28/02/11

SCORPIO RISING

- Frequenze Cult Movies -


SCORPIO RISING (1964) colore, 16mm / Regia: Kennet Anger / Sceneggiatura: Ernest DeGlucksman / Cast: Bruce Bryon, Johnny Sapienza, Frank Carifi, John Palone, Ernie Allo, Barry Rubin, Steve Crandall, Bill Dorfman, Johnny Dodds / Durata: 29 min. / Paese: Usa / Genere: mediometraggio / Musica: Little Peggy March, The Angels, Bobby Vinton, Elvis Presley, Ray Charles, The Crystals, The Ron-dells, Kris Jensen, Claudine Clark, Gene McDaniels, and The Surfaris



I rituali quotidiani di un gruppo di motociclisti: Scorpio (Bruce Byron) mette a punto la propria moto, ozia leggendo fumetti, sniffa, mentre in tv scorrono sequenze di Il selvaggio, poi conduce la sua gang in scorribande vandalistiche e orge omosessuali dove il sesso diventa l'atto più puramente sessuale. Tacciato di oscenità all’uscita, il lavoro più celebre di Anger, privo di dialoghi, è un viaggio nella sottocultura e nell’iconografia dei biker, le cui usanze sono viste come i corrispettivi odierni di antichi cerimoniali pagani. Scorpio è paragonato via via a Gesù, a Hitler e al Diavolo, con accostamenti visivi spesso folgoranti: e le icone hollywoodiane, da Brando a Dean, sono evocate con sguardo insieme affascinato e cinico. Geniali il montaggio e l’utilizzo di canzoni pop a fare da contrappunto ironico alle immagini (la vestizione di Scorpio, con giacca di pelle borchiata e blue jeans accompagnata dalle note di Blue Velvet). Il colore è il nero, il materiale il cuoio, la seduzione è la bellezza, la giustificazione l'onestà, l'obiettivo è l'estasi, la fantasia la morte.


"Manifesto del “queer cinema” da uno dei più attenti e caustici osservatori della nuova Hollywood. Scorpio rising è un viaggio vertiginoso nell’ossessione. Feticismo omosessuale, simboli religiosi e pagani legati dallo spirito iconoclasta di Anger, che, con ironia e irriverenza, non cade mai nella trivialità ma diventa, invece, saggio della nuova sensibilità liberata. Tappa imprescindibile della creazione del linguaggio cinematografico contemporaneo." (mymovies.it)

Youtube part 2 / part 3

25/02/11

NOT FOR SALE

- Frequenze Curiosity -


CARIBOU
TOUR CD 2010
not on label

Uscita sotto traccia il 20 aprile 2010, in concomitanza all'album ufficiale, si tratta di un appendice self-released venduta solo ai banchetti del tour americano. Ci sono 6 brani inediti recuperati dalle sessioni di registrazione di Swimm completati in apertura un lungo djset (47 minuti) di Dan Snaith. Accatatevillo!

TWIST, RUMBHA & CHA CHA CHA

- Frequenze Curiosity -



my name is thom. i like to dance. watch me dance

24/02/11

FREAK OUT

- Frequenze Song -



TAPES 'N TAPES
FREAK OUT

"We don't have a great war in our generation, or a great depression, but we do, we have a great war of the spirit. We have a great revolution against the culture. 
The great depression is our lives. We have a spiritual depression. "

Chuck Palahniuk, Fight Club 
(Chapter 19)

Singolo del mese di Frequenze. 
Album "Outside" - autoprodotto - caldamente consigliato.

*********

Interessante notare come un pò dappertutto "Outside" venga definito "un album tutto sommato maturo" ma di "una band in cerca di un proprio sound". E venga sonoramente bocciato dalle principali testate e webzine (con pochissime eccezioni).
Se ci pensate "maturo" e "in cerca di un proprio sound" non vanno esattamente d'accordo.

Invito chi legge queste righe ad ascoltare con le proprie orecchie e non farsi mai trarre in inganno.

In generale più della metà delle recensioni in giro sono scopiazzate a destra e a manca dalle principali fonti giornalistiche.
E' bene sapere quanto anche le principali fonti giornalistiche siano influenzate da un sacco di cose, non ultime le pressioni delle case discografiche, agenzie di distribuzione, etc.
In poche parole (non sempre, ma spesso) anche nella musica come in tantissimi altri campi, il "do ut des" viene usato per reciproci interessi.
In questo specifico caso c'è poi una cosa molto importante da aggiungere e su cui bisogna assolutamente soffermarsi: l'autoproduzione.

Perchè una band al terzo album si autoproduce, rinunciando alla sponsorizzazione della propria etichetta (la XL Recordings - una delle più imponenti etichette indipendenti in circolazione, una quasi-major) ??

Perchè non vuole stare sotto i diktat di nessuno.

Perchè ha le idee chiare su cosa vuol fare.

Perchè desidera esprimersi come meglio crede.

Sarebbe bene partire da questo, suppongo, prima di trarre le proprie conclusioni.
Eppure non una recensione che ho letto su "Outside" (tutte molto simili in verità, chissà perchè...) affronta questo aspetto, pur arrivando a conclusioni diametralmente opposte rispetto ai palesi intenti delle scelte di autoproduzione del gruppo.
Mi spiace dover pensare male. Ma ho già visto tantissimi buoni dischi non vendere a causa di una scarsa reputazione sui media.
E mi sono rotto le palle.

ASCOLTATE TUTTO E NON FIDATEVI MAI.

Tapes 'n Tapes

WHAT HOUSE IS MADE FOR

- Pensieri e parole -


Proprio l'altra sera discutevo con la controparte di questo blog della valenza del nuovo album di Hercules & affari vari, un disco che mi accompagna spesso in questi giorni. Una discussione brevissima, sfociata quasi subito su altro. Un peccato, in verità. Perchè affrontava un tema piacevole: la musica house, una fetta di suono che, oggi come oggi, per motivi generazionali e se vogliamo fisiologici, si è guadagnata spazio anche fra i rockers più convinti. 
Torniamo ad Hercules quindi: forse non un album eccelso dal punto di vista dell'istantaneità, con brani piuttosto burocratici per le orecchie (soprattutto dei rockettari - se pensate veramente che possa esistere una burocrazia musicale). Ma che apre una grande porta su una stanza sonora particolare, dando una bella lustrata al mobilio e una rinfrescata a pareti ormai vecchie di trent'anni.
Ecco il nesso. Ecco il motivo per concedere (se mai ce ne fosse bisogno) a questo pastiche in 4/4 un ascolto più deciso e convinto. Negli undici brani c'è un omaggio palese ad un movimento (quello della prima House) che, sulle ceneri della disco music, ri-partiva dallo stesso ed unico input di sempre: ballare. Quale presupposto migliore?
Mi piace vederla così questa piccola opera di Butler & C.: una chiave interessante, un motivo attuale per aprire un enorme uscio digital/analogico. 
Anche perchè se il rock è la colonna portante del nostro presente, il beat sarà il vero padrone del nostro futuro. E forse i nostri figli, più di noi, si troveranno a festeggiarne la nascita.


Hercules & Love Affair - Falling

PIU' SOUL IN TV ?

- Frequenze News -


TV ON THE RADIO 
WILL DO

Lo definirei un DLZ - Part 2. Gli ingredienti sono in gran parte gli stessi, a parte una più accentuata ricerca della melodia a scapito del groove. C'è da tener conto anche della voglia di Adebimpe di cimentarsi con un approccio soul più classico, che, al quarto album in studio, dopo gli "sfoghi" solisti di Sitek e Malone, come scelta personale, ci starebbe eccome. Si vedrà. A questo punto sono ancora più curioso di ascoltare Nine Types Of Light, che per il grado di versatilità della band, anche con una premessa come questa potrebbe essere un album hardcore...

TV On The Radio - Will Do

23/02/11

EVERYTHING IS A REMIX: KILL BILL!

- Frequenze Video -

Sotto i link delle puntate precedenti, non perdete tempo perchè ce ne passerete assai.

Everything is a remix I
Everything is a remix II

Edited by Robert Grigsby Wilson
Produced by Kirby Ferguson and Robert Grigsby Wilson

EverythingIsARemix.info
RobGWilson.com

GIOCARE COL FUOCO pt.6

- Frequenze Edits -


THE SMITHS
BARBARISM BEGIN AT HOME
(Tim Zawada Edit)

Le poche tracce di groove uscite dal connubio Morrissey/Marr sono evidenti solo in pochi casi. A memoria dico Cemetry Gates, Frankly Mr. Sankly, la meravigliosa strumentale Money Changes Everything e Barbarism Begin At Home. In quest'ultimo brano c'è davvero poco di rock: la sezione ritmica è pimpante, il suono è secco, ritmo diretto come un pugno e i ricami funk di Marr in primissimo piano dimostrano una crescita artistica generale (negli arrangiamenti, nei testi, nell’aprroccio vocale). Musicalmente la si potrebbe persino consacrare come l'anticamera del sound di madchester. In sostanza il re-edit sottostante non fà che esaltarne le caratteristiche.

The Smiths - Barbarism Begins at Home (Tim Zawada Edit)

21/02/11

RADIOHEAD - CODEX (MOJIB REMIX)

- Frequenze Remix -


Nemmeno a 72 ore dalla messa in rete di "King of Limbs" c'è già qualcuno che ha iniziato a proporre nuove variazioni sul tema. Il remixer più veloce si riconferma il produttore svedese Modjib, (già primatista nel precedente In Rainbows) con Codex, il downtempo per piano e voce.
Più che un remix, qui non c'è ricontestualizzazione (d'altronde con poco tempo e senza tracce separate....), è più corretto parlare di impreziosimento generale del brano che di base mantiene l'essenza, il flusso e la struttura dell'originale. Viene aggiunta una voce femminile dall' incipit jazz blues mescolata a tamburi nottambuli, archi per accrescere il pathos ed un vinile scoppiettante in sottofondo. Un lavoro discreto ma più che altro un buon modo per farsi pubblicità.
Radiohead - Codex (Mojib Remix)


www.mojib.net

10 ANNI DI CIRCO ZEN

- Frequenze Documentary -


Il mini-rockumentary di Annapaola Martin sugli Zen Circus intitolato "Folk Punk Rockers - 10 Anni di Circo Zen" è in streaming su Rockit!. Ventidue minuti che condensano la storia della band dal 2001 al 2011 in occasione della ristampa dei primi quattro album in studio e delle registrazioni del nuovo lavoro "Nati per Subire" in uscita ad ottobre per La Tempesta. Un tributo doveroso per una band senza vie di mezzo.

18/02/11

SPACE IS ONLY NOISE

- Frequenze's got talent -


NICOLAS JAAR

Avete presente quei classici nomi che nel giro di pochi mesi saranno sulla bocca di tutti. Nicola Jaar è uno di quelli. 
Nato a New York ma cresciuto a Santiago del Chile, la sua musica è un melting pot dotto fra la tradizione dance della Grande Mela e le calde atmosfere downtempo tipicamente latine, una sorta di west side story elettronica ambientata al Paradise Garage; un fascino underground, sensuale, stiloso, ma mai borioso. Partendo dalla musica di Mulatu Astatke and Erik Satie, iniziando ad applicarne gli stilemi all’elettronica sin dal 2004 (a 14 anni), a 17, è uscito con “The Student EP” per la Wolf +Lamb. Da allora ha vissuto da predestinato. A 18 anni è tornato a New York iniziando a produrre e suonare nel giro che conta.
Oggi con Space Is Only Noise sta un passo avanti a tutti ridefinendo una house music atipica infarcita di frammenti organici, fiati spezzati ed arrangiamenti orchestrali che viaggiano spediti nei ricordi. A volte lenta e melodrammatica, sempre raffinatissima la musica di Jaar è da considerare un dono dei nostri tempi. Classe.

Nicolas Jaar Discography

17/02/11

HYPERSONIC SOUL ATTACK !

- Frequenze news -


Sono giorni che non riesco a togliermela dalla testa. Come se fosse sempre stata lì nascosta. Di questi tempi produrre un "instant classic" è dono di pochi (mi viene in mente per esempio anche Chilly Gonzales per quella genialata super felice di "You can dance").
Il plauso questa volta va a Nick Radford, alias Frootful, di professione illustratore-musicista (ebbene si), in uscita a giorni con un album, Colours (appropriato), per timpani già allenati ad RnB (old school), 60s soul-jazz, latin, ska. Un gran bel lavoro quasi totalmente instrumental - sponsorizzato da Lack Of Afro e stampato da Freestyle Records - con un paio di eccezioni cantate (e che eccezioni) fra le quali questa Fish in the Sea vocalizzata da Angeline Morrison degli Ambassador Of Sorrows e sparata come singolo 7" a lancio dell'intero convoglio. 
Dalla settimana scorsa fra le news della nostra trasmissione radiofonica (chevvelodicoaffare: ogni giorno dalle 15 alle 17 - in romagna - FM 95.900).

FROOTFUL
(feat. ANGELINE MORRISON)
FISH IN THE SEA

Fish In The Sea ft Angeline Morrison by Freestyle Records

DEFACED !

- Frequenze curiosity -


"Authentically found or intentionally altered album cover art".

Liberissimi di inserire anche la vostra !

16/02/11

HYPE WILLIAMS: GLO-FI TERRORISM

- Frequenze's got talent -


HYPE WILLIAMS

Che cosa accade quando qualcuno ha un sacco di idee per la testa ma pochi soldi per metterle in pratica? Una buona risposta la offrono gli Hype Williams nella loro personale ridefinizione di lo-fi psichedelico. Enigmatica e volutamente sfuggente, la coppia berlino/londinese formata da D. Blunt (aka Roy Blunt aka Roy Nnawuchi) e Inga Copeland (aka Karen Glass) prende in prestito il nome di un regista di videoclip e sfida ogni lecito e illecito tentativo di classificazione tradizionale. Si tratta di un puzzle sbagliato in partenza; impossibile da completare per la bassa qualità dei pezzi che lo compongono, i ritmi intrecciati, il noise elettronico: una spremuta acida di pop culture metropolitana caricata di influenze glo portate alle estreme conseguenze. La voci, quando arrivano sono sfocate, confuse mentre le canzoni possono essere o sorprendentemente brevi o volutamente incomprensibili. E proprio quando pensi di aver focalizzato uno straccio di influenza su cui aggrapparti è già tempo di passare al brano seguente. E' impossibile. E' meraviglioso così.




Finora hanno collezionato alcuni singoli, un EP e due bootleg (Untitled e Find Out What Happens When People Stop Being Polite, And Start Gettin Reel). Sarà One Nation l'album di debutto in uscita il 15 marzo per la Hippos In Tank.

>>Hype Williams FACT MIX 216 (Available for three weeks)

GIOCARE COL FUOCO pt. 5

- Frequenze edits -


ROLLING STONES
MISS YOU
(Beatconductor - I Miss You 2 Edit)

15/02/11

WHITE LIMO

- Frequenze News -



Da Frequenze si alza un monito a tutti i lettori maschili.
Se non comprate il nuovo album dei Foo Fighters NON siete veri uomini.

Terapia d'urto: spingete play nel player sottostante (o cliccate QUI) SOLO nel caso in cui, dopo aver guardato il video qui sopra, NON foste (per motivi sconosciuti) ancora realmente convinti di acquistarlo. Attenzione: trattasi di flebo di testosterone. Potrebbero crescervi istantaneamente degli incontrollabili baffoni alla Lemmy.

14/02/11

SUNDAY MORNING SUN

- Frequenze old school review -



BILL HOLT
DREAMIES
Wilmington Studios
ristampa 2006

L'anello di congiunzione tra Elliott Smith e John Lennon risponde al nome di Bill Holt. Se è la prima volta che lo sentite nominare, niente paura, siete giustificati: non lo conosce nessuno. Nel 1973 mise da parte il sogno americano (moglie + figli + un lavoro di successo ma poco entusiasmante) per seguire, affascinato da cantautori come Bob Dylan e John Cage, la vocazione per la musica. A tempo pieno. Trascorse un anno intero nella solitudine di un sottoscala, sperimentando nuovi linguaggi di registrazione con una chitarra acustica Ovation, un Moog Sonic Six e un quattro tracce Teac, a tessere un paesaggio sonoro all'avanguardia composto da canzoni acustiche intrecciate con frammenti rubati da trasmissioni televisive, canzoni dei Beatles e rapporti NASA. Nonchè uno svariato campionario di suoni atmosferici: grilli, vetri infranti, spari e temporali. Per questo si suppone che Dreamies sia uno dei primi esempi di campionamento nella musica popolare. La voce di Holt, come si diceva, possiede una tristezza, a volte simile a quella di Smith e il songwriting sembra essere un precursore di un certo neo-psych-pop di band come Shins, Apples In Stereo e Of Montreal.


L'album è composto da due lunghi brani (originariamente uno su ogni lato del disco) Program 10 e Program 11, divisi in 13 tracce nella nuova versione rimasterizzata nel 2006. Allora Holt non è riuscito a trovare un pubblico adeguato a tanta grazia e a malincuore, si suppone che abbia messo da parte la sua musica per tornare al vecchio lavoro finchè nel 2005 Mojo Magazine ha classificato l'album al 37 posto sulla sua "Top 50 Most Out there Albums of All Time" restituendogli l'onore che merita.

THE BLUESY-DISCO STOMP!

- Frequenze deluxe remix -


Il contrappasso che affligge il consumatore compulsivo di dischi, quello sempre sul pezzo pronto ad acquistare a scatola chiusa e determinare a proprie spese il lancio di un album, è vedere gli ultimi arrivati godere allo stesso prezzo di deluxe edition assortite di brani inediti, remix e libri fotografici. Non ci sono più parole, il marketing discografico delle major è ormai ridotto ai paradossi.

[MP3] Black Keys - Howlin' For You (Prins Thomas Diskomiks) (via)

12/02/11

TRANSMISSIONS IV

- support your local festival -


Bronson Produzioni
TRANSMISSIONS IV
avventure nella musica contemporanea

dal 17 al 20 marzo / Bronson / Almagià / Teatro Rasi / Ravenna // giovedi 17 marzo Almagià: ZU / MOMBU / ?ALOS / SYBIANN // venerdì 18 marzo Teatro Rasi: MURCOF (saul saguatti visuals) / KKNULL / THE NOISER / ERICALCANE (in collaborazione con nobodaddy) + OKAPI // sabato 19 marzo Bronson hyperdub night: KODE9 + SPACEAPE / KING MIDAS SOUND // domenica 20 marzo bronson supernatural cat night: UFOMAMMUT / OVO / MORKOBOT / ICO /

11/02/11

THERE'S NO LIMIT

- Frequenze Edits -


JAMES BLAKE
LIMIT TO YOUR LOVE
(Tanzlife Edit)

Deeeep da buon gustai.

James Blake - Limit To Your Love (Tanzlife edit) by Tanzlife

TEENAGE GANGS IN SAN FRANCISCO

- Frequenze old school documentary -



[film] Ask Me, Don't Tell Me / 1961

Rara gemma psichedelica (ripresa anche dai Cramps) incastonata tra i fotogrammi di un documentario sulle band giovanili di San Francisco agli albori degli anni sessanta. Musica ed immagini insieme formano un connubio irresistibile. Grazie a Teo della dritta.

10/02/11

OMBRE TIEPIDE E FILTRI JAZZ

- Frequenze News -

(feat. Josa Peit)
Simmerdown

Chiunque desideri parlare di jazz del 21esimo secolo, deve per forza passare da Ben Lamdin, alias Nostalgia '77, re di casa Tru Thoughts.
Mi inchino al suo nuovo singolo (ospite la tedesca Josa Peit, che non conoscevo, gran bella voce) pieno di ombre sfocate di Nina Simone. E sinceramente spero di poter sentire presto tutto il nuovo "The Sleepwalking Society" (in uscita a marzo), perchè di musica nutriente ce n'é sempre un enorme bisogno.

Nostalgia 77 - Simmerdown

09/02/11

MATRIOSKA

- old school curiosity -


I Killing Joke non avrebbero mai potuto scrivere "Eighties" senza l'aiuto dei Damned e di conseguenza i Nirvana (come riportato sui diari di Kobain) non avrebbero mai scritto "Come As You Are" così come tutti la conoscete senza l'aiuto dei Killing Joke. Ad ogni modo, dovete ringraziare i Damned per l'esistenza di tutte e tre le canzoni.

The Damned – Life Goes On (1982)
Killing Joke – Eighties (1984)
Nirvana – Come as You Are (1992)

GRAY - SHADES OF......

- frequenze review -


GRAY
SHADES OF....
plus safe records / 2010

Saremo concisi perchè altrimenti se ne potrebbe scrivere di ogni. I Gray erano la band fondata a New York da Jean Micheal Basquiat nel 1979. Della formazione originale facevano parte gli amici Nicholas Taylor, Michael Holman, Wayne Clifford ed un Vincent Gallo sedicenne appena arrivato nella City. Andy Warhol li definì come un'ensemble multimediale di be-bop industriale fedele al suono di New York catturato nei primi anni Ottanta: post rock ante litteram grazie all'amalgama di hip hop embrionale, rumorismo rock, jazz, funk sincopato e musica sperimentale. Nei tanti i concerti, che sarebbe più corretto definire performance improvvisati nei locali della movida come il Mud CLub, il CBGB, l'Hurrah, vennero registrate soltanto una manciata di canzoni peraltro mai pubblicate. Nel 2010 Michael Holman e Nicholas Taylor si sono riuniti per produrre il primo album Gray sulla loro etichetta, la Plus Safe Records. Ed ora il pezzo mancante del puzzle è stato incollato ed il quadro sulla no wave può dirsi completo.

>>buy

08/02/11

A TOUCH OF SOUL

- Frequenze Edits -


DE LA SOUL
KEEPIN THE FAITH
(Just A Touchsoul Edit)

L'originale, ormai vecchio di (incredibile ma vero) 20 anni, è un classico della storia hip-hop. Questo distillato di sei minuti, con un aggiunta di groove altrettanto classico, è talmente perfetto da essere degno di una pubblicazione ufficiale.

De La Soul - Keepin The Faith (Just A Touchsoul Edit) by touchsoul

07/02/11

OH CREEP!

- Frequenze old school -



Quando i Radiohead proposero Creep ai produttori Sean Slade e Paul Q. Kolderie, la presentarono come "la nostra canzone alla Scott Walker" e i produttori la bocciarono, pensandola una cover.
La canzone è infatti molto simile a The Air That I Breathe (1974), scritta da Albert Hammond e Mike Hazelwood e resa famosa dagli Hollies: le due canzoni hanno un giro di basso e una melodia molto simili e i versi hanno la stessa struttura metrica. E proprio per fugare ogni ragionevole dubbio, Hammond e Hazelwood sono stati citati fra gli autori insieme ai cinque membri dei Radiohead.
A cercare bene bene, un piccolo scheletrino lo trovi nascosto anche a casa delle migliori famiglie. E il divertimento è appena cominciato.....

[MP3] The Hollies - The air that i breathe 1974

05/02/11

SATURDAY BRAIN UPGRADE

- Frequenze latest news -



E' con il brano The Wilhelm Scream che James Blake ha deciso di presentarsi al grande pubblico. Scelta condivisa. Il video ne riprende gli stilemi: minimalismo e luci sfocate.

I don’t know about my dreams/love
I don’t know about my dreamin/lovin anymore.

All that I know is
I’m fallin, fallin, fallin, fallin.
Might as well fall in.


Ecco un chiaro esempio di grande artwork.
Il che non è sufficiente a farmi piacere i Pains, ma la curiosità di ascoltare il nuovo singolo me l'ha (re)suscitata.

The Pains of Being Pure At Heart - Belong




Slinger Star // Rogue Pa Cho EP

Vivaci, frizzanti, edificanti: se vi ricordate degli Avalanches non serve aggiungere altro. Tutto il resto lo trovate su starslinger.net

04/02/11

VIAGGI E INFLUENZE

- Frequenze News & Old School -


Ho preso l'influenza. E gli ultimi tre giorni li ho passati, mio malgrado, a letto o sul divano, con la testa in fiamme e un freddo glaciale. Il fatto di non potermi muovere, nè aver voglia di leggere o guardare Tv o computer (il che comunque è stato bello), mi ha fatto riscoprire, nei momenti meno sofferenti, un mood musicale antico, l'unico in grado di accompagnare senza ostacoli il mio pensare claudicante. Da Robert Johnson ad un bellissimo cofanetto della Chess Records che tengo come un vino pregiato, fino, proprio stamattina, ad un paio di raccolte di Calypso, musica che ho sempre clamorosamente sottovalutato, ma che ha un perchè grande come un condominio. Preso da questa febbre caraibica (37,4) ho riacceso il computer e ho deciso di scrivere. Non che abbia veramente qualcosa da dire, però è giusto che anche il blog viva momenti febbricitanti. Essere sempre in forma fa male. Chiedetelo a quei vecchi viaggiatori che, fra New Orleans e le Antille, chiamavano musica, la febbrile risposta al loro stato.

Cw Stoneking - The Love Me or Die

FINE

- Frequenze News -

ICONS AFTER ALL

Ci fu un incidente nel nostro studio. Stavamo lavorando con il sampler
e questo, esattamente alle 9.09 del 9 settembre 1999, esplose.
Quando riprendemmo conoscenza, ci accorgemmo che
eravamo diventati dei robot...
- Thomas Bangalter -


DAFT PUNK
Icons After All
di Marco Braggion
odoya editore - 2011

La prima monografia al mondo dedicata ai Daft Punk è un viaggio che parte dai rave degli anni Novanta per arrivare alla passerella dei grandi eventi della moda con l’innovativa etichetta parigina Kitsuné Maison.
L’epopea del più famoso duo di musica elettronica francese passa attraverso la musica, il cinema, la moda e i videogame, lasciando una traccia indelebile sulle generazioni del nuovo millennio e creando emuli e apostoli. I dj hanno imparato come far ballare le platee di mezzo mondo, gli stilisti hanno rivisitato le tendenze degli anni Ottanta e i grafici di videoclip hanno costruito sul loro immaginario cyborg mondi onirici e visioni al neon.
Dalle prime prove registrate nello studio casalingo di Versailles al successo mondiale con singoli milionari del calibro di “Around The World” e “Da Funk”, dalla rivisitazione dell’immaginario manga nipponico con il film d’animazione Interstella 5555 alla colonna sonora per l’annunciato remake di Tron, la storia di Guy-Manuel de Homem Christo e Thomas Bangalter è quella del sogno di due giovani trasformatisi in robot e icone di se stessi.
Indossate il casco ed entrate anche voi nel Daft Club!

03/02/11

SCIENTIST LAUNCHES DUBSTEP INTO OUTER SPACE

- Frequenze Compilation -

Era scritto, prima o poi doveva succedere, solo la fede ci ha consentito di aspatterlo serenamente: prendete un vate del jamaican sound che affronta letteralmente di petto gli ingegneri del suono moderni, i leoni del dubstep, da Kode 9 & Spaceape a Pinch passando per Mala, King Midas Sound e Shackleton. Disco che reinventa un genere, ripartendo dalle radici dei ritmi in levare, in un interpretazione stellare. Quale miglior inizio d'anno per la musica ritmica!?
Se ancora vale qualcosa, vi chiedo scusa io per l'orrida copertina: album del genere meriterebbero maggiore attenzione anche dal punto di vista grafico. Non chiedo booklet corposi o chissachè, è sufficiente il buon gusto. A prima vista ti si congelano i soldi nel portafogli.

ASCOLTA

BEAT THE PULSE

- Frequenze's got talent -


AUSTRA
BEAT THE PULSE
2011 - Domino

Per diversi anni Katie Stelmanis ha affinato il suo talento in svariate band diventando un caposaldo della scena indipendente di Toronto. Finchè, reclutati Dorian Wolf (basso), e Maya Postepski (macchine), ha fondato gli Austra, dal nome dell'isola di ghiaccio appena al largo della costa della Norvegia. E siamo già arrivati al presente: la Domino li nota e noi siamo qui a parlarne.
I riferimenti sono molto a fuoco, pensate ai Knife, a Zola Jesus, ai Golden Filter; retaggi darkwave e visioni futuristiche scorrono tra tappeti percussivi alimentati da impennate di ritmi electro e melodie marziali dominate dalla timbrica mistica di Katie.
L'ep "Beat The Pulse" è già ascoltabile in streaming e l'album d'esordio, prodotto da Damian Taylor (Bjork, The Prodigy, Unkle) è atteso per giugno. In quei giorni aspettatevi un brusco calo delle temperature.

02/02/11

STILL GOT THE BLUES

- Frequenze News -


Non c'è pezza che tenga, puoi aggiunger tutti i fuzz che ti pare ma un brano col giro blues è nel 99,9% dei casi sempre orecchiabile. Così è anche per il nuovo dei Kills, Satellite, che introduce l'album Blood Pressure (in uscita ad Aprile) raschiando dove deve. Lo postiamo anche per doveri radiofonici. Sempre più mail ci chiedono informazioni e riferimenti tangibili sul blog di ciò che mandiamo in onda.
Prestissimo (entro la settimana) in rotazione.

The Kills - Satellite by DominoRecordCo

01/02/11

THE SOUNDTRACK FOR A REVOLUTION

- Frequenze Documentary -
three chords, four countries, one revolution

Il ruolo della musica nella lotta all'apartheid sudafricana è stato ben documentato. Dall'imposizione delle leggi razziali nel 1948 al suo smantellamento nel 1994, la musica è sempre stata parte integrante della lotta. Il jazz, il pop, il reggae e persino l'hip-hop divennero veicoli di uguaglianza razziale e giustizia in Sud africa e in altri paesi, in particolare Namibia, Mozambico e Kenya. Ma mentre le storie di musicisti come Hugh Masekela, Miriam Makeba, Vusi Mahlasela ci sono ben note, il recente documentario Punk In Africa esplora il capitolo meno celebrato della storia della musica africana: il punk.
E chi più dell'Africa è stato in grado di incarnarne la vera attitudine; laggiù il do it yourself non è mai stata una scelta.
Ecco un'assaggio.

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