30/09/09

DAFT PUNK'S ELECTROMA

- Frequenze Movie -


Correva l’anno 2005 e due robot dalle sembianze vagamente umane davano alle stampe un album tecnologico, un distillato di metodico caos digitale e di sanguinolenta ritmica funk. “Human After All” sembrava preannunciare quella che sarebbe stata la loro poetica fatica cinematografica dell’anno seguente, intitolata “Daft Punk's Electroma”. Direzione, sceneggiatura e fotografia (e che fotografia, aggiungerei io) a cura del duo francese. La pellicola in questione è volutamente muta, quasi ad enfatizzare l’aspetto di desolante conformità nella quale i protagonisti, due robot esattamente uguali a tutti gli altri abitanti del paesino desertico in cui vivono, cercano di distinguersi mediante il folle ed utopico desiderio di diventare umani, quantomeno nell’aspetto. Criticato a Cannes per poi essere osannato l’anno seguente, porta in scena una storia tanto triste quanto azzeccata per i tempi di ignorante appiattimento della personalità del singolo individuo che stiamo vivendo. Un processo lento ed inesorabile che porta al risultato di essere un clone di un clone di qualcuno che lontanamente era un essere pensante e libero. Una magnifica critica sociale portata in scena da maschere robotiche dalle quali traspaiono emozioni umane. Tutto questo accompagnato da una colonna sonora sulla quale coricare dolcemente i nostri contrastanti stati d’animo. La particolarità sta nel fatto che delle musiche, Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo, si occupano solo a livello di selezione e non di realizzazione. E' quindi Curtis Mayfield che accompagna con il suo inconfondibile funk il ritorno dei due tronfi protagonisti, fieri dei loro finti volti umani di plastilina, mentre è Sebastien Tellier che musica la loro delusione. Trovano spazio anche Chopin, Haydn, Brian Eno ed un incredibile e magnifico Todd Rundgren. Commovente il brano di chiusura di Jackson C. Frank, "I Want To be Alone", scelto non certo a caso (leggete la sua biografia e di certo capirete il perché della scelta). Un piccolo grande (grandissimo) capolavoro sotto ogni punto di vista che non potrà deludere nessun appassionato di buon cinema e di buona musica.

Marco Rota


Su Youtube è presente in forma integrale, diviso in sette spezzoni.

Questi i link:

Electroma – part 1

Electroma – part 2

Electroma – part 3

Electroma – part 4

Electroma – part 5

Electroma – part 6

Electroma – part 7

Buona visione.

29/09/09

THE VELVET UNDERGROUND: A NEW YORK ART

- Frequenze Book -

by JOHAN KUGELBERG


A New York Art
celebra la multi-disciplinare visione creativa della band newyorkese focalizzando l’attenzione sui primi anni, i piu oscuri e radicali, attraverso il supporto di fotografie inedite, poster e disegni di Warhol, testi manoscritti da Lou Reed e John Cage, ritagli di stampa clandestina, recensioni controverse, volantini e manifesti, per non parlare di testi supplementari e materiale visivo di artisti come Lester Bangs, Richard Meltzer e Jonathan Richman.
Johan Kugelberg, già curatore dell’acclamata mostra omonima del 2007, ci presenta per la prima volta un ritratto splendidamente illustrato sulla genesi e lo sviluppo dei Velvet contestualizzato nella straordinaria scena newyorkese di fine anni 60. Parlare di libro "definitivo" è puramente eufemistico.


in uscita il 27 ottobre
pre-ordina la tua copia


Velvet Undergound - Thats the story of my life (closet mix)
Beck - Heroin

28/09/09

BACK TO ANALOG

- Frequenze Disco Fiction -



Lo sò, da tempo vi sto pressando con sti ragazzi di Brooklyn, pure troppo solo per qualche inedito e una manciata di remix in tutto, ma ficcare il naso nel privato merita un'ulteriore approfondimento . Cosi scoprirete interessanti retroscena e un modus operandi vecchia maniera che lascia ottimi auspici per l'esordio ormai prossimo. Sù, facciamoci un giro a Willamsburg nella casa/bottega degli Holy Ghost!

ROSEBUD - DISCOBALLS (1977)

- Frequenze Memorabilia -


A tribute to Pink Floyd.
Nulla può dirsi più veramente introvabile.
HERE

27/09/09

RETR OO

- Frequenze Advise -


Ecco il link dove poter scaricare gratuitamente una intera compilation prodotta e curata dagli amici di Retrophobic Magazine. Dategli un'occhiata e ricordate: "best things in life are free".

26/09/09

DIED LAST NIGHT

- Really wild boys and girls -






MADE IN UK
the music of attitude
1977 - 1983

JANETTE BECKMAN
photobook

25/09/09

THE BOOGIE BACK - POST DISCO CLUB JAMS

- Frequenze Preview -

DJ Spinna
The Boogie Back - Post Disco Club Jams

Label: BBE
Release Date: November 24, 2009


For fans of: Kurtis Blow, Michael Jackson, Mtume, Parliament, War

La Boogie Music è un genere musicale incastrato tra gli anni settanta della disco più classica e l'esplosione electro degli anni '90. Alcuni la chiamano Post Disco, alcuni Electro Funk, ma le caratteristiche che definiscono la Boogie Music sono le stesse che poco più avanti faranno da fondamento alla House più classica. Questo è il genere di musica che usciva dai migliori club dei tempi. Un esempio? Il classico di Michael Jackson Off The Wall è un disco boogie!
Per compilare questa raccolta, la BBE non si affida certo al primo venuto: Spinna (aka Vincent Williams - foto sotto) è probabilmente uno dei personaggi migliori che si possono dedicare a questo tipo di uscite, un produttore/dj esperto ed ampiamente inserito nell'ambito della black music di ogni genere (funk, soul, hip hop, disco, etc), sia a livello di conoscenze (già remixer di Stevie Wonder, Mary J. Blige, De La Soul), sia, cosa molto più importante, a livello di competenze musicali. Insieme a pochi altri (si contano sulle dita di una mano), l'unico in grado di fornire un prodotto qualitativamente elevato e al contempo divertente. Questa compilation (Cd1 mixato, Cd2 non mixato) è il suo personale omaggio a quell'epoca, un insieme di classici, alcuni dei quali precedentemente introvabili sia su cd, sia su vinile.
Per muovere un pò i vostri di dietro però dovrete aspettare ancora fino ai primi freddi veri: uscita prevista per il 24 novembre.

Mp3
John Leslie Holmes - I'm Your Superman
(1984 disco mix)


www.bbemusic.com
www.myspace.com/djspinnafrombrooklyn

24/09/09

NOTTE PER LA CULTURA

- Frequenze support you local festival -

Cesena
NOTTE BIANCA 2009
"Una Notte Per La Cultura"

26 / 09 / 2009
dalle 18 alle 02

Ascanio Celestini, Erri De Luca, Luigi Lo Cascio, Mariangela Gualtieri, Alessandro Piperno e Antonio Monda, gli Almamegretta e molti altri nei luoghi della cultura e dell'arte di Cesena, che sabato 26 settembre diventeranno spazi di incontro culturale per reading, spettacoli, conferenze, musica, teatro, cinema. Una revisione della notte bianca in toni piu pacati che prendano le distanze dagli eccessi che hanno caratterizzato le edizioni precedenti. A cominciare dall’orario, quest’anno ridimensionato alle due di notte rispetto alle vecchie quattro di mattina. Naturalmente nella Notte per la cultura saranno aperti tutti i musei e le gallerie comunali, ma anche spazi meno usuali ospiteranno incontri e spettacoli: è il caso della Rocca Malatestiana ma delle numerose piazze piazzette, dei chiostri e dei cortili di alcuni palazzi storici nei quali si dipanerà l'itinerario delle Corti della poesia.



Grazie all'ottimo lavoro dei ragazzi del Lego Cafè il vicolo e la piazzetta Cesuola sarà uno dei luoghi di maggiore animazione in città: qui alle 21.30 The Strikeballs, giovani e degni eredi di una tradizione musicale molto forte in Romagna, presenteranno in versione buskers il loro disco d’esordio legato a sonorità rockabilly swing anni ’50 . Oltre al concerto il Lego Cafè presenta il djset di FrequenzeIndipendenti e Cocktail Revolution che funzioneranno da collante per la serata “From beat to bit” all’insegna della multimedialità: arte contemporanea con la personale di Marcantonio Raimondi Malerba in Galleria Cesuola, affacciata sulla piazzetta. Teatro con la conferenza spettacolo di Fabio Mangolini “Il lazzo della mosca”: un attore da solo in scena si trasforma da conferenziere ad acrobata, da narratore di una storia meravigliosa a incarnazione della storia stessa. Spettacolo previsto per le 23,30. Design con la performance di Dorothy Gray. Videoarte con le installazioni di Linguacerba.
Inoltre se desiderate cenare in piazzetta con gli ottimi piatti della cucina Lego vi consigliamo di prenotare con anticipo.



Ma entriamo nello specifico di quello che ci riguarda piu da vicino. Cominceremo a trasmettere in diretta su Rete 96 Network (fm 95.9) a partire dalle 18,00 con una versione live di Cocktail Revolution selezionata dal padrone di casa Marco Moda. Dopodichè durante la serata ci divideremo tra la piazzetta e il locale a seconda delle esigenze legate agli orari degli spettacoli. Con un'occhio alla cultura e un'occhiolino all'intrattenimento.



23/09/09

LOGOTOMIE

- Frequenze Design -


Oggi rendiamo grazie a Ugomonio, curioso pseudonimo sotto il quale si cela uno sconosciuto, perche grazie ad un lavoro certosino ci rende disponibile, attraverso il suo blog Electronic Music Vector Logotypes, i loghi vettoriali in alta definizione di artisti ed etichette storiche della musica elettronica. Belli e pronti da portare a stampare. Se invece avete altri interessi , potrete creare il vostro logo preferito in formato vettoriale on line, senza fatica e particolari abilità grafiche, attraverso il programma Vectormagic.

IL VICHINGO DELLA GRANDE MELA

- Frequenze Jazz Weirdo -



Louis Thomas Hardin (1916-1999) meglio noto come Moondog. Suonatore ambulante, poeta, percussionista e compositore.


Moondog - Birds lament (1969)

sampled by

Mr.Scruff - Get a move on (2001)

22/09/09

PETE NASH, IL BASEBALL E I 3RD BASS

- Frequenze Old School Hip Hop -


A Boston c'è un bar, appena fuori da una delle zone più frequentate della città, che è diventato il centro fondamentale della cultura del baseball cittadino, il McGreevy's 3rd Base Saloon. In quella sede, ogni giorno, i tanti appassionati dei Red Sox si incontrano e chiaccherano della squadra con una birra ghiacciata davanti. L'aspetto, (a parte stendardi, foto e cappellini vari) è di un classico irish pub, nulla di diverso dai tanti irish pub che ci sono anche in italia. La differenza principale, in questo caso, a parte una veramente ottima birra e un filetto che si mangia con la forchetta (ci sono stato da poco, posso assicurarlo) è quest'uomo. Un personaggio con due grosse passioni nella vita: il baseball (per cui ha fatto e fa molto) e, prima di quello, l'hip hop. Peter J. Nash, meglio conosciuto come Prime Minister Pete Nice, membro fondatore dei giganteschi 3rd Bass, è il proprietario del posto. Pete è un pò ingrassato ma sprizza sempre una certa classe.
Per la cronaca, i 3rd Bass sono un gruppo newyorkese quasi-lampo della galassia delle rime, (primissimi anni '90) durato poco più il tempo di un album, ma che, nel mio cuore, e nel cuore di tutti gli appassonati, ha uno spazio meritatamente dedicato.
Questo terzetto, ai tempi, insieme ai Beastie Boys (con cui inizialmente erano in competizione per motivazioni legate all'etichetta, la Def Jam), era l'esempio di come il rap potesse anche essere affare di bianchi. I tre riscossero ammirazione e consensi anche nel chiusissimo mondo dell'hip hop nero, che li degnò, strano ma vero, di diverse collaborazioni illustri (Prince Paul, Nas, Flavor Flav).
Due Mc - Peter Nash appunto, e Michel Berrin/Mc Serch - , un dj con le contropalle, Daddy Rich (lui nero) e rime che andavano a colpire tutto e tutti senza alcuna esclusione di genere (dal gossip, alla politica, ai problemi sociali).
Senza andare oltre, per tutti gli interessati c'è un'ottimo riassunto sulle vicissitudini del gruppo su wikipedia; su questa pagina di Amazon invece potete trovare ed acquistare i loro dischi (The Cactus Album e Derelicts Of Dialect), ora praticamente roba da collezionisti. Consiglio inoltre l'ascolto di Problem Child e Portrait of the Artist as a Hood (qua in versione radio edit), due colonne portanti di "Derelicts Of..".
In generale, i 3rd Bass rimangono un gruppo da ricordare e riscoprire (vedrete che con l'ondata dei '90 la Def Jam non tarderà a ristampare i 2 dischi). Se andrete mai a Boston, fra le altre cose, almeno saprete a chi potrete andare a stringere la mano di persona.

Allego il video del brano che li ha resi celebri un pò ovunque, "Pop Goes the Weasel" (in cui domina il campione di Sledgehammer di Peter Gabriel) in cui sfottevano e prendevano letteralmente a calci e bastonate la figura di Vanilla Ice. Peter Nash è quello figo con il completo e l'immancabile bastone da passeggio, Vanilla Ice è interpretato da un certo Henry Rollins...




21/09/09

ANDREW WEATHERALL - A Pox On The Pioneers

- Frequenze Indipendenti -


Sfogliando il web - a parte qualche trafiletto o segnalazione - la tendenza è chiara: si riuscirà a dare per scontato anche il signor Weatherall in favore di un talent scouting portato allo stremo (delle forze, le nostre.) Quindi non aspettatevi prime pagine, interviste o speciali (che meriterebbe a iosa) ma ciò non toglie che il primo album solista dell’ex Sabres Of Paradise e Two Lone Swordsmen, dopo piu di trent’anni di carriera senza compromessi, sia di diritto una delle uscite piu importanti della stagione. Atteso da quando Screamadelica entrò casualmente nella vita di molti di noi e in tre canzoni cambiò tutto. Da allora l’approccio e la visione passarono attraverso quel gusto unico di convogliare il ritmo con le chitarre, gli Stones con il krautrock, l’acid house con la new wave. E come ci suggerisce la copertina siamo di fronte ad un uomo che tra tempeste e bonacce ha circumnavigato la scena in lungo e in largo maturando un’esperienza tale da riuscire a conciliare senza strappi le profondità del dub, l’ecclettismo del post punk con il rigore del rock’n’roll anni cinquanta ed per questo si porta appresso tante bellissime storie da raccontare.


Ascolta A Pox On The Pioneers (via Rolling Stone)
Intervista a Andrew Weatherall (via Pig)
Fact Magazine mix 85: Andrew Weatherall



Fuck Buttons - Sweet love from planet earth
(Andrew Weatherall mix)
2008


19/09/09

JIMI HENDRIX LIVE PAINTING

- Frequenze Art Attack -


Troppo facile cosi, Danny! Il mio amico Deni riuscirebbe a farlo bendato, con un braccio legato passando attraverso il cerchio di fuoco..................

17/09/09

STILL MORE INDIPENDENT - ALBUM EDITION

- Frequenze Fast Reviews -

AA.VV.
45,33 Remixes
LCD Soundsystem
DFA
La lunga suite commissionata da Nike agli LCD Soundsystem per assecondare gli amanti del jogging e della musica elettronica viene ora segmentato in dieci parti, ognuna rivisitata da grandi produttori come Theo Parrish, Prins Thomas, Pilooski, Padded Cell, Runaway, Trus Me, Riley Reinhold, Prince Language. Nonostante sia abbastanza vario l'eccessiva lunghezza delle traccie rende tutto nel complesso un po pesantino ma meritevole di segnalazione.


BIG BOSS MAN
Full English Beat Breakfast

Blow Up Rec
.

Un terzo album attesissimo quello dei londinesi Big Boss Man, campioni del mondo nel suono vintage, immersi dentro un fantastico scenario che abbraccia anche temi latin, jazz funk altamente psichedelico, soul e r&b. Un’hammond sound mai noioso grazie al festival di chitarre fuzz, bassi profondi, batterie sincopate e percussioni nerissime. Nei pezzi piu pop sembra di ascoltare i Kula Shaker colpiti da rito woodoo. Una volta si diceva “maximum r’n’b”

Big Boss Man - Black Eye


HELICOCENTRICS
Singles Collection
Now Again
Dopo la stracelebrata collaborazione con Mulatu Astatke per seria Inspiration Information di casa Strut (sempre sia lodata…), arriva inaspettatamente un album che mette ordine nella frastagliata discografia della band raccogliendo tutti gli ep stampati allora in tiratura limitata da Distant Star. Attraverso esplorazioni strumentali superbe è tutto un rifiorire di beats e rare grooves che dicono come questa band possa ambire alla reincarnazione degli Headhunters. Se volete scoprire il lato piu alternativo di Londra, accomodatevi pure.


COMPILATION DEL MESE

AA.VV.
PSYCH FUNK 101
Stones Throw

Funky fuzzy psychedelic tracks from 60s and 70s
Nigeria, Iran, Turkey, Russia and South Korea

16/09/09

LET ME DOWN EASY

- Frequenze Single Review -

L’Italian Do It Better di quel Mike Simonetti che di italiano mantiene solo orgogliosamente il cognome è una piccola e pregevolissima etichetta made in Usa devota al pop meets disco che, grazie a band come Chromatics, Destre e Glass Candy, ha saputo in breve tempo conquistare la fiducia dei devoti dell’ italodisco piu astratta e raffinata, confinata tra certa wave ed l'ipnosi della battuta a cavallo dei cento bpm. Con il nuovo singolo dei suddetti Glass Candy si presenta ufficialmente al mondo del pop, puntando il mirino verso un pubblico piu generalista senza per altro abbassare di un grado la qualità che la contraddistingue: arrangiamenti raffinatissimi, voci angeliche, toni cupi, battuta lasciva e disincantata. E da un campionamento di Isaac Hyes (Hung Up On My Baby) cammuffato con l'enigmatica linea melodica di Iko Iko delle Dixie Cups nasce questa ‘Geto Boys’: un arrembì inafferrabile, guardando al presente facile una Do The Dance (Justice) narcotizzata e destinanta a non partire mai. Piccolo successo di frontiera.



GLASS CANDY - Geto Boys
GLASS CANDY - Computer Love (Kraftwerk cover)


15/09/09

CHE LA FORZA SIA CON VOI

- Frequenze Origami -


Yoda - "Il Ritorno dello Jedi"

E allora "fatelo" voi. Noi ci abbiamo "provato" e - infatti- abbiamo fallito. Qui trovate le istruzioni per creare in carta uno dei personaggi fondamentali di Guerre Stellari, il maestro Yoda. Attenzione: dopo una decina di minuti potreste rimpiangere le istruzioni di un qualsiasi mobile Ikea. Che la forza sia con voi...Sarà utile.

14/09/09

HERE COMES THE TEES

- Frequenze Curiosity & Design -


Cogliamo l'occasione per aggregarci al codazzo celebrativo dei Fab Four presentandovi una delle t-shirt piu originali che mi siano capitate per le mani negli ultimi anni. Il nostro amico Teo l’ha acquistata a Londra (se vi interessa dove, chiedete direttamente a lui). Sul web si trova, però occhio perchè (apparte questo) i siti non mi sembrano il massimo dell’affidabilità. In alternativa potreste virare sullo stencil. Non è la stessa cosa ma, questa volta piu che mai, è l’idea che conta, no?!

MP3:
The Invisible
'Come Together'

WILCO - WILCO (THE ALBUM)

- Frequenze Reviews -


Wilco - The Album
2009 Nonesuch

Con questo omonimo album, la band di Chicago sorta dalle ceneri degli Uncle Tupelo quindici anni or sono per volere di Jeff Tweedy, giunge al suo 7° album in studio.
Il disco si apre con un classico brano da Wilco, dall'andatura un po' scanzonata ("Wilco, the song", che ricorda un po' la "Can't Stand It" di "Summer Teeth"), 3 minuti allegri e pimpanti, suoni impeccabili aperture melodiche mai banali, perfetto per dare il via alle danze.
Uno dei primi scossoni si intitola "Bull Black Nova", il brano più sperimentale dell'intero lavoro. Una song che si avvicina alle vecchie produzioni della band con Jim O'Rourke (qualche segno doveva pur averlo lasciato). Una sorta di viaggio onirico nella mente di un neo omicida, con una musica che ruota intorno ad un riff ipnotico e quasi ossessivo, impreziosito da tastiere e improvvise aperture melodiche e liriche, per chiudersi poi in un finale dal sapore vagamente noise, salutato da due tocchi di piano.
Fra pop di grande immediatezza ("You Never Know") e ballate col segno + davanti ("I'll Fight", "One Wing" e la brillante e grintosa "Sonny Feeling"), trova modo di esprimersi anche una parte più sensibile e ponderata. "Everlasting Everything" è l'amore che vince la precarietà delle cose: “Everything alive must die Every building built to the sky must fall But don't try to tell me my Everlasting love is a lie - Everlasting everything Nothing could mean anything at all ”. "You & I" invece, romantica e delicata, è un duetto fra la voce di Jeff Tweedy e quella della cantautrice canadese Feist. Semplicemente elegante. Un connubio (l'eleganza e la semplicità) non facile da raggiungere in musica. Potete trovarne una magistrale esecuzione live al Letterman Show, da applausi (vedi video allegato).
Mancavano da appena due anni i Wilco, ma non è mai troppo presto per ascoltare canzoni scritte in maniera genuina, suonate e prodotte egregiamente, da chi, pur restando legato alla tradizione, non ha mai perso la voglia di innovarsi, aprendosi al contemporaneo.
Un ulteriore incentivo, per chi ne avesse avuto bisogno, a prendere un impegno il 13 o il 14 di Novembre per vedere all'opera sui nostri palchi una delle migliori band americane degli ultimi tre lustri.

Alessandro Valzania

Buy & listen the album
Wilco myspace


11/09/09

REDUCE, REUSE, RECYCLE

- Frequenze Gadgets -


Idee ecologiche
Ecco come mettere i pannelli solari al vostro i-phone (o i-pod touch) ed evitare altri inquinanti carica-batterie.


Idee portabili
Il detto del buon consumatore è "Reduce, Reuse, Recycle" ovvero "ridurre, riutilizzare, riciclare" (vedi titolo). Alyce Santoro ha interpretato alla lettera. Ecco come nastri di vecchie cassette sono diventati prima tessuti (sonic fabric) e poi cravatte, ombrelli, abiti.




Idee portatili
Incrociate un boombox, un amplificatore, un portachiavi e un i-pod. Questo Frankestein mediatico si chiama Mighty Mini Speaker. Una ventina di Euro e saprete come far suonare le vostre chiavi di casa.

Ps: il tipo che vedete nel video si chiama Shed Simove, comico, scrittore, attore, inventore (e probabilmente altro). Ha scommesso con dei bookmakers che diventerà famoso (a livello mondiale) entro il 13 agosto 2010. E' dato 100 a 1. Lui stesso ha scommesso 50 sterline su sè stesso. Se vincerà, donerà il ricavato alla lotta contro il cancro. Se la cosa vi incuriosisce date un'occhiata al suo sito; oltre a vendere i gadget di sua invenzione, accetta consigli e idee per nuovi progetti.

10/09/09

DE LA SOUL - 3 FEET HIGH AND RISING

- Frequenze Old School -


Ricordo di avere ascoltato per la prima volta i De La Soul quando facevo le elementari. Mio zio aveva comprato la rivista Max, e allegata c'era una cassetta con il meglio dell'hip hop uscito all'epoca.
"Tò, tieni, tanto sennò la butto via". I rapper neri e nerboruti fissavano minacciosi dalla copertina questo mocciosetto bianco e italiano che infilava imbarazzato la cassetta nel mangianastri.
Il pezzo "Ring Ring Ring" dei De La Soul era l'unico che nella compilation non mi intimoriva, non sapevo dire bene perchè.
Chiesi a mio zio di comprarmi qualcosa di loro, e lui andò da Moriconi, negozio di dischi ed elettrodomestici del paese, e mi portò a casa "3 Feet High".
Ascoltandolo oggi, capisco perchè mi sentivo più a mio agio coi De La Soul piuttosto - che so - con i Public Enemy. La copertina, ad esempio, non ha niente a che fare con la Old School dell'hip hop, quanto semmai con le copertine coloratissime e freak dei tardi anni '60.
Non c'è niente di violento o minaccioso in questa musica, semmai c'è del divertimento genuino e anche nei pezzi più seri regna un'intelligenza che non è mai boriosa nè pretenziosa.
E forse proprio ciò che trovo interessante in "3 Feet High and Rising" adesso, da (pseudo) adulto quale sono, è che in mezzo alle robe sexy come "Jenifa Taught Me" e la positività di "D.A.I.S.Y. Age" ci sono alcune affermazioni dure circa la realtà della vita nelle parti peggiori delle peggiori città d'America. C'è una saggezza tutt'altro che stagnante che pervade l'album, significativa oggi come 20 anni fa, una assennatezza che ha portato l'allora giovane genere hip-hop in un mondo dove non era mai stato. Tutto il lavoro rimane una vera pietra d'angolo implicante sia la cultura nera, sia quella bianca; un messaggio di pace e di amore a cui le comunità rap e hip hop non riuscirono più ad avvicinarsi.
3 Feet High, come altri grandi album del periodo, mostra inoltre anche le infinite possibilità del "sampling". Credo che non ci sia nemmeno uno strumento in presa diretta, e l'album è talmente zeppo di campioni di brani - da Ennio Morricone ai Surfaris - che forse dovrebbero dedicare una "Musipedia" solo ai De La Soul.
E poi, è bello ascoltare dopo tanto tempo un disco che non sia caduto nella risacca tronfia e prevedibile del gangsta rap, che non sia tutto un "fuck ya sista", "shag yo mama", "kill yo' broda". Insomma, è un disco intelligente, solare e divertente. Roba che farebbe innamorare qualunque marmocchio bianco.

Claudio Cavallaro

Mp3
De La Soul - Say No Go




09/09/09

HALLELUJAH

- Frequenze Smiles -

"Tutto arrivò insieme all’improvviso: la musica, i balli, le droghe, i locali, la città. Avevo avuto ragione: Manchester come la Firenze rinascimentale. Mike Pickering aveva ragione:”non hai bisogno di band in un locale.” Shaun Ryder (Happy Mondays) aveva ragione. I New Order avevano ragione. Arrivammo tutti assieme. Tutti venivano all’Hacienda. Era la nostra cattedrale. Manchester città natale delle ferrovie, del computer, delle bombe rotanti. E stasera qui sta accadendo qualcosa di altrettanto epocale: stanno applaudendo il dj. Non la musica, non il musicista, non l’autore, ma il mezzo. E’ così, la nascita della cultura rave. La beatificazione del ritmo. L’età della dance. Questo è il momento in cui anche l’uomo bianco inizia a ballare. Benvenuti a Manchester
"

Tony Wilson
da "24 Hour Party People"



Doppio cd con ventisei classici scelti e mixati da Peter "Hookie" Hook (Joy Division/New Order)

MIKE

- Un caro saluto -

08/09/09

SOUL VIBES

- A "What Goes On" column -

"I Know You Got Soul"
Eric B


Laura Vane and The Vipertones
Omonimo

2009 Unique

La Unique Records non produce chiunque. Ecco cosa mi ha spinto ad approfondire la conoscenza di questa signorina inglese, ex corista di Gnarls Barkley e The Streets (e altri un pò meno conosciuti), da tempo nel giro delle produzioni nu-funk, ma mai direttamente come front-woman. Tutta colpa dei Vipertones, un gruppo di musicisti anglo/tedeschi come si deve, che l'hanno spinta (vista anche la disponibilità e la partecipazione dell'etichetta) a cavalcare l'onda come solista. E hanno fatto bene: non una grande presenza sul palcoscenico (chissenefrega, sempre meglio di Lady Ga-Ga), ma sicuramente una voce che vale la spesa del biglietto di un live e soprattutto di un disco. Quelli della Unique hanno la vista lunga, e dopo un singolo apri orecchie come "Steam", hanno piazzato il cavallo di battaglia: "Am I Dreaming", un uptempo soul con un melodia che ti si incolla in testa tipo attack. Dieci giorni che non riesco a canticchiare altro, boia lei. Gli interessati tengano una quindicina di euro in tasca per la fine di settembre.

mp3: Laura Vane and the Vipertones - Steam

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Laura Vane Myspace




Mayer Hawthorne
A Strange Arrangement

2009 Stones Throw

Un altro bianco con la passione per la musica nera. Mayer Hawthorne è una specie di nerd (almeno nell'aspetto) che fino a poco tempo fa si occupava esclusivamente di hip hop. Poi, non so in seguito a quale evento, si è ritrovato ad avere un falsetto niente male (mi auguro per lui non sia ciò a cui è più lecito pensare). In realtà, scherzi a parte, come ogni artista con (sani) trascorsi hip hop, Hawthorne coltiva una leale passione per tutto ciò da cui l'hip hop attinge, soul compreso. Da qui la volontà di cimentarsi con una release totalmente incentrata su questo tipo di musica. E' interessante notare che in America questa produzione Stones Throw è indicata come una delle migliori opere prime dell'anno...A differenza di ciò che ho letto (confronti diretti con Curtis Mayfield - un attimo per cortesia) dopo averlo personalmente ascoltato, mi permetto di consigliarlo primariamente a chi in un disco cerca soprattutto momenti di spensieratezza e lascia i paragoni nei giornali. Il sapore è di una caramella retrò con un dolciastro piuttosto marcato: linee melodiche che vanno dai Temptations a Gaye, a "falsetto" Mayfield, senza trovare realmente approdi certi - non che questo sia un difetto, anzi. Il ritmo generale è uno "slow" alternato a rullate di batteria un pò più dichiarate (il Northern soul classico di "Your Easy Lovin' Ain't Pleasin' Nothin'" ne è un buon esempio) e temi che non si allontanano troppo dal sospirato amore dei '50s (almeno come intenzione - vedi "Maybe So, Maybe No", "Make her Mine", "Shiny and New", "Let Me Know"). Il tutto prodotto ad hoc da un'etichetta che della musica nera (in questo e in altri casi, non propriamente di fatto) ha costruito un proprio modus-vivendi. Anche per questo potete stare certi di ciò che acquistate.

mp3: Mayer Hawthorne - Let Me Know

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Mayer Hawthorne Myspace




Kylie Auldist
Made Of Stone

2009 Tru Thoughts


La storia ci insegna che, giusto o sbagliato, l'orchestra viene sempre dopo il suo crooner. Per non sfuggire a questo inossidabile paradigma la Tru Thoughts esclude ogni forma di collaborazionismo dalla copertina di "Made Of Stone" regalando ogni elogio alla Sig.na Auldist e tralasciando dalla ribalta il motore ritmico del disco, una delle migliori orchestre a propulsione funk sulla terra: i Bamboos. Ciò nonostante è la stessa Auldist, nelle interviste ufficiali, a pareggiare la situazione valorizzando l'enorme aiuto di Lance Ferguson & C. sia nella scrittura, sia nella stesura di questo secondo album in studio. "Made Of Stone" segue "Just Say" (il precedente album) come fratello gemello. Tuttavia l'intenzione di scavare ulteriormente verso orizzonti più pop qui è più lampante. Per un paio di motivi: il primo è che la gamma di generi presi in considerazione è un pò più varia (non solo soul/funk ma anche punte pop e raggae, per esempio), il secondo è rivolto alla produzione vera e propria (e qui si può anche storcere un pò il naso..). Lance Ferguson (musicista/produttore), a differenza di come ci aveva abituati (leggi progetto Cookin' on Three Burners per esempio), ha accantonato la potenza primitiva dei suoni a presa diretta, per lasciare spazio alla pulizia dinamica di uno dei detergenti sonori più in voga al momento, il Pro Tools. Questo "apre" il disco ad una più vasta gamma di ascoltatori, ma lascia un pò affranti tutti quelli che contavano sul grezzo sbidonamento di un funk più vero. Pazienza.
L'efficacia dinamica dei Bamboos rimane eccome. Anzi, anche se privata delle piccole saturazioni che la renderebbero più "al sangue", chiude comunque un cerchio avviato proprio dalla maturità vocale e artistica della Auldist. In cima al genere insieme ad Alice Russell e Sharon Jones.

mp3: Kylie Auldist - I Will

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Kylie Auldist Myspace
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