31/10/09

CAN'T YOU SEE THE WITCH ?!

- Frequenze "Halloween Witch Special" -

The Rattles - The Witch




The Fuzztones - The Witch

Sonics cover



Clinic - The Witch





A happy and scary

Halloween Night !


30/10/09

PRIMO ROUND

- Frequenze night couture -

Click to enlarge

Pixx - Est club
The Dirtbombs - My love for you (ESG cover)
The Sound - Total recall
Beatconductor - Rocksteady skank

UN RAGAZZO DI NOME JOHN LENNON

- Frequenze Movie Part 1 -


Visto che siamo in vena cinematografica, ecco il film che inaugurerà ufficialmente il Torino Film Festival Venerdi 13 Novembre. Tratto da questo libro, scritto di proprio pugno da Julia Baird, sorella di John Lennon.
Peccato che, casualmente, mentre l'uscita nelle sale americane e inglesi rimane fissata per Dicembre, la diffusione nelle sale italiane risulta essere ancora un piccolo miraggio. Speriamo che l'argomento musical/popolare (l'infanzia e l'adolescenza di Lennon, i rapporti con la madre, la sorella e la zia, l'amicizia con McCartney) e il cast di ottimo livello (capitanato da Kristin Scott Thomas) spingano qualche casa di distribuzione a non tardare troppo nell'accaparrarselo per lo stivale. Soundtrack che si preannuncia ricca e sostanziosa: sicura la presenza, fra gli altri, di Alison Goldfrapp.
In fine perchè attendere? Il consiglio, per chi può, è di non perdere l'anteprima di Torino. Qui le info per i biglietti.

29/10/09

ANDIAMO ALLA DERIVA

- Frequenze Movie Part 2 -

LET'S GET LOST
(Usa, 1988)

Regia: Bruce Weber
Cast: Chet Baker, Carol Baker, Vera Baker, Paul Baker, Dean Baker,Diane Vavra, Ruth Young, Flea, Hersch Hamel, Chris Isaak, Lisa Marie (tutti interpretano se stessi)
Produzione: Bruce Weber
Musiche: Chet Baker
Montaggio: Angelo Corrao
Suono: Maurice Shell, Laura Civiello
Prod. Esecutiva: Nad Bush
Durata: 119 minuti

La deriva di Chet Baker, il bello e dannato del jazz. Un povero diavolo dalla faccia d’angelo con una vita tormentata alle spalle , baciato dal successo e corroso dalla droga. Tre mogli, quattro figli, un numero incalcolabile di donne, amici, ammiratori. Sleale, infedele, mentitore, affascinante, ebbe un rapporto costante solo con la musica e con l’eroina fino all’autodistruzione. Un poeta maudit raccontato da un celebre fotografo di moda con amore e ricchi materiali d'archivio. Si tratta del secondo film (dopo Broken Noses) di Bruce Weber che se l’è autofinanziato. Un documentario in bianco e nero sgranato e decadente che, guardando costantemente indietro, tratteggia un ritratto appassionato e commovente degli ultimi anni di Chet.

"Chet ci ha lasciato questo film come un lungo saluto, poetico e struggente, prima di riprendere la strada che l’avrebbe portato meno di un anno dopo all’ultimo, tragico volo… spiccato dalla finestra di un alberghetto e conclusosi sull’asfalto di Amsterdam il 13 maggio 1988" (massimo baraldi)



>>Chet Baker - Almost blue
>>
Chet Baker - Let's get lost

28/10/09

FREQUENZE CLASSIC

- News dalla redazione radio -

Nel marasma di brani che stiamo visionando e che andranno a comporre le scalette della rinnovata Frequenze Indipendenti - trasmissione che da novembre (giorno esatto da destinarsi) con una veste totalmente rinnovata continuerà ad accompagnare gli ascoltatori romagnoli di Rete96Network (Fm.95,9/96,2) tutti i pomeriggi dalle 15,30 alle 17 - esiste una schiera di bellissimi brani che sino ad oggi abbiamo (parzialmente) bypassato e che da questo inverno entreranno invece a far parte del programma. Si tratta di tutti quei classici semi-dimenticati che hanno fatto la storia della musica dalla fine dei settanta fino alla fine dei novanta (senza alcun limite di genere: quindi dal pop, alla wave, al rap, al grunge fino all'elettronica) e che per un ventenne qualsiasi, triste ma vero, potrebbero quasi suonare come novità.
Insomma perchè rinunciare ad un così vasto ed interessante bacino? Un esempio a caso:



A proposito...:
Hall & Oates - Maneater (Larry Levan extended mix)

Siccome riteniamo questa esplorazione molto stimolante in generale, il Frequenze Classic affiancherà il Frequenze Old School in radio e anche sul blog. Si accettano come sempre consigli e proposte per implementare ed aggiornare questa nuovissima sezione. Stay tuned.

(e-mail:info@frequenzeindipendenti.com)

27/10/09

REVOLUTION UBER ALLES

- Frequenze Mash Up -



THE WHO BOYS

Gil Scott Heron vs. Dead Kennedys
"Revolution uber alles"

SUNGLASSES AFTER DARK

- Frequenze compilation & reissues -


Per collezionisti di vecchie chincaglierie soniche e per tutti gli amanti del rock’n’roll piu stagionato, tanta ciccia ci arriva dalla Viper, un’etichetta inglese che a livello iconografico e contenutistico ha sempre cercato di riportare in auge la cultura del vintage, sconfinando spesso e volentieri anche nella prima metà del secolo scorso. Un ritorno alla radice delle radici che di tanto in tanto sforna solidi mattoncini a forma di compact disc utili a puntellare qualsiasi collezione rock oriented. Due sono le novità sotto l'albero.


aa.vv.
"THE ULTIMATE ROCKIN' HALLOWEEN PARTY"

American Horror Songs 19030s - 1950s
Viper, Uk 2009


La prima sortita è improntata sulle musiche orrorifiche americane a cavallo tra i 30s ed i 50s. Si parte da escursioni nel mondo del jazz, andando a riesumare - ed è proprio il caso di dirlo - alcune testimonianze del più scheletrico rock'n 'roll accompagnato a mefistofeliche puntate addirittura nel doo wop. Un viaggio alla sorgente dello psychobilly. Halloween è alle porte: per una festa come si deve non si può chiedere di meglio.


aa.vv
"ULTIMATE 50S ROCKIN SCI-FI DISC"
American Sci-Fi Songs From The 1950s
Viper, Uk
2009


Con la seconda si celebrano i 40 anni dalla missione Apollo e i 50 dall'esplorazione spaziale, un periodo storico in cui la sensazione generale di paranoia che, complice la guerra fredda (con il lancio dello Sputnik da parte i russi) e la corsa allo spazio sviluppata tra le due superpotenze, si rifletteva anche nel rock'n'roll proteso nella ricerca di strade quanto meno visionarie, intrise di fantasia e di suoni sperimentali dal piglio più spaziale. Allora: three, two, one......ignition!

>>Sonny Day - Creature from the space
>>Skip Stanley - Satellite baby



aa.vv.
"INVICTUS & HOT WAX GREATES
T HITS"
Edsel, Uk

2009


Infine concludiamo cambiando sponda. Si scende dagli scramblers per salire su vespe o lambrette perchè di mod sound si tratta. Infatti per la prima volta in digitale, rivedono la luce le migliori incisioni pubblicate tra il 1969 ed il 1971 dall’Invictus e dall’Hot Wax, due labels post Motown della premiata ditta Holland-Dozier-Holland: il trio di compositori che durante gli anni 60 impose il cosidetto detroit sound in testa alle classifiche di mezzo mondo. I singoli di maggiore successo furono raccolti solo nel 1971 in due storici vinili dalla Creative Corporation, raggiungendo vette qualitative eccelse in ambito soul, funk e rhythm and blues, seconde solo ai fasti Motown. Questa imperdibile raccolta aggiunge addirittura 27 frenetiche bonus tracks, per un totale di 48 brani. Il consiglio questa volta è: niente gomma sotto i tacchi.

26/10/09

BLK JKS - AFTER ROBOTS

- Frequenze Reviews: Africa Rising -


BLK JKS

"After Robots"
2009 Secretly Canadian


Uno fra i migliori album che il continente nero ha sfornato negli ultimi 20 anni. La produzione Diplo/Brandon Curtis (Secret Machines) ci regala la grossa soddisfazione di sottolineare un lavoro ben fatto, ricco di risvolti, echi, sviluppi futuri e tanto altro. E' un'Africa diversa quella che suonano i BLK JKS: un grande essere globale dove si fondono razze, pensieri, tradizioni, dove i confini si annullano. E' un'Africa che parla la propria lingua ma anche la lingua del mondo (l'inglese), un paese dove il primitivo e tribale danza con la tecnologia dei giorni che viviamo. La verità è che inizialmente si può rimanere spiazzati dall'enorme cocktail afro/progressivo che tuona dalle casse dello stereo. Tuttavia ogni ascolto nasconde una concreta evoluzione e il tempo rimane l'unico vero riferimento per poter capire che qui si fa davvero sul serio. Leggerete un pò ovunque di paragoni con Mars Volta e Tv On The Radio. Beh, è un interessante punto di partenza/vista ma non sufficientemente esauriente (c'è molto di più: Hendrix, King Crimson, ma anche questi sono solo altri nomi buttati come semplici coordinate).
Una cosa che invece potrebbe essere interessante sottolineare è che, fino ad oggi, in ambito pop/rock, abbiamo sempre ascoltato un'Africa interpretata e rimaneggiata da bianchi (due esempi su tutti: Paul Simon negli '80, Vampire Weekend di recente). Una musica abdicata. Con i BLK JKS si può tornare a parlare di nazione musicale affidata a chi originariamente ne detiene il pieno potere.
"Ecco la progenie di Fela" ha scritto un giornalista su una famosa testata musicale inglese. Vero, verissimo, Fela ne sarebbe orgoglioso.
Siamo giunti al dunque: Africa, risorgi.

BLK JKS - Molalatladi


23/10/09

STICKY FINGERS - BREVE STORIA DI UNA COPERTINA

- Frequenze old school curiosity -


Millenovecentosessantanove.
Mick Jagger
scrive ad Andy Warhol (sopra la lettera originale - click per ingrandire) la lettera che ogni artista vorrebbe gli fosse scritta: "piena fiducia-fai tu-chiedimi tutti i soldi che vuoi". Il soggetto della missiva è la copertina di quello che dovrà essere il nuovo album dei Rolling Stones: Sticky Fingers.
Warhol e i suoi collaboratori (Billy Name e John Pasche - inventore del famoso logo Tongue & Lip) rispondono con i fatti.

Millenovecentosettantuno.
Esce "Sticky Fingers".


Nella versione Lp originale, la zip dei jeans è apribile.



E' credenza popolare che il "coso" in primo piano sia quello di Mick Jagger. Sbagliato. Ad oggi non è ancora dato sapere chi fosse l'uomo dentro ai jeans. Tuttavia, i papabili proprietari del bacino incriminato possono fondamentalmente essere ricercati fra questi quattro: il modello preferito di Warhol, Joe D'Allessandro, l'allora compagno dell'artista, Jed Johnson, il suo gemello Jay e il designer e amico di Warhol stesso, Corey Tippin. Tutti posarono in quei giorni. Chi sia stato scelto veramente (le voci sono tante e tutte diverse), non è mai stato rivelato in maniera definitiva . Una delle tante possibili ipotesi contempla addirittura che non ci sia la stessa persona nelle tre diverse pose.


Non molti sanno che in Spagna la copertina fu censurata dal governo. Così gli Stones e l'etichetta di distribuzione spagnola, la Hispavox, decisero di sostituirla con una meno problematica:


Anche in Russia il trattamento fu analogo. Con la differenza che il cambio fu un pò meno drastico: foto simile, attributi maschili scomparsi, cerniera colorata di giallo e stella con falce e martello come bottone dei jeans. Scritte in cirillico.


Fuori onda: Sticky Fingers fu il primo album che gli Stones fecero senza il fiato di una major (la Decca) sul collo. Uscì infatti autoprodotto dalla appena nata Rolling Stones Records. Fortuna volle che proprio allora cominciò una stringa di ben 8 album consecutivi, in cui gli inglesi raggiunsero il n. 1 delle vendite in America.
Dal punto di vista uditivo trovo che la versione migliore di questo disco, alla faccia di tutti i re-masters, sia proprio l'originale. Grezza come poche cose al mondo, d'accordo. Ma anche l'unica in grado di proporre il suono degli Stones come veramente fosse (anche perchè masterizzata da loro stessi). Fra le altre, la re-mastered edition del 1994 elaborata dai tecnici della Virgin rimane forse la più concreta e al passo con il progresso tecnico e le esigenze dei consumatori più giovani: suoni uniformemente potenziati e nulla più (per fortuna). Rimango invece con un punto interrogativo davanti all'edizione 2009: tracce mega-pompate e super-compresse, con alti sparati e bassi per forza di cose segati a livelli di guardia. I lettori di questo blog dalle orecchie più rodate, se desiderano, possono confermare (o meno) questo mio dubbio.

Detto questo, se siete proprietari di uno dei tanti vinili originali del 1971 sappiate che, nella peggiore delle ipotesi, avete una banconota da 100 euro fra i vostri scaffali.


Rolling Stones - Wild Horses
(Acoustic)


Rolling Stones - Brown Sugar
(First Known Take)


Rolling Stones - Dead Flowers
(Acoustic)


22/10/09

TEN AWESOMELY COVERS REPRODUCED IN MICROSOFT PAINT

- Frequenze Curiosity -


[ Dieci
instant classic selezionati da Paste Magazine tra le 1800 copertine riprodotte con microsoft paint sul sito paintmyalbum.net ]

ALL CITY WRITERS

- Support your local artists -


All City Writers
è un progetto editoriale dal valore enorme che ha preso forma negli ultimi cinque anni attraverso le testimonianze dei principali esponenti del writing internazionale, ripercorrendo trent’anni di storia a partire dalle origini del movimento, nel Bronx degli anni 70, fino all’esplosione del fenomeno in Europa durante l’ultimo ventennio. In particolare, un’ampia sezione è dedicata all’Italia. I capitoli inerenti le principali città – tra le quali Milano, Roma, Bologna, Genova – offrono una panoramica di come questo fenomeno abbia progressivamente cambiato il volto ai rispettivi contesti urbani. Con questo intento, il volume raccoglie un vasto numero di testimonianze scritte dai protagonisti della scena internazionale: oltre 620 articoli, accompagnati da immagini e illustrazioni, costituiscono nel loro insieme un volume imponente, specchio di un’intera generazione. Qualche numero in più su cosa sia All City Writers??


Ideatore e curatore dell’intero progetto è un nostro concittadino nonchè vecchio amico Andrea Caputo. In parallelo agli studi di Graphic Design e di Architettura, dai primi anni '90 ha impostato una ricerca personale sulla street culture e le conseguenti influenze estetiche e sociali, aderendo attivamente al movimento writing internazionale con la partecipazione a iniziative editoriali ed espositive. Un impegno che sembrava infinito ha finalmente partorito un volume essenziale ,che non presenta eguali nella storia della street culture.


All City Writers

Sabato 7 Novembre 2009
Lambretto Art Project, Milano


18.00: conferenza stampa dell'autore

19.30: Apertura mostra al pubblico.
Anteprima del progetto di allestimento video, presentato nei 1500 mq
messi a disposizione da Lambretto Art Project.

- All’evento saranno presenti writer e ospiti provenienti da
New York City
e dalle principali capitali europee.
- La conferenza stampa sarà limitata ad un nu
mero ridotto di 150 posti.

www.allcitywriters.com


a movement in transition

21/10/09

BLOOD ORANGE

- Frequenze Preview -

Nato come puro passatempo newyorkese, Blood Orange, il nuovo lavoro di Devontè Hynes collaterale al moniker Lightspeed Champion si sta trasformando, demo dopo demo, in un concreto progetto in itinere. Complice una scena metropolitana votata al one man band piu per scelta stilistica che per necessità, come un novello Caronte, ci accompagna in una crociera lo-fi per le catacombe del Queens in cerca di nuovi stimoli ed influenze avant black. I toni si fanno piu ovattati, meno accomodanti, i contorni piu ondivaghi pur sempre scanditi da ottimi arrangiamenti. Una cassa spesso in quattro e un basso funk mai troppo invadenti conferiscono un’impronta vagamente dub che lo allontana dalla classica forma canzone per lasciare spazio a un ritmo piu serrato, sperimentale, rivestito da una sottile patina lounge facile da grattare via nei passaggi piu psichedelici. Devo ammetterlo, qualsiasi strada questo ragazzo decida di percorrere un bel sole splende sempre all'orizzonte . E sul suo blog ci rivela che un album come Blood Orange uscirà dopo il secondo firmato Lightspeed Champion, già registrato e pronto per la fine dell'anno.


Blood Orange
"S'cooled"

Blood Orange
"I'm sorry we lie"

20/10/09

STILL MORE INDIPENDENT

- and hard to find -


The B52's - Mesopotamia (mike simonetti edit) // 1982
Foreign Affair - Ghosts can't run away // 1989
Wire - Three girl rhumba (mock & toof edit) // 1977
The Creeps - Now dig this // 1988

PER ALICE

- Frequenze Old School -



Il 15 ottobre 2009, qualche giorno fa, la Sig.ra Carla Bissi, in arte Alice, nostra conterranea (romagnola di Forlì), è stata premiata con il Premio Mia Martini 2009, "alla luce di una carriera portata avanti con straordinaria coerenza e scelte artistiche coraggiose spesso lontane da ogni logica commerciale".
Dopo 21 album e quasi 30 anni, qualcuno se n'è accorto. Finalmente. Non possiamo che esserne lieti e renderle un dovuto omaggio qui sul blog (come da tempo già facciamo nei dj set).
Famosa in Europa almeno quanto nel bel paese, Alice non si è mai piegata alle ideologie del portafoglio, scomparendo dalla ribalta alla fine degli anni ottanta e rimanendo così uno dei patrimoni nazionali meglio nascosti della nostra musica. I primi dischi sono stati ristampati da poco dalla Emi e, insieme ad alcune esaustive raccolte, sono pertanto facilmente rintracciabili. Quando nelle classifiche Americane troneggiavano Blondie e Cindy Lauper e in Inghilterra Kate Bush era l'icona riconosciuta di un certo surrealismo musicale, l'Italia aveva una risposta femminile altrettanto diretta al pop di un certo spessore (Franco Battiato aveva visto molto bene). Questo è il momento giusto per (ri)scoprirlo.

19/10/09

GRACE TONS

- Frequenze Cover Art -


Il famoso arabesque (cosi si chiama) di Grace Jones sulla copertina di Island Life è in realtà un fotomontaggio. Se ne parla sul Guardian in un'intervista a Jan-Paul Goude, illustratore, fotografo, creatore di immagini e art director della rivista «Esquire». Con il suo lavoro ha segnato l’evoluzione dell’immaginario dagli anni ‘70 in poi, arrivando al successo negli anni ‘80 grazie proprio alla sua “creatura”: la cantante reinventata come personaggio globale. Tutto è piu chiaro in questo video che parte dai primi lavori fino alla grande sfilata di Parigi per il bicentenario della Rivoluzione francese passando per alcune sue celeberrime pubblicità.


Questo non è un fotomontaggio, è brutto così com'è. Si fa chiamare Hard Ton Disco Queen, performer nostrano abbastanza famoso nel circuito internazionale dei locali gay/lesbo . Una voce bianca in un corpo da baritono, che si dichiara 'The biggest disco queen of the XXI century'. Imperdibile la sua esibizione al Cassero di Bologna. Pensate che coppia con Beth Ditto!!

MONDAY'S SPINNING

- Frequenze Video -


E' Lunedi. A qualcuno potrebbero girare.
Non c'è problema: basta sempre farlo con una certa classe.

Rebecca Halls & Julian Hughes site

17/10/09

FREQUENZE DEPRIMENTI

- Provocazioni & istigazioni a delinquere a cura di Francesco Farabegoli -


L’ultima volta che ho scritto per Frequenze Indipendenti è stata tipo un mese fa, cioè -considerati i tempi di internet- in un’epoca in cui John Lennon non era ancora stato ucciso. Nel frattempo, buona notizia, l’estate è finita e potete smettere di tirare gli addominali. Tre o quattro cose fighe che arrivano con l’inverno:

1) Le camicie di pile (pron. pail) a quadretti anti-hipster che trovi a 3 euri al supermercato;
2) felpe nere col cappuccio senza griffe;

3) le ragazze con il cappottino rosso (sono un feticista dei cappottini rossi) che se ne stanno a fumare fuori dai locali a gruppi di tre o quattro;
4) un rullo di concerti bellissimi in quantità ingestibile.


Le prime tre sono semplici constatazioni, la quarta è la brillante introduzione al primo e molto probabilmente unico vademecum concerti depressi/pestoni/malinconici da qui a fine anno sponsorizzato dallo staff di Frequenze Deprimenti. E vado ad elencare. L’ordine cronologico di apparizione è dovuto al mio DDA.

17 ottobre
MAGNOLIA ELECTRIC CO. al Bronson. Jason Molina, file under supereroi senza muscoli. Si piange.

18 ottobre
FUCK BUTTONS al Locomotiv. Il gruppo avant più amato da chi non ama l’avant. A me stanno talmente sui coglioni che mi viene il mal di denti solo a pensare che stiano a meno di 100 km da casa mia, ma devo ammettere di non avere ancora ascoltato il disco nuovo.

23 ottobre
THANK YOU all’Officina49. Avant rock krautoso con la pacca, secondo me sarà un concerto parecchio figo. In alternativa un gruppetto non proprio FD ma che mi piace, si chiama Mudhoney e suona all’Estragon. Teneteli d’occhio, faranno parlare di sé.

24 ottobre
VADER + MARDUK al Rock Planet. Io sarò a un compleanno, ma voi non siete invitati e non avete scuse.

7 novembre
PIANO MAGIC al Bronson. Perché io uso l’antigelo al posto del collutorio ma sono comunque un tipo sensibile delicato e romantico.

14 novembre
Piglia male. Diocristo, questa è una data complicata. Nel senso che io andrò a vedere sicuramente POLVO reunion al Bronson, ma c’è anche EVAN DANDO al Covo (me lo perdo per la ventunesima volta) e giusto per stare un altro po’ male ci sono i THERAPY? al Rock Planet.

18 novembre
WOVEN HAND + SIX ORGANS OF ADMITTANCE al Bronson. L’accoppiata più RUSTY dai tempi dell’incontro Foreman-Alì a Kinshasa. Imperdibile.

19 novembre
BLACK LIPS al Covo. Non è che io sia ‘sto fan dei BL, e qua dentro ci sarà sicuramente gente più preparata di me in merito a tutte quelle robe, ma insomma – è un giovedì, se volete vedervi Anno Zero lo guardate il giorno dopo su youtube…

20 novembre
THE HORRORS al Bronson. Giovani parrucconi à la page che hanno mollato il garagettino del cazzo appena in tempo per vivere in prima linea il revival wave-shoegaze del cazzo con un disco che passa come critically acclaimed e per il quale ho sprecato abbastanza parole QUI . Si fottano. Prendetevi un day-off e fatevi

21 novembre
RONIN al Bronson. Bruno Dorella, e dicono che il disco nuovo sia una roba grossa. In alternativa ci sono i GBH al Rock Planet, ma francamente di sentire City Baby Attacked by Rats suonata da dei cinquantenni mi fa quasi più paura che tristezza.

22 novembre
KARMA TO BURN al Bronson. I KTB, tolto forse Zu, sono stati il mio concerto dell’estate 2009. Non è proprio roba FD, è più come ti vedi un concerto così carico che la terza birra media sembra metanfetamina.

26 novembre
OREN AMBARCHI + MASSIMO PUPILLO al Bronson. Oren Ambarchi è un manipolatore di suoni di prim’ordine, Massimo Pupillo è il bassista degli Zu e/o il miglior bassista in attività nel sistema solare.

27 novembre
TORTOISE all’Estragon. Sono fermo a qualche disco fa, almeno credo. Nel mio mondo ideale si sono fermati a Millions Now Living e continuano a suonare solo canzoni di quel disco. Ma COL CAZZO che mi vado a vedere i Tortoise quando c’è MIKE WATT all’Officina49. Ripetete con me: COL CAZZO. Mike Watt! Son felice come una pasqua.

28 novembre
NILE al Velvet. Suonano anche i KRISIUN di spalla, misconosciuti eroi brasiliani del blast-beat fricchettone del cazzo per i quali avevo abbastanza una fissa verso fine anni novanta.

1 dicembre
MELVINS all’Estragon. C’è chi suona musica di merda e c’è chi suona musica buona. E poi c’è King Buzzo. Avete un sacco di scuse per non essere all’Estragon il primo dicembre: la vostra vita fa schifo, non avete mai capito un cazzo di musica, avete 41 di febbre, una casalinga polacca di ottantasei anni con un occhio di vetro vi ha lanciato una maledizione, etc.

3 dicembre
WILDBIRDS&PEACEDRUMS demmerda + SLEEPY SUN al Teatro Comandini – cioè Màntica, cioè Societas RS. Quindi affrettatevi a comprar biglietti.

5 dicembre
BLACK HEART PROCESSION all’Estragon. Non ho ancora sentito il disco nuovo, ma mi fido.

8 dicembre
SATYRICON + SHINING + NEGURA BUNGET all’Estragon. I Negura Bunget fecero un concerto eroico l’anno scorso a Ravenna, venti persone che perlopiù erano a vedere gli OvO. Gli ultimi dischi che ho ascoltato dei Satyricon mi han fatto schifo, ma era una decina d’anni fa.

11 dicembre
IL TEATRO DEGLI ORRORI all’Estragon. Io in linea di principio sono un grande fan del Teatro, ma l’11 dicembre l’Estragon e qualsiasi altro posto a duecento Km dal Bronson dovrebbero essere vuoti. Perché l’11 dicembre al Bronson suona BOB MOULD, cioè L’UOMO, la persona viva o defunta che ha scritto il maggior numero di canzoni-capolavoro nella storia del rock. Riguardo alle vs prevedibili obiezioni in questo senso vorrei puntualizzare che io ho cinque lauree, una delle quali effettivamente conseguita, e che mi piace pensare che quando dico una cosa venga ascoltata ed accettata soffocando il puerile e barbarico istinto di voler aggiungere qualcosa o puntualizzare in merito. Pensate che i Beatles siano stati più bravi e interessanti degli Husker Du? Dio ve ne renderà merito.

Fine. Non ho nulla da aggiungere, a parte il fatto che da qui a fine novembre in linea di principio ci sarà anche un concerto dei Pan Sonic al Locomotiv (avrebbero dovuto suonare l’altra settimana ma Mika Vainio ha avuto problemi di salute) e basta, insomma. Se ci sono altre date di rilievo fatemele sapere, le metto sul prossimo EffeDi o costringo Deni e Ale ad editare questo post a forza di calci in bocca. La mia mail è disappunto chiocciola gmail punto com.

16/10/09

TONITE

- Frequenze live & djset -

Suppergiù sta tutto scritto chiaro e sintetico nelle locandina qui a fianco . Stasera metteremo qualche disco in successione ai piani alti dell'Officina 49. Il genere andrà di pari passo all'umore della serata e alla voglia di ballare ma fidatevi, venire per noi non è che un mero pretesto in confronto al reale spettacolo della serata: il live di Beatrice Antolini. Accompagnata da una band di cinque elementi ,presenteranno, tra slanci progressive ed incursioni psichedeliche , uno dei live piu maturi e meglio suonati della nuova scena indipendente italiana. Eccovi un'esempio convincente. Completano l'offerta anche i djset del padrone di casa Toffolomuzik di sopra insieme a noi e quello di Stereo:fonica al primo piano del locale. Per il momento vi lasciamo con un MUST e se vi trovate nei paraggi magari ci vediamo più tardi. Keep on!

15/10/09

STILL MORE INDIPENDENT

- and hard to find -


Grace Jones - Pull up to the bumper (12" remix version) // 1985
The Beach Boys - Why do fools fall in love // 1964
Banbarra - Shack up (Pierre Wax edit) // 1975
The Shag - Stop and listen // 1967 (video)

NOI, SIAMO I FIGLI DELLE STELLE

- Frequenze Old School -



Strana storia di coincidenze fortunate quella degli Space, synth band innamorata delle colonne sonore di fantascienza e del sound robotico moroderiano, fondata a Marsiglia nel 1977 da Didier Marouani, ex studente di pianoforte al conservatorio di Parigi e futuro virtuoso dei sintetizzatori. Subito pubblicarono il primo album, Magic Fly, la cui title track, composta inizialmente come sigla per una trasmissione sull'astrologia e poi fortunatamente scartata dalla redazione in favore di un'altra di Gino Soccio (quello dei Visitors), ottenne un enorme successo internazionale (primo posto in diciassette paesi tra cui l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti) che valse un ricco contratto con l'etichetta statunitense Casablanca. Evento raro per un pezzo interamente strumentale. Il successo fu replicato anche dai due album successivi, Deliverance (quattro dischi d'oro in patria) e Just Blue pubblicati rispettivamente nel 1978 e nel 1979. Dopodichè Marouani abbandonò il gruppo all'apice per disaccordi sfociati nell'annullamento di un concerto sotto la torre Eiffel ed entrarono un chitarrista, Patrice Tison, insieme al bassista Jannick Top, in aggiunta ai due membri superstiti Joe Hammer e Roland Romanelli. Con la nuova formazione verrà inciso nel 1980 Deeper Zone, ultimo lavoro del gruppo che non otterrà gli stessi riscontri di vendite dei precedenti. Nello stesso anno il gruppo, ormai logoro e demotivato si sciolse. Ma la via per il futuro successo dei nipotini delle stelle (Daft Punk, Air, Phoenix, Tellier) era già stata tracciata.


including the instrumental hit
of the 1977
SPACE
"Magic Fly"
mp3

14/10/09

SHE RIDES

- Support Your Local Artists -



She Rides è il titolo di un piccolo road movie, scritto, diretto e montato nel tempo libero da due ragazzi cesenati, Cristina “Babbu” Onofri e Michele ‘Maikid’ Lugaresi. Il video stupisce per la semplicità con cui viene raccontata una pedalata dalla città verso il mare attraverso sfondi impercettibilmente statici che raccontano, come fossero scatti fotografici, la cronistoria del viaggio, delineando un percorso che fotografa cartoline attraversate dall’unico elemento realmente dinamico del video, la bicicletta di Cristina. Una bici lanciata in moto rettilineo uniforme che, senza l’attrito della sabbia, potrebbe proseguire ancora, fotogramma dopo fotogramma, senza stancare mai.

www.babbu.it
www.maikid.com

>>Peter Bjorn & John - Amsterdam

13/10/09

CURIOSITY KILLED...

- Frequenze Curiosity -



Date un occhiata qua. Non per il pezzo, per il video. Trovata diabolicamente semplice e geniale. Quando avete finito, guardate in basso a sinistra in quella stessa pagina, troverete il link per scoprire qualcosa di più sul regista. Non esattamente uno qualsiasi: Keith Schofield rules. Scoprite perchè.


In tema di trovate geniali eccone qui un'altra: la poltrona/stereo (cliccate la foto per ingrandire). L'inventore si chiama Mikal Jessie Hameed, in arte M11X, un artista da prima pagina di mensili alla moda. Ecco il suo sito. Andate e stupitevi, ce n'è per tutti i gusti (non solo poltrone...) e quasi tutte le taglie. Occhio alla gallery.


Per dirla coi tempi dei verbi inglesi: il vinile è il past perfect, il cd è il present continous, l'mp3 il simple future. Ma se non amate un futuro di soli download, guardate al presente (il gioco di parole è intenzionale): Viva Radio Brooklin, una delle internet radio più famose degli states (e radio ufficiale di American Apparel) ha commercializzato una compilation di una cinquantina di brani (Black Lips, King Khan, Dandy Warhols, Jay Reatard, Sebastien Tellier e molti altri) e rispettive interviste, che è possibile ottenere solo acquistando il di lei booklet. Come dire: almeno qualcosa di tangibile in mano ce l'avete. Ricapitolando: sganciate 5 miseri dollari per il libretto (che nel giro di un paio di settimane vi arriva a casa), mentre subito, grazie ad una mail con un link, potrete scaricare l'intera compilation: Me + You Vol. 1.
Quando, per sbaglio, in futuro, cancellerete gli Mp3, un colorato libretto vi ricorderà che almeno i vostri 5 dollari sono valsi a qualcosa.


Pausa ascolto - mash up:
Black Keys vs Jay Z - Psychotic Girl Say Hello


Il 16 ottobre è una data da tener presente per tutti quelli che hanno a cuore le vicende dell'etichetta meno "italiana" fra le italiane (per impostazione musicale), la friulana Riot Maker Records.
In uscita quel giorno ci sono sia il nuovo album degli Amari ("Poweri"), sia il nuovo Ep dei Carnifull Trio ("Invece EP"), quest'ultimo in free download sul sito ufficiale dell'etichetta.
Altra cosa: a breve finalmente si potranno vedere ed ascoltare gli Ah Wildness! dal vivo, è infatti cominciato un tour che li porterà un pò ovunque. Queste le prime date:
15/10 - LOCANDA ATLANTIDE, Roma * 16/10 - SUGAR REEF, Arezzo * 23/10 - RETROPOP - Cesena * 24/10 - CALAMITA - Cavriago * 12/11 - ROCKET, Milano * 13/11 - ARTERIA, Bologna.
In ultimo, se fate un salto sul myspace di FareSoldi (sempre etichetta Riot) potrete ascoltare il singolo ("Tutto, tutti, sempre, subito") che andrà a far compagnia ai notevoli altri della compilation ItaloSchool 1, di prossima pubblicazione.


Pausa ascolto - oldschoolfunk:
Carniful Trio - Bam Bam Bam



Popelettronicoaustraliano=CutCopy+Empireofthesun.
Una equazione che, ridotta ai mini termini, fino ad oggi ha dato un risultato positivo, sia come melodie, sia come riscontro di pubblico. Proviamo allora ad aggiungere una incognita: Bag Raiders (da Sidney), il risultato dovrebbe rimanere invariato.


Discorso a parte: è un peccato non rivolgere una adeguata attenzione alle produzioni Australiane. L'Australia ha sempre dato ottimi frutti in tutti i generi. E noi europei siamo portati ad accorgercene, purtroppo, solo grazie ad alcune major con la vista lunga (vedi, non ultimo, l'esempio di Gotye) che fanno atterrare i dischi in europa mesi e mesi dopo. Per questo, state in campana. E provate a fare la conoscenza di Boy&Bear e The Snowdroppers (foto a destra), per esempio. E da lì spaziate. Ce n'è per riempire decine di blog e pagine di giornali.


Viene definita world music. E' semplicemente l'espressione musicale di culture differenti da quelle Europea e (nord)Americana. Ultimamente, all'interno di questo genere (lasciando stare gli intoccabili Tinariwen), trovo sia un gran disco "11:11" (quarto album ufficiale) dei messicani Rodrigo y Gabriela. Blues etnicamente modificato. Consigliato. Se mai ne capitasse l'occasione, mi raccomando, non perdeteli dal vivo.


Pausa ascolto - Music from the world
Rodrigo Y Gabriela - Buster Voodoo


In fine, shopping.
Fate un bel giro su Oki-ni e attenzione al portafoglio. Bella la riedizione vintage delle Adidas TRX Trainer del '76.

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