31/03/11

COVER ART RELOADED 5

- Frequenze old school curiosity -


Ci sono album che ti colpiscono immediatamente per qualche ragione. The Howlin Wolf Album è uno di quelli. E la ragione è presto detta: la copertina. Ho sempre avuto una passione compulsiva per le copertine con le scritte. Questa, del 1968, che segna la svolta psichedelica del lupo di Chicago, è tra le mie preferite; semplice e provocatoria al tempo stesso.
Rilasciato nel '69 dalla Cadet Records, una sussidiaria della leggendaria Chess, "The Howlin 'Wolf Album" è un esperimento radicale: il tentativo di integrare strumenti elettrici ed arrangiamenti psichedelici al suo blues graffiante e scheletrico. Il risultato fu un album che segnò una svolta non gradita ai fan e per primo allo stesso Wolf, ma che ha trovato un posto speciale tra gli appassionati grazie al suo mix unico di blues tradizionale ed elettrificato. Per finire sempre in tema copertina (e non solo), le differenze non saranno sottilissime, ma a me ricorda tanto l'ultima dei Black Keys.

◆ The Howlin' Wolf Album (mediafire)

30/03/11

MIDLAKE'S NIGHT TALES

- Frequenze compilation -



Quando si scelgono grandi musicisti dalle conoscenze musicali approfondite (condizione primaria non scontata) per selezionare una serie canzoni ricche di significato vengono sempre fuori grandi selezioni. E gli ultimi artisti scelti per la serie Late Night Tales sono stati Air, Flaming Lips, Cinematic Orchestra ed ora Midlake, appunto. Nella scelta dei brani la band texana dimostra eclettismo e versatilità. Si passa dal folk al rock più oscuro con qualche intrusione nell’elettronica. Merce rara tutta insieme.

THE CLASHIFICATION OF DUB

- Frequenze review -


Il matrimonio tra il rock e il dub è da attribuire ad una intuizione vincente dello stesso Strummer messa nero su bianco nelle partiture del triplo imprescindibile Sandinista. I'album del 1980 che ha rivoluzionato ogni stereotipo musicale aprendosi al mondo. Un disco terzomondista e multiculturale dove rock, dub, reggae, ska e soul convivono i perfetta armonia. A far pendere la lancetta tutta dalla parte giamaicana ci pensano Dub Spencer & Trance Hill manipolatori svizzeri, penalizzati a dismisura da un nome infelice (vi giuro sono bravi!). Nel loro quarto album in edizione limitata e numerata (1234 copie totali) rendono omaggio ai Clash con dodici rivisitazioni tutte in chiave dub dei brani più celebri. Per certi versi molto simile ai lavori degli Easy Dub All Star, alterna momenti convincenti ad altri meno riusciti. Ascolta.


29/03/11

FREQUENZE DEPRIMENTI

- Provocazioni & istigazioni a delinquere a cura di Francesco Farabegoli -


L’impulso più tangibile alla Frequenze Dep di questo giro è un post nel quale Deni tira una croce sul rock’n’roll come stile di vita e cosa da ascoltare. Naturalmente non sono d’accordo per puro principio, ma in tutto quel che chiunque dice riguardo alla morte di un genere musicale qualsiasi c’è del vero. Ecco tutto. La premessa ideologica su cui mi baso, dunque, diventa l’idea che il rock stia solo aspettando qualcuno di veramente CAZZUTO e indiscutibile che ne celebri il funerale in pubblico, quelle personalità a cui tutti danno ascolto per principio tipo Simon Reynolds, Banksy o Gino Castaldo o Mollica (pareva brutto citare solo uno di ‘sti due). Nell’attesa che ciò avvenga l’unica cosa che ci rimane è la gestione dell’esistente. Pertanto questo è il primo numero della Veglia Funebre Playlist a cura dell’artista formerly known as Kekko, compilata ad intervalli di tempo casuali e consistente dei dischi che sto ascoltando con più frequenza nel momento in cui scrivo. Il tutto dettato dalla più cieca e spontanea emozione, che detto a proposito del post di un blog vuol dire che non ho voglia di aprire Wiki per controllare date e quant’altro. Il contenuto non è interessante di suo, ma potrebbe suonarlo perché contrariamente a Deni e Ale e qualsiasi altra persona qua dentro io non mi cago di striscio né il vintage né l’elettronica, a parte alcuni casi fortuiti fuori contesto per cercare di fare impressione sulle ragazze –che al giorno d’oggi, nel mio giro, ti cagano molto di più se riesci a dire qualcosa su Shackleton piuttosto che sui Metallica. Per dire.

ACID APE – FLESHSPA (LUNASOUND)
Un disco uscito dalle parti del 2002-2003 su Lunasound –che era un’etichetta svedese credo ora defunta, pubblicava roba tipo Supersuckers o Valis o cose simili. I Valis erano un side project dei fratelli Conner, quelli degli Screaming Trees, hanno anche almeno un disco su Man’s Ruin quindi possono dire di essere stati sulla seconda più grande etichetta del mondo. Gli Acid Ape potrebbero stare sulla più grande in assoluto, invece, che si chiama Amphetamine Reptile e non pubblica più dischi di band tipo gli Acid Ape. Pazienza. Garage noise crudissimo, tipo Cows periodo bello (cioè un qualsiasi disco dei Cows).

RADIOHEAD – THE KING OF LIMBS (AUTOPRODOTTO)
Un paio di settimane fa stavo all’Officina e ne parlavo con Claude Horser. Mi ha confessato di non esserci andato sotto, io gli ho confessato di sì. È l’unica conversazione che abbiamo avuto in tipo due anni, almeno così mi sembra. Mi ha chiesto un modo per apprezzarlo, io gli ho risposto che secondo me è l’equivalente contemporaneo di un disco dei Lamb del ’94. Ora, visto che il primo disco dei Lamb è del ’96 o del ’97, non biasimerei se Claudio non mi rivolgesse la parola per altri due anni. Sta di fatto che il nuovo disco dei Radiohead è il primo disco dei Radiohead che amo dai tempi di OK Computer, e ho persino fatto un elenco delle ragioni. Ma l’ho già pubblicato da un’altra parte, quindi non ricomincio a menare il torrone.

BEYONCE’ – GREATEST HITS (ETEROPRODOTTO)
Non sono convinto sia uscito un Greatest Hits di Beyoncè, comunque esiste un torrent con una selezione dei suoi migliori singoli. In realtà non avendo ascoltato i singoli non posso nemmeno giurare che siano i migliori. La mia preferita è All The Single Ladies, me la immagino anche suonata live da un gruppo fatto di tre ragazze e un batterista. Sarebbe PESISSIMO. Ecco.

DEERHUNTER – HALCYON DIGEST (4AD)
Il disco del 2010 che ho più ascoltato in assoluto. Se la giocava con i Black Mountain ma li ho accantonati nelle ultime settimane. Questo invece s’è parcheggiato in auto e non si schioda quasi mai.

REM – COLLAPSE INTO NOW (WARNER)
Non ho niente di intelligente da dire sui REM. Mi dispiace che non facciano il tour.

J MASCIS – SEVERAL SHADES OF WHY (SUB POP)
Se fosse uscito verso luglio sarebbe stato il disco dell’anno. A marzo è troppo presto, quando arriveremo a dicembre se lo saranno scordati tutti o avranno adottato un nuovo feticcio folk-morte a caso con barba e struggimenti da pastore del cazzo.

LOGICAL NONSENSE – EXPAND THE HIVE (ALTERNATIVE TENTACLES)
Un gruppo crust-metal violentissimo a caso, disco uscito verso il ’97 o ’98, ripescato da una pila di robe che non sentivo da un po’. L’altra sera l’ho tirato fuori e l’ho sentito tipo cinque volte in cuffia per non disturbare il cane.

HUSKER DU – CANDY APPLE GREY (WARNER)
Quando arriva la prima vera io inizio a starnutire e ad ascoltare i dischi degli Husker Du. A starnutire ancora non ho iniziato.

BELLINI – SMALL STONES (TEMPORARY RESIDENCE)
Agostino e Giovanna Uzeda più il batterista –mi pare- dei GVSB (a questo punto Damon Che doveva essersene già andato). Lo sto riascoltando un casino perché ho voglia di roba indie che sia asciutta e minimale senza essere post.

Fine della prima puntata. Naturalmente non sono convinto ce ne sarà una seconda, ma anche sì. Magari a un anno da oggi sarà la rubrica settimanale più letta dagli indierockers italiani dopo l’oroscopo di Brezsny. Gemelli: più Bongzilla questa settimana. Ciao ciao.

28/03/11

DOG EAT DOG

- Frequenze review -

DOG EAT DOG
S/T
claremont 56
ristampa 2011

Dal crogiolo culturale che ha prosperato al centro di Manhattan durante i primi '80 proviene un gruppo dall'estetica musicale divertente, audace e intelligente. I Dog Eat Dog, trio formato da Soody Sisco, Martha Fiskin e Linda Pitt, incarnano al meglio, insieme a compagni di viaggio DNA, ESG, Liquid Liquid e Sonic Youth, ciò che è venuto fuori da quel particolare momento storico. Hanno abbracciato un suono che è stato loro al 100% senza scuse o rimpianti, ma soprattutto senza pretese o calcoli di sorta. Il ritmo è pazzesco. Non c'è un momento di tregua, la musica scorre veloce tra alti e bassi improvvisi e quasi del tutto inaspettati. Si dice che il termine punk funk sia stato coniato per la prima volta ad un loro concerto. Tanti, tra i più vitali del periodo ma nessun disco all'attivo. Finchè parte di quel materiale è caduto nelle mani dell'etichetta Claremont 56. E dopo quasi trent'anni di musica dei Dog Eat Dog, non solo supera la prova del tempo, ma indica alla prossima generazione di artisti una strada luminosa e diritta.

♦ ascolta l'album (via Soulseduction)
♦ intervista ai Dog Eat Dog (via Test Pressing)

U.K. GRAFFITI

- Frequenze old school -



Vj Mox (Coldcut, Cinematic Orchestra) ha stagliuzzato e impastato in perfetto stile analogico la quotidianità anglosassone tra i '70 e gli '80. Cronaca nera, attualità, costume, dischi, fanzines, lustrini e paillettes frullati in un video collage di dieci minuti sui brani tratti da Disconnect, una compilation di casa Strut curata da Leo Zero, celebrato diskjockey al Soulsonic di Londra e membro effettivo dei Mountain Of One. Prestate bene orecchio al primo brano dei sudafricani Desmond & The Tutus: è un piccolo gioiellino indie pop in levare.

25/03/11

VARI-FI

- Curiosity (a cura di Marco Rota) -


Feticci ibridi
La notizia non è delle più fresche in effetti (dieci mesi abbondanti), ma io ne sono venuto a conoscenza solo di recente e l’oggetto di cui vi sto per parlare mi ha colpito parecchio, quindi ho scelto di segnalarlo, nonostante il ragguardevole ritardo.
Nella musica sostanzialmente ci sono le due scuole di pensiero: i patiti dell’analogico e di super fissati con il digitale.
Il designer giapponese Yuri Suzuki (nome originalissimo) ha pensato bene di accontentare entrambe le parti (o nessuna delle due!) ideando, per il produttore Jeff Mills, un disco da 5 pollici ibrido. Su un lato è un normale compact disc, dall’altro invece è stato ricoperto da un sottile strato vinilico e poi stampato, così da poter essere suonato su un qualsiasi giradischi. Onestamente non sono un grande appassionato di minimal (sentire la traccia Occurrence nel video qui sotto), ma sarebbe comunque un bell’oggettino da possedere per un vero nerd come me.

Video teaser “Occurrence”




Daft-Coke
Se abitate o passate per caso in territorio francese, vi consiglio di andare a cercare l’edizione limitata delle bottigliette Coca-Cola prodotte in collaborazione con i Daft Punk. Due i colori (argento ed oro).
Sul sito ufficiale ancora nulla, ma vi scongiuro di procurarmene un paio…sono disposto a barattarle con il disco ibrido di cui sopra!

Video Commercial:




Riconfigurazioni
Per rimanere a tema Parigi/DaftPunk, segnaliamo che ad aprile vedrà la luce un album ufficiale contenente i remix di alcune tracce della colonna sonora di Tron Legacy, soundtrack magistrale ad opera appunto del duo parigino, intitolato per l’occasione Tron Legacy R3C0NF1GUR3D.
Per chi avesse storto il naso sull’orchestralità del lavoro originale a scapito della sua ballabilità, vengono in aiuto fior fiori di remixers di fama planetaria, ognuno ad interpretare con i propri stilemi e a “riconfigurare” i brani originali dandogli un’impronta decisamente più da dancefloor.
Per chi avesse dimestichezza con una certa elettronica, i nomi sono da mani nei capelli. Staremo a vedere se le tracce faranno il loro sporco lavoro non solo sulla carta, ma anche sulla pista.

Daft Punk - Tron: Legacy Reconfigured (Preview)

Tracklist:
01 The Glitch Mob: Derezzed
02 M83 vs. Big Black Delta: Fall
03 The Crystal Method: The Grid/Game Has Changed
04 Teddybears: Adagio for Tron
05 Ki:Theory: The Son of Flynn
06 Paul Oakenfold: C.L.U.
07 Moby: The Son of Flynn
08 Boys Noize: End of Line (Boys Noize Remix)
09 Kaskade: Rinzler
10 Com Truise: Enron Part II
11 Photek: End of Line
12 The Japanese Popstars: Arena
13 Avicii: Derezzed
14 Pretty Lights: Solar Sailor

Marco Rota

24/03/11

REINCARNAZIONI BALEARICHE

- Frequenze Review -


INCARNATIONS
WITH ALL DUE RESPECT
lovemonk, 2011

Tre uomini intunicati passeggiano su una lingua di sabbia chiara. Il quadretto è nitido, disteso, definitivo. Osservare la copertina attraverso la vetrina del negozio è un pò come guardare le foto delle vacanze degli amici; non si può fare a meno di esserne invidiosi.
Daniele Collas (Phenomenal Handclap Band), Quinn Luca (Bing Ji Ling) e Bart Davenport, sono "gli amici": gente con abbastanza impegni, side-project, collaborazioni e lavori di produzione da riempire 2 volte il fardello annuale del musicista. La scorsa estate si sono presi 15 giorni di stacco per calarsi in cazzeggio libero negli amati anni '70 registrando in totale autonomia in uno studio vista mare a poche miglia in traghetto dalle coste dell'Africa. L'album prende il largo dai sapori west-coast cesellando impeccabili artigianati corali alla CSNY e svecchiandosi pian piano sulle impeccabili melodie degli Steely Dan, quanto sul funk lounge sfacciatamente pop dei Doobie Brothers, senza mai smarcarsi da una buona vena di soul.
E il piatto soft rock è servito. Fresco e risonante, beffardamente retrò ma di gran gusto.
Very good vibrations.

Incarnations - With All Due Respect

SWEET ACID CLASSIC

- Frequenze Old School -



Inutile sperarci, son cambiati i tempi. Il pezzo che fa ballare le poltroncine del club senza cadere nel caciarone ricottaro o nel teenager scoreggione non esiste più. Fatevene una ragione. O almeno forse esiste ma senza arrivare ai livelli di eccellenza versus popolarità toccati da Plastic Dreams. Un pezzo del '93 presente nel dna di tutti - autore Jaydee, produzione italotedesca - che già è un pochino jazz nella sua concezione con quell'organo elettronico che pian piano improvvisa facendo crescere il pezzo come pochi. Riempipista assoluto anche nella versione originale che va oltre i 10 minuti di durata.
Nostalgia.

[MP3] Jaydee - Plastic Dreams (long version)

23/03/11

MY OWN PRIVATE RIVER

- Frequenze Movie Re-edit -


Un pò tutti i trenta/quarantenni minimamente appassionati di cinema (e forse anche qualche sparuto ventenne) hanno Gus Van Sant nel cuore. Droghe, ansie e forti disagi sociali (giovanili) sono da sempre i temi preferiti del regista, che, fra i tanti pregi, nei suoi primi film, ha avuto quello di saper riconoscere e consacrare il talento dei giovani attori che sceglieva. Matt Dillon per Drugstore Cowboy. Matt Damon  e Ben Affleck per il capolavoro Will Hunting. E su tutti, Keanu Reeves e River Phoenix per My Own Private Idaho (Belli e Dannati).
Un film forte, la storia di due giovani ragazzi stra-drogati e dediti alla prostituzione, le cui vicende sono modellate sul personaggio del Falstaff di William Shakespeare (dall'Enrico IV). Da vedere assolutamente (qualora siate fra quelli che ancora non hanno avuto occasione di farlo).
E' notizia di questi giorni che Van Sant in collaborazione con l'attore e amico James Franco hanno finalmente completato e deciso di proiettare (alla Gagosian Gallery di Beverly Hills) il gigantesco re-edit (12 ore!) proprio di quest'ultima opera.
Endless Idaho (titolo appropriato), una sorta di Making of che unisce le numerose scene eliminate e i dietro le quinte di allora.
Interessante anche il documentario che lo accompagna, My Own Private River, un vero e proprio collage di immagini e scene significative in onore di River Phoenix, il James Dean della nostra generazione, bruciato da un overdose di speedball a 23 anni.



Il risvolto musicale di tutto questo porta l'acronimo TFO, lettere dietro alle quali si nasconde Timothy O'Keefe da Providence, USA, che insieme a Luke Paquin degli Hot Hot Heat, ha personalmente curato (con la supervisione di James Franco) l'impresa di musicare l'intero lungometraggio.

TFO - Change


22/03/11

JAMAICAN WESTERN BOY

- Frequenze News -


ALEXANDER EBERT
(Frontman of Edward Sharpe and the Magnetic Zeros)
TRUTH

Alexander - Truth

21/03/11

ROCK'N'ROLL REQUIEM

- Considerazioni -


Che crisi.
Quei tre accordi sono sempre gli stessi da troppi anni. Per l'esattezza dal 16 agosto del 1977, giorno in cui Elvis e il rock'n'roll hanno dichiarato la fine della propria esistenza.
Già allora tutti gli esperimenti e i suoni che si potevano tirar fuori da una qualsiasi chitarra erano finiti. Di lì in poi di quel genere è stato destato solo lo zombie geneticamente modificato. Penso al garage/punk: Sex Pistols, Ramones e Cramps prima di tutti gli altri.
Il resto, purtroppo, e mi perdonino gli Stray Cats che adoro, era solo un prodotto in carta carbone.

Credete, scriver male del proprio amore è difficile.
Ma è un lento tirare le cuoia da allora e oggi la situazione è quanto mai disperata.
Oggi il r'n'r è il nuovo disco dei Beady Eye, forse il migliore della covata dei credenti più pop del genere. Un buon prodotto tutto sommato, di gran lunga superiore alle ultime cagate di Black Rebel Motorcycle Club e simil pop/rock makers. Ma che si affloscia clamorosamente inciampando sulla voglia di Noel Gallagher di regalarci ancora le sue cantilene dalla cronica lentezza. Eccheccazzo, basta.

Oppure? Scendiamo di popolarità.
L'alfiere Jon Spencer continua ad imitare sè stesso. E quando deve lanciare il cuore oltre l'ostacolo, si ritrova a suonare del garage becero o del folk malato che capiscono in quindici.
I Black Angels stentano a vita sullo psych a lunga mandata non accorgendosi che in quattro anni riescono a forare le orecchie solo con un brano di due minuti fotocopiato dai sessanta dei Kinks, Telephone.

I Black Lips non si sa più chi sono. Se gli antesignani della stirpe Stooges/Seeds & C. o i pischelli alcolizzati dal ritornello idiota. Nell'incertezza scatta il cazzeggio.

Dan Sartain è un animale solo. Legato ai prototipi di un sound che cura e modella all'inverosimile. Un inchino alla costanza (un esempio? Walk Among The Cobras l'avrà rifatta in settantadue versioni diverse, e la migliore continua ad essere la prima...) ma un severo skip a gran parte del resto.

I Brian Jonestown Massacre sono partiti per un lungo viaggio nello spazio con uno stuolo di un centinaio di fans al seguito. Non mi stupirei se tutto finisse in un grandioso suicidio di massa.

Jim Jones è un grande animale da palcoscenico, uno alla Jerry Lee. Ma la differenza fra un suo disco e un cantiere con 50 muratori all'opera fatica a notarsi. Ruvido, sudicio, vero, ma dopo venti minuti ti scoppia la testa. E non c'è mai il brano che apre una misera alternativa sonora.

I Dirtbombs, beh, quelli l'hanno capita, per il momento hanno cambiato genere, è ri-cominciato il cover-happy-hour, "poi si vedrà".

E mi piacerebbe tanto poter considerare i Black Keys nel gruppone. Ma non sarebbe legittimo. Trattasi per la maggior parte di altra deriva e se aprissi a loro dovrei considerare un'altra trentina di gruppi. Mi fermo, basta così.
In poche parole, da anni, siamo di fronte ad una profonda crisi che sostiene (a stento) giusto i fedeli bendati. E ogni disco della In the Red (e compagnia), assomiglia sempre più ad un requiem ben orchestrato più che ad una vera e propria proposta.

In mezzo a tanto scoramento, bisogna guardare in faccia la realtà: le melodie sono finite. Gli orizzonti si allargano a concezioni jazzistiche, al suono-non-suono, alla pura astrazione. Siamo ad un bivio: o andiamo avanti, o solennemente ce ne torniamo indietro, zitti.
Un amico appassionato di Motown mi ha detto che il disco di James Blake gli ha aperto la mente.
Ecco, appunto.

20/03/11

MAGICAL MYSTERY TIMBER

- frequenze preview -



Anticipato dal singolo "black water", il nuovo album "creep on creepin' on" uscirà il prossimo 5 aprile sempre per arts & craft. Inutile ripetere che tra la nuova generazione dei folk singer che affollano la scena Timber Timbre - con Fink, Iron & Wine, Bon Iver e pochi altri - fa parte della schiera dei nostri prediletti. Ma a differenza dei coinqulini non ha raccolto quanto pubblico meriterebbe. Farlo passare ancora inosservato sarà considerato un atto criminale. Quindi occhio alla fedina.

19/03/11

LIQUID HYPNOSIS

- Frequenze News -


FOUR TET
PINNACLES

Pinnacles by Four Tet

FASHION VITTIMA

- Frequenze Curiosity -

Thom Yorke Live DJ Set @ Low End Theory LA 3.9.11

Tom Yorke è il personaggio del momento, poche storie! Poliedrico e sovraesposto più che mai, sembra aver definitivamente perso, complici una taglio scalato, camicie slim fit e una gran voglia di ballare, quell'aura di timidezza concettuale che lo ha sempre contraddistinto in favore di un stile direi quasi trendy. Tutto lecito per carità ma diciamocelo, chi se lo sarebbe mai aspettato!? Cosi come vederlo in consolle a menare le danze quanto uno Steve Aoki (Dio mi perdoni per averlo nominato) qualsiasi. Vi risparmio l'onere di cercarle, le canzoni sono:

(intro) Burial - Near dark
Modselektor - Kill Bill vol.4
Madvillain - America's most blunded

18/03/11

FEELING GOOD, GETTING NOWHERE

- Frequenze Mash -



Feeling Good, Getting Nowhere

WARM SOUNDS

- Frequenze News -


THE CHARLATANS
WARM SOUNDS EP

Quando ballavo The Only One I Know andavo ancora a scuola. Erano quei sabati sera che cominciavano presto e finivano spesso a tarda notte in oblii alcolici. 
Gli anni novanta, che figata. Anni super-musicali. Comprai il primo album dei Charlatans in un negozio in centro pagandolo 34.000 lire, una esagerazione per le mie tasche di studente.
Oggi ce l'ho ancora lì, con la copertina vagamente consunta e un angolo sbeccato. Sarebbe bello potergli affiancare materialmente questo ep a tiratura limitata, uscito in concomitanza con il tour acustico di Burgess e Collins (voce e chitarra del gruppo), ma ho paura che non sarà facile rintracciarne una copia visto che nello store ufficiale mi sono appena beccato un "temporarily out of stock" (per poche ore, una seconda stampata è già pronta).
Sei successi completamente ristilizzati (compreso The Only One I Know e North Country Boy) con riferimenti musical/generazioniali ben precisi (a parte Smash the System, i '60s dei Byrds, soprattutto). Un lavoro, che, mi perdonino gli autori, per attuale brevità definirei "alla Coral".
Se l'mp3 non è il formato che preferite, provate a recuperare QUI il 10 pollici.

16/03/11

WHAT GOES AROUND COMES AROUND

- Frequenze News -


▲ band: Tom Yorke, Burial & Four Tet ▼ song: Ego ▲ 12": Mirror/Ego ▼
release date: out of stock ▲ label: Text ▼
website

Thom York Burial & Four Tet - Ego



▲ band: Wagon Christ ▼ song: Album Sampler Minimix ▲ album: Tomorrow ▼
release date: 14 marzo ▲ label: Ninja Tune ▼
website




▲ band: Architecture In Helsinki ▼ song: Contact High ▲ album: Moment Bends ▼
release date: 12 aprile ▲ label: Coop Music ▼
website




▲ band: Prefuse 73 ▼ song: Full album sampler ▲ album: The Only She Chapters ▼
release date: 25 aprile ▲ label: Warp ▼
website




▼ band: MGMT ▲ song: Siberian Breaks (Ed Banger all star mix) ▼ Ep: Congratulations remix▲ release date: 15 marzo ▼ label: Univeral ▲
website




▼ band: Junior Boys ▲ song: EP ▼ album: It's All True ▲
release date: 14 giugno 2011 ▼ label: Domino Rec. ▲
website

Junior Boys - Ep



▼ band: Battles ▲ song: Ice cream feat. Matias Aguayo▼ album: Gloss Drop ▲
release date: 6 giugno 2011 ▼ label: Warp Records ▲
website

Battles - Ice Cream (Feat. Matias Aguayo)

GAYNGS - AFFILIYATED REMIX EP

- Frequenze Remix -


GAYNGS
AFFILIYATED REMIX EP
in free download

Il concetto alla base di questa raccolta di remix è altrettanto particolare come l'album a cui fa riferimento. Sette produttori scelgono a caso dieci parti del disco dei Gayngs (Relayted), senza sapere da quali canzoni provengono. Le combinazioni sono infinite. Esempio: possono capitarti quattro assoli di sax e sei linee di basso, oppure otto tastiere e due cori. L'unica certezza a cui aggrapparsi è il bpm. Tutte le parti vanno al ritmo di 69 battiti al minuto. Da li in avanti tutto è concesso: tagliare, allungare, accorciare, sfumare, aggiungere con l'obbligo di utilizzare tutti e dieci i campioni senza variare il tempo. Ecco il risultato.

DoomtreeRegrinds by GAYNGS

15/03/11

RADIOSEVEN

- Frequenze's got talents -


"Hello Frequenze Indipendenti,
I make music under the moniker radioseven. I'm not publicizing my name; I prefer to remain anonymous to keep the project purely artistic. I'm releasing my first EP free on my bandcamp, radioseven.bandcamp.com".



File under: minimal house, postmodernwave, dreamy, electronic, ambient

Progetto con sede a Vancouver, assolutamente degno di nota, curato nei minimi particolari (suoni compresi), in free download, ne consigliamo caldamente l'ascolto.
In attesa di sentirne parlare su larga scala.



Radioseven.zip  here 
Radioseven.bandcamp.com

14/03/11

MAGNIFICENT DESOLATION

- Frequenze Edits -


NICOLAS JAAR
6 EDITS EP

Alla voce album eterei consigliati sul calare della sera, quelli difficili da decifrare, dove tutto il merito va alla creatività dell'artista, che invece di stabilirsi dentro uno stile fatto di tendenze diffuse, reinterpreta in forma personale, Nicola Jaar sta sbaragliando la concorrenza (James Blake compreso). Questo ventunenne cileno newyorkese d'adozione possiede l'eleganza innata di chi nasce con il dono del gusto. Silenzio, sera e solitudine: seguite questi tre semplici (ma indispensabili) accorgimenti e vi farete conquistare dalla sua musica. Già se n'è sritto e scriverne ancora male non fa. Spostiamo l'attenzione su un Ep di remix: una chiave di lettura diversa che ci conferma le straordinarie qualità sia come autore che come interprete di brani altrui. I titoli, trattandosi remix non autorizzati (passatempo frequente in casa Soul Clap), sono farlocchi. Per quelli veri date una sbirciata sotto al player. Piacevoli sorprese pop in vista.


Come n Get In➔ Come n Get In (Bailey & Bridges)

Mini Calcutta➔ Calcutta Blues (Dave Brubeck Quartet) vs. Enfants Tambours (Villalobos).

Stay in Love➔ Love Potion Number 9 (The Hollies)

Shakedown➔ Shakedown Street (Grateful Dead)

The Beach➔ Blue Monday (New Order)

Nico's Feeling Good➔ Feeling Good (Nina Simone)

12/03/11

MORNING RAINBOWS

- Frequenze News -




DNTEL
ENYA MIXES

" I make music as Dntel, my last few releases have come out on Sub Pop. I’ve loved Enya since I was a teenager and I just finished this mini-album of remixes I did this past fall after a marathon revisiting of her records. I’m really proud of it, but unfortunately I couldn’t figure out a way to give it a legitimate release. I felt like if I tried to get it to her through any of the usual channels it would probably get shut down before it even made it to her ears. Hopefully nobody will mind it floating around, it was made with love and no money will be made off of it. I hope you enjoy it!! "  Jimmy Tamborello

11/03/11

I JUST FOUND WHAT I'M LOOKING FOR

- Frequenze Review -


FOUND
FACTORYCRAFT
chemikal underground 2011

“Un’eruzione psychedelica in fabbrica”. Così i Found descrivono il proprio sound che, indicativamente, si snoda con agilità tra l’urgenza punk dei Wire, melodie Motown, lo sci-fi pop della Beta Band, un filo di bossa nova e trame groovy dai rimandi acid house. Dopo avere realizzato albums per Surface Pressure Records e Fence il trio d’Edinburgo autore di un originale pop psichedelico dal taglio arty non immune da spregiudicatezza e coraggio negli arrangiamenti approda su Chemical Underground con il nuovo Factorycraft. L'album ci conduce all’interno di questo mondo a parte, dove il gioco è quello di "rovinare" perfetti acquerelli pop con spruzzate di imprevedibilità.


Lontani dall'essere inquadrati come una band tradizionale, i tre componenti – Ziggy, Kev e Tommy – si sono conosciuti al liceo artistico di Aberdeen, cominciando a collaborare nel collettivo artistico Found Collective e suonando in occasione delle loro mostra anche “per scansare la noia di parlare alle persone”. Col passare dei mesi prese forma un approccio, almeno in parte, più tradizionale. La band ridusse, oltre al nome, l'assetto a voce, chitarra, basso e batteria elettronica “…riuscendo ad essere ancora più rumorosi”. Contemporaneamente alla lavorazione dell'album, registrato in una prolifica settimana in una fabbrica di Glasgow, sede dei Chem 19 Studios di proprietà della stessa Chemikal Underground, la band stava preparando un’installazione sonora, Cybraphon, basata su un Orchestrion del 19° secolo – progetto che poi gli varrà un riconoscimento ai BAFTA.

10/03/11

MONARCHI E UOMINI DI STATO

- Frequenze News -


U.N.K.L.E. feat. NICK CAVE
Money and Run

UNKLE e Nick Cave. Eppure era solo questione di tempo. Loro in cerca di artisti interessanti, in grado di dare personalità a idee ultimamente piuttosto fiacche (vedi ultimo disco). Cave (che da giovane non cagava di striscio nessuno), uomo in età di riposo dal proprio ego.  Ecco il matrimonio allora. Finalmente il vocione del grinderman risuona in una corte meno consueta. C'è solo da goderne.

Money And Run (feat. Nick Cave)

LADIES AND GENTLEMEN AS YOU KNOW WE HAVE SOMETHING SPECIAL FOR YOU AT BIRDLAND THIS EVENING. A RECORDING FOR BLUE NOTE RECORD.

- Frequenze Clothing -


BLUE NOTE RECODRS
t-shirts

Nel 1956, la Blue Note assunse un artista che lavorava per l'Esquire: Reid Miles. Le copertine prodotte da Miles, che spesso ritraevano fotografie di musicisti in studio, fatte da Wolff, influenzarono fortemente il mondo del design grafico musicale, diventando vere e proprie icone. Durante il periodo di Miles, la Blue Note era conosciuta per il design stilizzato e inusuale delle copertine dei cd. La grafica usata da Miles si distingueva per la tinta in bianco e nero delle fotografie, l'uso di un solo colore e l'utilizzo di forme geometriche. Oggi alcune di quelle mitiche copertine sono diventate t-shirt. Ventuno. Una più bella dell'altra ad un prezzo accessibilissimo a tutte le tasche. ECCOLE. Affrettatevi perchè alcune sono già andate sold out!

Il Bellavista Social Pub è un locale di Siena. Per attirare nuovi avventori ha deciso di puntare su questo splendido video realizzato dalla Filmatindustriali che riprende l’estetica tradizionale delle cover dell’etichetta. Il montaggio è praticamente perfetto e l’effetto finale è un compendio di come video, graphic design e advertising dovrebbero sempre riuscire a interagire tra loro. Imperdibile

09/03/11

I DON'T WANNA BE A HERO, ALL I WANT IS THE MONEY

- Frequenze Old School -


Quando di prima mattina la temperatura è ancora vicina allo zero, non basta un cielo terso ed un sole splendente per pensare all'arrivo della primavera. Da freddoloso cronico è appena sufficiente per farmi tornare la voglia di ritmi in levare. Un passo alla volta però; non penso a quelli troppo puri, estivi e soleggiati, giusto qualcosa di miscelato tra reggae, dance e rock con un'aura fumosa e decadente. Proprio stamattina riascoltavo con piacere il dub cavernoso di "Baby I Love You So", la cover di Augustus Pablo incisa nel 1986 dai Colourbox, una band di casa 4AD. Un'instant classic, con quei colpi di pistola legati al tessuto ritmico che il ragazzo in chiusura di post conosce benissimo.
Merita un cenno anche "Looks Like We're Shy One Horse" stampata sull'altro lato del dodici pollici per la presenza di campioni vocali tratti da "C'era una volta il west".



Curiosità: un anno dopo - nel 1987 - la 4AD suggerì ai Colourbox di riunire la formazione a quella degli AR Kane per formare i M|A|R|S|S e registrare "Pump The Volume", un incredibile successo planetario per due settimane al numero uno in Gran Bretagna. Rimane tuttora l'unico disco pubblicato da un'etichetta indipendente a riuscire in una simile impresa.


E quando le temperature inizieranno gradualmente ad aumentare il consiglio è quello di passare all'ascolto di questa compilation curata da Diplo. Ma andateci con cautela, potreste perdervi la primavera per strada.

FUSE YOUR AMP

- Frequenze News -



BELLERUCHE
3 AMP FUSE

Avete un vecchio amplificatore e non sapete come liberarvene ?
1. Prendetelo e munitevi di un paio di casse decenti e di un sub. 2. Adagiate l'ultimo cd o LP dei Belleruche nel lettore o giradischi che avrete già collegato all'amplificatore. 3. Posizionate il volume a poco più dei tre quarti della sua potenza. 4. Fate partire la traccia n. 4 "3 AMP FUSE". 5. Alla prima botta di cassa sentirete come un pugno nello stomaco. Nulla. Dopo qualche secondo l'adrenalina renderà questo scomodo effetto un piacevole massaggio. 6. Noterete che state ballando, tutto ok. 7. Farete ripartire il brano al suo termine, è del tutto normale, trattasi di riflesso condizionato, semplice ricerca del piacere. 8. Il vostro vecchio amplificatore fonderà verso il decimo repeat. 
Un buon modo per uccidere una macchina.

08/03/11

PEARSON & WEATHERALL: BACK TO BACK at TUNNEL - MILAN (05.02.11)

- Frequenze Mix -


EWAN PEARSON & ANDREW WEATHERALL
BACK TO BACK at TUNNEL
MILAN - 05.02.11

Andrew Weatherall & Ewan Pearson back to back @ Tunnel, Milan (Part One)

Part 2

DRUG, CREAM & PSYCHEDELIC BRIDGES

- Frequenze News -


Il ponte psicadelico fra Texas2010 e Londra late60s è stato costruito. In attesa del nuovo album (sopra la copertina) i White Denim giocano a fare i Cream (e non solo quelli in verità), quarant'anni dopo, droghe comprese (vedi titolo singolo). E non è così facile come sembra !

White Denim - Drug

07/03/11

PRESTO IN RADIO

- Frequenze RADIO News -


FREQUENZE NIGHT TALES


Nuova trasmissione in FM a nostro carico ! Si tratta di un appuntamento serale di un'oretta (almeno inizialmente), dalle 21 alle 22, in cui andremo ad esplorare affascinanti vie musicali, dal folk, al soul, fino alla dubstep, senza limitazioni di genere, con un mood elegantemente notturno come unico scopo. A presto per gli aggiornamenti sulla data di partenza del programma e quant'altro ad esso legato.

IO POGO

- Frequenze Curiosity -


POGO
Editorial Design, Branding, Graphic Design, Photography, Typography
Location: Buenos Aires, Argentina

Pogo è uno studio/boutique di design e arte con sede a Buenos Aires, Argentina. Nel 2008 nasce con l'intento di lavorare per trasgredire i confini tradizionali della pubblicità e del design. I progetti sono focalizzati sulla fornitura di soluzioni creative nei settori della direzione artistica, branding, identità visiva, tipografia, fotografia, illustrazione, e tutto ciò che la creatività può mettere al mondo. Date un'occhiata al sito, merita una visita accurata.

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