA DROP
Diagonal Loft Club
viale salinatore 101 forlì

MUSICA LIQUIDA

- Frequenze reviews -


THUNDERCAT
The Golden Age Of Apocalypse
brianfeeder, 2011

Il basso sontuoso di Thundercat si amalgama ai beats di Flyng Lotus. Ed è il soul futuristico che piace a tutti. Sognante, celeste, spazioso. Proprio dreamy. Forse un pò meno astratto di Flying solista, ma che punta ugualmente dritto al cuore. Ti rapisce, ti dimentichi tutto, stai bene. E credetemi proprio in sti giorni fare st'effetto a me è cosa tosta. Un unico difetto, comune peraltro ai due predecessori album di Flying Lotus: finisce. In definitva parliamo di un disco quadratissimo. Molto cerebrale. Che cresce esponenzialmente con gli ascolti. Ovviamente bellissimo.

Thundercat - The Golden Age of Apocalypse

17/10/11

A.A.A. TEATRO PROGRESSISTA CERCASI

- Frequenze news -


Ricordate quel trio di musicisti berlinesi che suonava techno utilizzando solo strumenti classici e spesso con il supporto di un'intera orchestra. Ne scrissi si e no un anno fa focalizzando la vostra attenzione sullo straordinario impatto live. Reso ancor più singolare oggi grazie all'ampiamento dell'ensemble a dieci unità, prendendo in prestito membri di formazioni jazz berlinesi. Oggi come allora potete ascoltare per intero il nuovo album Mr.Machine in uscita sempre su K7!, suonato e registrato in cinque giorni intensissimi. Valore aggiunto è sicuramente la special guest di Emika, affascinante e talentuosa produttrice nella traccia “Pretend”.

NOT FOR PURITANS

- Frequenze old school memorabilia -


Pensavo di essere un discreto esperto dell'universo Clash. Per fortuna sbagliavo. C'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Come questa versione alternativa di Guns Of Brixton pubblicata dalla CBS in un singolo del 1990 intitolato Return To Brixton e indissolubilmente legata ai suoni del periodo. A prevalere infatti è la componente dance. Nulla di estremo: di reggae mantiene le sfumature con un'andatura generale che in gergo madchesteriano era definita baggy. E come dieci anni prima, quando tra feroci critiche Strummer e compagni furono pionieri della fusione tra il rock e il reggae, l'aggiunta di un nuovo elemento come la dance ha creato problemi sempre/solo ai fan meno lungimiranti.



[via]

14/10/11

HAVE A GOOD WEEKEND

- Frequenze mix -

LA VOGLIA, LA PAZZIA, L'INCOSCIENZA, PAUL McCARTNEY

- Frequenze bizarre -



Soldi e tempo. Per un musicista ispirato, ricco da far schifo, non c'è miglior modo di passare le giornate: attrezzare lo studio di nuovi gingilli elettronici e perderci le ore sopra a smanipolare. Gli 80' del Macca partono da questo presupposto. E oltre agli improrogabili contratti milionari da rispettare esiste un campionario di eccentriche composizioni che hanno resistito alla prova del tempo. Quasi tutti esperimenti, per lo più sconosciuti ai fan di McCartney, ma assai quotati sulla scena cosmic e balearica. Tre brani spiccano su tutti: l'evocativo paesaggio orientale di Frozen Jap, il bizzarro proto-techno di Temporary Secretary che ci porta dritto agli Hot Chip (o viceversa) e la delicata e malinconica Sunshine Sometime. Soprattutto questa prendetela come esempio per mettere ordine sull'abusato termine balearico.

Paul McCartney:Check My Machine (Nirobi Re-Edit)

TEMPESTE E MAREE

- A Song -
 

FIRST AID KIT
The Lion's Roar
2010 - Wichita Recordings 

The Lion's Roar by First Aid Kit

13/10/11

ORCHESTRINA SYNTHFONICA

- Frequenze Remix -


FRANZ FERDINAND
NO YOU GIRLS
(Noze Remix)

POTERI

- Frequenze News & Movie -


THE GOLDEN FILTER
SYNDROMES SOUNDTRACK

Kristoffer Borgli è un regista norvegese. In Norvegia è piuttosto freddo e quasi sempre buio. E la gente porta sfumature d'ombra nell'animo molto più volentieri che in altri paesi. in verità è come se ci fosse abituata da sempre.
Syndromes è un corto su queste sfumature e su strani poteri.
Ai Golden Filter (che hanno collaborato col regista all'intero progetto) il compito di rendere l'acquerello in note. 
Per gli amanti del vinile da collezione, la colonna sonora è stata stampata in soli 300 esemplari, tutti numerati e firmati dagli stessi Golden Filter. All'interno del packaging, il vinile da 180 grammi, il Dvd dello short, alcune stampe originali e il poster/locandina in A2 (anch'essa firmata).
Interessati all'acquisto? Cliccate QUI. Per vedere il film, invece, sfiorate play a fondo post.

SYNDROMES by TheGoldenFilter

 
SYNDROMES - a short film by Kristoffer Borgli & The Golden Filter

12/10/11

THE MOST EXCELLENT DJ OF THE BRITISH EMPIRE

- Frequenze compilation -


Norman Jay non è tra i piu famosi dj al mondo ma di certo è uno tra i più rispettati. Quest'anno si celebrano i 30 anni di Good Times, il party che ha cambiato volto al carnevale di Notting Hill: l'appuntamento estivo per gli amanti dei festival dove si va per ballare. Jay con il fratello Joey allestirono il loro primo sound system, Great Tribulation, nel 1979. Questo diventò Good Times nel 1981 introducendo così un nuovo range di stili in vario modo legati al soul che fecero diventare il suo sound system complementare agli altri in cui predominava il reggae. Fu il primo passo verso il carnevale di Notting Hill così come lo conosciamo oggi. Le sleeve notes di questa release contengono una lunga intervista del giornalista e scrittore Lloyd Bradley in cui vengono ripercorse tutte le tappe della carriera di questo leggendario dj e baronetto (MBE) di sua maestà la regina d'Inghilterra.

Norman Jay MBE- Good Times 30th Mini Mix

LE GELATINE

- Frequenze old school memorabilia -


Una storia come tante di una piccola band nata alla periferia di Londra nel 1981. E sciolta lo stesso anno. Un solo 7" pollici stampato in appena 1000 esemplari per la loro etichetta, la Jelly Record. Un passaggio al John Peel Show. Trenta copie portate fino alla Rough Trade di Notting Hill: unica fonte di spaccio per il mercato inglese e americano. Quindici andate vendute, quindici andate al macero. Nessuna fotografia rimasta, tranne questa. E fine dei giochi. Più nulla. Un disastro. Il destino comune a tante band da festa delle medie durante una parentesi tra gli anni di studio e la vita da grandi.

Epilogo (a.k.a. il resto della storia)

A distanza di trent'anni passano alla cassa. Il post-punk creativo dei Jellies cattura l'interesse di Thurston Moore ("Kim and I love this song. We ended up destroying our copy by playing it so much") che la suona per dieci volte consecutive durante una performance. Gli Optimo fanno proselitismo spinto. Fioccano le re-edit e la ristampa in 12" completa di remix è storia recente. Ancora oggi tra un Tom Tom Club, un ESG e un Talking Heads questa canzoncina killer fa sempre la sua porca figura.
Il sette pollici originale non ha prezzo.


The Jellies - Jive Baby On Saturday

[MP3] The Jellies - Jive baby on a saturday night

11/10/11

GENERAZIONE 15 PERSONE (pt.1)

- Frequenze News -


Con il titolo qui sopra, da oggi in avanti, si intenderà descrivere quella tipologia di artisti e/o gruppi sconosciuti e promettenti (che abbiamo avuto il piacere di conoscere direttamente tramite mail o attraverso classico pellegrinaggio sul web) con un'unica particolarità accomunante: il peso specifico del loro talento, momentaneamente, è inversamente proporzionale al pubblico presente ai loro concerti, ovvero, nella maggior parte dei casi, le 15 persone del titolo. Dopotutto, se ne parla proprio per invertire questa tendenza.

IMPORTANTE: Come da nostra consuetudine, si evitano i gruppettini tutti ciuffi, urletti e chitarrine. Groove e sostanza. O nulla.


OREGON BIKE TRAILS
Californiani. Zach Yudin scrive e dirige la baracca. Un certo pop anni sessanta è il punto di riferimento (si, sempre quello). Momentaneamente, visti i comuni intenti, ricordano piuttosto da vicino Beck. Poi si vedrà. All'attivo soltanto un 7" di 2 brani (in allegato). Basta e avanza per segnalarli.

Oregon Bike Trails - High School Lover
Oregon Bike Trails - Cayucas


UNKNOWN MORTAL ORCHESTRA 
Non esattamente sconosciuti. Si sono già girati tutta l'America in tour e a breve sbarcheranno in Europa di spalla a Foster the People per concerti in UK, Francia, Belgio e Spagna. Sparate Prince dentro una bolla e avrete più o meno il risultato di cui sotto. In uscita un album per Fat Possum.

Unknown Mortal Orchestra - How Can U Luv Me

10/10/11

IL PIEDE IN PIU' STAFFE

- Frequenze old school -


Non ho la pretesa di propinare techno ai rockers; non sono Dio. Ma da onnivoro musicale noto troppa diffidenza verso questo genere, quasi una paura recondita. Facile da fugare tornando alle fonti. Nei primi ani '80 a Detroit: la madre putativa di un genere ancora lontano dal mainstream, prima che derive discutibili, prese ad unico pretesto per lo sballo, ne minassero la credibilità. E ai suoi capisaldi. ovvero Derrick May, Kevin Saunderson e Juan Atkins. Quest'ultimo ad Juan Atkins con i suoi Cybotron ne distillò l'essenza, aggiungendo il futuro al suono di sintetizzatore che i Parliament/Funkadelic avevano inserito nelle loro produzioni. Niente di pericoloso: una parte di funk, una parte di elettro e una parte di Krafrtwerk. In fin dei conti anche la semantica è dalla sua parte: techno sta per technologic, musica che fa dell'utilizzo di strumenti tecnologici la sua peculiarità principale. Uno stile modernista di soul sintetico. O, se volete, un sinonimo di progresso.

07/10/11

THE STORY OF TROJAN RECORDS

- Frequenze Box Set & Compilation -


THE STORY OF
TROJAN RECORDS
Trojan - 2011 

Jimmy Cliff, Bob Marley, Wailers, Upsetters, Maytals, Pioneers, Ken Boothe, Desmond Dekker e via discorrendo. Dal 1968 la Trojan è la succursale della Giamaica in UK. Ska, Rocksteady, Raggae e Dub devono a questa label il loro sviluppo non solo in Inghilterra ma praticamente in tutta Europa.
In poche parole se siete appassionati del genere probabilmente starete sorridendo, se non lo siete avete comunque di che essere felici: di regali come questi a più di 2 mesi da Natale se ne vedono una volta ogni dieci anni. Stiamo parlando di un cofanetto con i controfiocchi.
Centoventitrè Hits suddivise in 5CD. Ben 87 vengono stampate su cd per la prima volta e, fra queste, 67 sono brani inediti e/o rarità sinora mai disponibili. A tutto ciò si accompagna un libro ove si racconta la storia dell'etichetta dalla sua nascita sino ad oggi, con intro di Rhoda Dakar degli Specials, impreziosito con foto originali, memorabilia e altri effimeri. Quali? 4 cartoline double sided + volantini + adesivi + altro materiale promozionale, tutto ovviamente originale. Inoltre, quando registrerete l'acquisto del cofanetto sul sito Trojan, un link vi regalerà altre 12 bonus track digitali. Direi che per 35 sporchi euro non si può davvero pretendere di più.

QUI trovate tracklist e pre-ascolti.

06/10/11

T.R.I.B.U.'

- Frequenze electronic -

Photobucket

Electric Sunshine by Recloose

Don't Fight It by Africa Hitech

REST IN PEACE

- Bad News -


«Il vostro tempo è limitato. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario». 
STEVE JOBS

05/10/11

SANDRO PERRI MUSICISTA

- Frequenze review -


Nella musica di Sandro Perri (niente paura: no italia, no cameretta) convivono due sfaccettate anime artistiche. Quella del songwriter "tradizionale" si alterna e dialoga con quella dello sperimentatore elettronico. Sotto il moniker Polmo Polvo ha modellato un inedito e personale modo di intendere l'elettronica sperimentale fatta di drones combinati a ritmi sommersi, pulsazioni dub e field recordings. Il musicista canadese, dicevamo, è anche titolare di un progetto a suo nome dedicato a un cantautorato sghembo, vagamente jazzy e dal sapore post-tropicale. In una ipotetica linea di congiunzione troverebbe posto tra il compianto Vic Chesnutt (peraltro compagno d'etichetta), Tim Buckley, Arthur Russell e Caetano Veloso. L'ultimo lavoro esce ad ottobre sotto Constellation, anticipato dal singolo Love & Light. Sublime.

Love & Light by Sandro Perri

VIDEO CLUBBING

- Frequenze old school documentary -



Mark Leckey
Fiorucci made me hardcore
video, 1999
durata: 15'

Rispolveriamo volentieri "Fiorucci Made Me Hardcore" del londinese Mark Leckey, progetto dal grande interesse documentaristico che esplora i rituali dei "casuals", dandies suburbani degli anni Ottanta, raccontando a modo suo circa trent'anni di cultura dance inglese. Si va dal northern soul agli anni ‘80 per finire appunto con l’acid house e l’hardcore. Il tutto visto dagli occhi della gioventù suburbana del nord d'Inghilterra filtrati da Leckey in un connubio rarefatto ed onirico di musica ed immagini.

04/10/11

CATCH THE TRAIN

- Frequenze Edit -


The Whitest Boy Alive 
1517 
(Tanzlife Edit)

NEIGHBORING LIVES BOOGIE

- Frequenze News -


IMA ROBOT
GREENBACK BOOGIE

Gran bel pezzo questo degli Ima Robot, immerso fino ai garretti nel blues rock più brado-Alan-Vega-Billy-Idol-oriented, peccato che il resto di Another Man's Treasure, terzo lavoro di questa band di Los Angeles pressochè sconosciuta in Europa, non "esca" con la stessa potenza.
Da segnalare il video (link) che la semi-nostrana Wrongway Pictures ha confezionato per l'occasione: storie unconventional di bagni pubblici...un gioco di piccole scatole confinanti per gli amanti del pulp. I non avvezzi sono avvertiti.

Greenback Boogie by ima robot

03/10/11

DELANEY DAVIDSON // LITTLE HEART

- Frequenze video -



Delaney Davidson è un songwriter neozelandese a dir poco sopra le righe. Nelle sue composizioni sembra battere le molteplici strade che hanno definito il suo stile, tra il bluegrass, il folk, con staffilate garage (la parte meno interessante del repertorio) che però non mancano di sortire effetti eccitanti. Per lui quarto album in cascina, e seconda pubblicazione per l'etichetta svizzera Voodoo Rhythym. E come non se ne vedevano da tempo, un video all'altezza e al servizio della canzone in grado di esaltarne i contorni, tratto dal film "The Road to Nod" di MA Littler con lo stesso Delaney nelle vesti del protagonista. Grande esempio di moderno noir che è possibile scaricare dal sito della Slowboat Films.

✟ TRENTEMØLLER - REWORKED/REMIXED ✞

- Frequenze compilation -


UNKLE, Franz Ferdinand, Modeselektor, Depeche Mode, Mew, The Do, Giana Factory sono tra le band passate di recente da casa Trentemoller in cerca di rielaborazioni. Altri hanno ricambiato il favore con alcuni brani tratti dall'ultimo album in studio (Into the great wide yonder) del produttore danese. Per completare il pacchetto ci mettiamo anche versioni strumentali e cover, e il doppio gioiellino è fatto. In uscita a novembre per la sua etichetta In My Room.

[MP3] Chimes & Bells - The Mole (Trentemoller remix)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...