31/07/08

UNO SGUARDO "ON AIR"

- Da Frequenze on Air del 30.07.08 -


Uno sguardo "On Air" dalla puntata di ieri sera in diretta dal Loco Squad di Milano Marittima.
L'atmosfera era veramente qualcosa di magnifico.
Fra un brano e l'altro, il salottino stile vintage che abbiamo a disposizione si è animato di ottime compagnie. Molto divertente ed interessante la chiaccherata con Sam Paglia (foto in basso) che, grande cultura musicale e professionalità a parte, ha sfoggiato una vena cabarettistica d'altri tempi (Sam, l'imitazione di Maurizio Costanzo non era niente male...pensaci su). Decisamente appagante per gli occhi (quelli più squisitamente maschili, ci scusino le signorine), invece, quella con Kris Reichert (foto in basso), bellissima conduttrice e Dj (di 105 e MTV - leggi Kris & Kris), che si è rivelata essere anche un'ottima musicista/cantante. Kris ha presentato le sue Jains, un Rock'n'roll power duo tutto al femminile che ha già all'attivo due album (con produzioni di Cesare Basile e Rob Ellis - scusate se è poco) per la storica etichetta punk Tube Records. Date un'occhiata al loro sito ufficiale per saperne di più. La biondissima speaker ci ha confessato che si è divertita parecchio e tornerà a trovarci molto presto...
Sul finire della trasmissione, come sempre, sono scattati i balli, che sono continuati per un'oretta buona anche dopo la fine della diretta, questa volta scanditi da una Soul Selection bella tirata. L'appuntamento live è rinnovato a mercoledì prossimo nelle vostre radio, ma soprattutto in diretta dal vivo con noi al Loco Squad. Passate a trovarci!

Dalla consolle/regia:

(Mp3) Seu Jorge - Rebel Rebel (Bowie's Cover)
(Mp3) Gianni Ferrio - Valentina (tra la folla)
(Mp3) The Verve - Mover
(Mp3) Primal Scream - Zombie Man
(Mp3) Lcd Soundsystem - Beat Connection (Edit)

Dal salotto:





30/07/08

FREQUENZE ON AIR DAL LOCO SQUAD - Puntata 3

- Stasera dalle 22,30 in diretta da Milano Marittima -


Terza puntata del nostro appuntamento serale estivo dedicato all'approfondimento sul Rock e quanto gli ruota attorno. Ospiti di questa serata saranno Sam Paglia, artista di punta dell'etichetta IRMA, che ci parlerà del suo ultimo album "Rare Sam Paglia", e, probabilmente, una signorina mooolto conosciuta nell'ambito di MTV (e qui mi fermo poichè stiamo ancora attendendo una sua conferma).
Due note su Sam Paglia: Sam nasce sotto il segno del detective nel 1971 in coincidenza con lo Shaft di Gordon Parks e della funkeggiante colonna sonora di Isaac Hayes per l'omonimo film e questi suoni polizieschi se li porta dietro sino ad oggi. Conosciuto come uno dei maggiori esponenti della scena jazzy-funk-soul-bossa and go (on) italiana ed europea e uno dei grandi dell'organo Hammond a livello internazionale è anche una specie di mostro sacro (e di padrino) della corrente denominata lounge (musica da salotto e aperitivo) e della fondamentale riscoperta della musica da film: da Piero Umiliani a Morricone, a Piero Piccioni, per intenderci.
In mezzo alle chiacchere con Sam e la misteriosa signorina che speriamo possa essere dei nostri, tratteremo dell'argomento di giornata: le influenze musicali. Un argomento che verrà suddiviso in più puntate, vista la vastità e l'interesse che porta con sè: dalla semplice ascendenza degli artisti del passato sulle produzioni odierne, fino al campionamento dei vecchi brani e al vero e proprio plagio (e qui qualche chicca non mancherà). Fra una cosa e l'altra non ci dimenticheremo certo di presentare (come sempre) qualche ottima nuova uscita: il singolo dei Calexico in primis (vedi post precedente), il nuovo album dei Primal Scream (ascoltate Beautiful Summer, pezzo da annali), etc etc (non potremo dire tutto, no?), con il condimento di qualche news e dei consigli sui concerti a cui non mancare questa settimana.
L'appuntamento è per stasera dalle ore 22,30 sulle frequenze di Rete 96 Mi Ma (in Romagna sui 95,9 / 96,2 Fm) o, meglio ancora, direttamente al Loco Squad dove, ricordiamo, fra un mojito e l'altro, il ballo è libero !!!

Today's Boombox:

(Mp3) Dr. Dog - The Beach
(Mp3)
Santogold -
Creator


Don't Miss It !!!

29/07/08

CALEXICO: "TWO SILVER TREES" & "CARRIED TO DUST"

- Frequenze News -


Domani sera alle 22,30, in apertura di Frequenze On Air (su Rete 96 Network - 95,9 / 96,2 FM da Bologna a Pesaro), presenteremo ufficialmente il nuovo singolo dei Calexico, Silver Trees, a due anni dall'ultimo album Garden Ruin. Un brano che nasce dal rintocco di una chitarra/carillon e prosegue con la dolcezza di una polverosa ninna nanna, vecchia come il cuore della terra, splendente come gli alberi argentati di cui narra. C'è sempre una storia dietro ad un brano dei Calexico. Ci sono leggende legate all'iconografia del West Americano e al vicino Messico, miti in bilico fra Sergio Leone e Cormac Mc Carthy, Carlos Fuentes e Larry McMurtry. Il racconto dietro a Carried To Dust, loro nuovo album (quasi un concept), in uscita a settembre, narra del viaggio di uno scrittore in crisi, che nella valle californiana di Yucca compra una vecchia mappa stradale con un percorso già segnato in rosso. Un segno del destino che decide di seguire fino in fondo: da una baita sperduta in mezzo al deserto fino ad una serie di piccoli negozi di una nascosta città di confine, si ritrova in un itinerario magico che riattiva la sua fantasia. Da lì storie sulla neve che cade a Mosca, fatiscenti case a Valparaiso, quartieri abbandonati a New Orleans, e strani laghetti pieni di alberi da cui pendono cellulari. L'ispirazione prosegue di pari passo col suo viaggiare: storie di cameriere di piccoli ristoranti sulle Routes del west americano gli fanno ritrovare il feeling con sè stesso e gli permettono di apprezzare un modo di vivere genuino, legato a grandi spazi, profondi silenzi e una splendente spontaneità.
Un album che probabilmente accontenterà i fan più anziani di Burns&Convertino con un ritorno a territori musicali più conosciuti e ad una altrettanto conosciuta produzione: in cabina di regia infatti sarà quel Craig Shumacher che aveva già prodotto Feast Of Wire. Ma attenzione, questo non significa che il tutto sarà ridotto ad un rimpasto di ciò che è già stato sentito. Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare sei delle quindici tracce di questo Carried To Dust e possiamo assicurare che l'arte delle due menti che governano i Calexico non può essere messa in discussione. Anticipiamo che la voce di Joey Burns non sarà la sola ma verrà spesso accompagnata da alcuni ospiti: il cantante spagnolo Jairo Zavala, i due Amparanoia Pieta Brown e Amparo Sanchez, Doug McCombs dei Tortoise e Sam Beam di Iron And Wine faranno da sontuoso ricamo. Appuntamento in radio per ulteriori news e il 18 Ottobre a Milano (Rolling Stone) per l'unica data italiana.

(Mp3) Calexico - Two Silver Trees
(Mp3) Calexico - All System Red (da Garden Ruin)
(Mp3) Calexico - Crystal Frontier (da Hot Rail)


Carried to Dust Tracklist:
Victor Jara's Hands - Two Silver Trees - The News About William - Sarabande In Pencil Form - Writer's Minor Holiday - Man Made Lake - Inspiración - House of Valparaiso - Slowness - Bend To The Road - El Gatillo (Trigger Revisited) - Fractured Air (Tornado Watch) - Falling From Sleeves - Red Bloom - Contention City

Video di presentazione di Carried To Dust




28/07/08

N.E.R.D "SEEING SOUNDS"

- Frequenze Reviews: contaminazioni Hip Hop -

Recensione n. 74 / 2008
N*E*R*D “Seeing Sounds”
Interscope - 2008

Terzo album per la formazione N*E*R*D, la versione più rock (Pharrell, Chad e Shae i protagonisti) dell’altro loro progetto parallelo, il duo Pharrell/Chad chiamato Neptunes, team di producers e remixers molto ambito dall’Olimpo del pop statunitense.
Con Seeing Sound si è proiettati in un caleidoscopio di suoni, avanti e indietro nel tempo, da una costa all’altra, il tutto semplicemente passando da una traccia a quella successiva. Non grandi sperimentazioni, ma costante semplicità: la spugna-N*E*R*D attinge dalle più svariate tinozze musicali, riadattando ogni genere al proprio stile, come se il suono fosse realmente plasmabile a mani nude. Lo scopo è di arrivare dritti all'ascoltatore. Lo dimostra il fatto che i contenuti sono molto diretti e quasi del tutto by-passabili, un modo per affermare la supremazia delle ritmiche sui significati e garantire all'insieme di puntare dritto ad un cuore pop senza perdere tempo in fronzoli inutili (in fondo ai N*E*R*D non chiediamo altro). Il risultato, seppur nella sua semplicità, è garantito. Prince sarà certo fiero dell’atmosfera che si respira in Time for Some Action, così come Kill Joy potrebbe fare felici i RHCP. Sfido chiunque a non pensare ai Police ascoltando i coretti di Windows o a Roni Size per la ritmica spezzata di Everyone Nose.
Si respira universalità in questi cinquanta minuti di musica. Un lavoro che salda Pharrell & C. in quell' istmo in espansione fra il continente Hip-hop e quello Rock, un lembo di suoni che dichiara le parti conquistate come "Territori di contaminazioni" e che, malgrado le buone difese dei due grossi blocchi, seppur con moderazione, continua ad allargarsi.

Marco Rota


(Mp3) N*E*R*D – Time For Some Action
(Mp3) N*E*R*D – Kill Joy
(Mp3) N*E*R*D feat. Julian Casablancas & Santogold - My Drive Thru (Produzione dei N.E.R.D in collaborazione con Julian Casablancas degli Strokes e Santi White, in arte Santogold, che fa da colonna sonora al centenario di Converse)

Video: N*E*R*D "Everyone Nose"

27/07/08

MARAI SANDOR "LE BRACI"

- Frequenze Books -

Márai Sándor
Le Braci
Adelphi (collana Biblioteca Adelphi)
Pagine 181 - Anno 1998


Due uomini si ritrovano in un castello ai piedi dei Carpazi dopo quarantuno anni di silenzio.
Henrik, aristocratico generale in pensione, ha vissuto un’esistenza pietrificata tra le mura del castello, cercando le risposte alle domande che lo hanno tormentato per tutta la vita. Konrad , artista borghese dalle modeste origini, ha vissuto gli ultimi quarantuno anni ai tropici, in una sorta di esilio forzato.
L’esistenza di entrambi è rimasta in realtà incatenata al castello, un’entità viva, luogo della memoria che conserva tra le sue mura il ricordo di avvenimenti lontani, che hanno sconvolto per sempre la vita dei due protagonisti. Entrambi hanno trascorso gli ultimi decenni unicamente nell’attesa di questo incontro, null’altro contava più se non il ricordo e l’attesa, le loro intere esistenze confluiscono in questo momento, che assume i toni di un duello senza spade, non per questo però meno cruento. I due uomini, oramai settantenni, erano un tempo inseparabili, depositari di un’amicizia paragonabile per intensità alla passione amorosa, più forte delle differenze sociali e caratteriali. Nella sala del castello che fu teatro del loro ultimo incontro, siedono i due, e tra loro è palpabile una terza presenza, un fantasma, una donna di nome Krisztina un tempo moglie di Henrik ed amante di Konrad.
Nell’universo Màraiano coesistono due tipi di uomini, due nature profondamente diverse e contrapposte, perfettamente rappresentate dai due protagonisti: Henrik pragmatico e materiale come lo era stato il padre, legato indissolubilmente agli ideali di verità e dovere, Konrad (come Krisztina e la madre del generale) artista etereo e sensibile, avvezzo alla musica ed alle arti.
Due nature che segnano profondamente la vita degli uomini sino a dettarne il destino, in una sorta di dovere coercitivo di rispetto del proprio essere. Da questa riflessione nasce la visione dell’ineluttabilità del destino umano, che rimane comunque lignaggio della propria natura.
Màrai costruisce sullo scheletro di una trama piuttosto semplice un romanzo su amicizia ed amore, verità e tradimento, attesa e passione.

“Alle domande più importanti si finisce sempre per rispondere con l'intera esistenza. Non ha importanza quello che si dice nel frattempo, in quali termini e con quali argomenti ci si difende. Alla fine, alla fine di tutto, è con i fatti della propria vita che si risponde agli interrogativi che il mondo ci rivolge con tanta insistenza. Essi sono: Chi sei?... Cosa volevi veramente?... Cosa sapevi veramente?... A chi e a che cosa sei stato fedele o infedele?... Nei confronti di chi o di che cosa ti sei mostrato coraggioso o vile?... Sono queste le domande capitali. E ciascuno risponde come può, in modo sincero o mentendo; ma questo non ha molta importanza. Ciò che importa è che alla fine ciascuno risponde con tutta la propria vita”.

Màrai è uno splendido rappresentante di quella cultura mitteleuropea che ha fatto dell’alienazione, dell’incertezza e dell’incapacità di vivere la modernità il proprio manifesto, Schnitzler, Musil, Kundera, Roth e Nietzsche paiono accostamenti obbligati.
La recente riscoperta di Màrai, grazie anche alla recente pubblicazione da parte di Adelphi di tutti i suoi romanzi, non appare casuale in questi anni di rapido cambiamento e di smarrimento, in cui ci troviamo orfani di quelle certezze che hanno caratterizzato gli ultimi venticinque/trent’anni, sempre più poveri di risposte ma, paradossalmente, spogliati anche delle domande.
I miti degli anni ottanta, la cultura yuppie con il suo mondo sintetico e plastico, si sta sciogliendo al sole di una nuova consapevolezza, che sta lentamente demolendo i suoi valori, lasciando però delle voragini che non abbiamo ancora ben capito come colmare.


Matteo Armillotta

25/07/08

BLONDE REDHEAD @ VERUCCHIO FESTIVAL

- 24 Luglio 08: Fantasmi Sfocati -

Il sole e la luce hanno la capacità di mantenere tutto saldamente legato alla realtà. Ogni cosa è ben visibile, i contorni sono delineati, i colori uniformi. Tutto è estremamente poco fantasioso. La dimensione onirica della notte di Verucchio investe il paese come un'ombra poco dopo le 21, quando il sole sta spegnendo le sue braci dentro l'Adriatico. Ci sono storie vecchie come l'uomo in quei posti, emanazioni di leggende, fantasmi sfocati che escono danzando accompagnati dal buio e vanno a mischiarsi all'aria, che immediatamente rinfresca. Verucchio di notte torna ciò che era mille anni fa, una corte medievale. Un grosso fuoco con tante persone attorno e una musica che risuona nell'aria. Strani i Blonde Redhead: due copie identiche di un essere umano e una fattucchiera di cui non si vede il volto. Ero convinto di conoscerli, di avere ritmo e melodie delle produzioni bene in testa, eppure i brani sembravano provenire da un mondo distante, mantra onirici composti da fonemi privi di parole. Tutto il concerto è sembrato essere un'unica composizione: le pause suonate da brevi intermezzi di chitarra, i rari momenti di silenzio accompagnati dalla musica scrosciante del pubblico.
Uno spettacolo di suoni metropolitani imbastiti da baronetti selvaggi (i fratelli Pace) e filtrati da una corte medievale, mentre le liriche di Kazu "Morgana" Makino parevano sciogliersi nell'aria come melodie celtiche dai vaghi contorni.
Re Artù, Battisti, Pasolini, Stereolab, My Bloody Valentine. Chi ci fosse su quel palco non lo so, oggi. Fantasmi, fantasmi sfocati come quelli che danzavano intorno all'imponente Rocca alle nostre spalle.

* Un ringraziamento particolare a tutta l'organizzazione di Verucchio Festival.

** A breve sul blog la chiaccherata post concerto con Amedeo Pace (Blonde Redhead).

CSNY / DEJA VU di BERNARD SHAKE (aka NEIL YOUNG)

- Old School Movie -

CSNY / Déjà Vu (Crosby, Stills, Nash and Young) è un film diretto da Bernard Shake, pseudonimo di Neil Young. La guerra in Iraq fa da sfondo al CSNY "Freedom of Speech Tour" che ha toccato le città più importanti del Nord America. Il film è un punto d’incontro tra CSNY e il loro pubblico sia in termini politici che musicali, ed esamina la relazione tra i sentimenti pacifisti dell’era anti-Vietnam con la crisi ambientale del post 11 settembre. Il cuore del film è rappresentato da Mike Cerre, un esperto giornalista che è stato corrispondente ben cinque volte dall’Iraq e dall’Afghanistan nel corso dell’ultima "Guerra al Terrorismo". Il film descrive il conflitto interiore degli Americani che hanno tentato di "scendere a patti" con la loro realtà politica e con il diritto di schierarsi a favore o contro di essa. Un veterano del Vietnam lo riassume così: "E’ stato di nuovo tutto un dèjà vu’". Sin dal loro esordio alla fine degli anni Sessanta, Crosby, Stills, Nash and Young sono stati in prima linea con un messaggio pacifista e si sono schierati contro la guerra in Vietnam. La band, seppur conosciuta per le straordinarie composizioni e le canzoni d’amore, non ha mai perso di vista il suo impegno politico come questo video ancora una volta ci conferma.

(MP3): Crosby Stills Nash & Young - Find the Cost Of Freedom

24/07/08

DR. DOG "FATE"

- Frequenze Reviews -


Recensione n. 73 / 2008
Dr. Dog "Fate"
2008 - Park The Van

Ispirato, pensate un pò, da La Forza del Destino (opera di Verdi), Fate è finalmente il lavoro che ci aspettavamo dai Dr.Dog, quintetto di Philadelphia che aveva il capolavoro nelle corde già da qualche anno. Ricco di richiami magici al soul e alle splendide ballate folk-pop tanto sofferte quanto romantiche, il quinto disco della band lega magicamente la miglior tradizione bluesy americana con una produzione moderna e fresca. Le canzoni che lo compogno brillano di luce propria tra richiami a Beach Boys e Tom Waits, Neil Young ed i Pavement, David Bowie e Palace Brothers. Con queste prerogative, ne vien da sè, che Fate sia uno di quei dischi assolutamente da non perdere. La band ha iniziato nel 2002 incidendo il proprio materiale con registrazioni casalinghe a bassa fedeltà ma già nel 2004 l’album Easy Beat catapultò il gruppo verso il successo prima in patria e poi in Europa. La maggiore attenzione che, via via, la band stava ottenendo, diede l'impulso a migliorare ulteriormente e a crescere sia dal punto di vista del lavoro in studio, sia per quanto riguarda la situazione live. I frutti furono raccolti prima con l’EP Takers and Lovers poi con l’apprezzato album We All Belong. Oggi, lo studio è luogo di improvvisazione e di preparazione e la strumentazione si è notevolmente allargata e fatta più complessa. La caratteristica fondamentale dei cinque Dr Dog sta nell'immersione totale in un sound che non si limita soltanto a replicare le forme pop dei sessanta, bensì ad ampiarle e svilupparle, usando la transizione tecnologica con squisita nostalgia; gli undici brani di "Fate" (da Army Of Ancients a The Ark fino alla conclusiva My Friend), da questo punto di vista, sono come ritratti in continuo movimento, statue parlanti, opere vive che possono trasformare quaranta minuti di vita in piccole esperienze imprevedibili e del tutto piacevoli. Sul myspace della band è possibile ascoltare tutte le tracce dell'album per intero.

(MP3): Dr. Dog - The Ark
(MP3): Dr. Dog - Hang On


Video: Dr. Dog - Hang On

23/07/08

FREQUENZE ON AIR in diretta dal LOCO SQUAD di Milano Marittima

- Ospiti di stasera: The Hormonauts -


Stasera, come ogni mercoledi fino al 20 Agosto, nuova puntata di Frequenze On Air in diretta dal Loco Squad di Milano Marittima (ore 22,30 - Rete 96 Mi Ma - Fm 95,9/96,2). Per l'occasione sarà con noi una delle band più amate ed ammirate del panorama indie-Rock'n'Roll europeo: gli Hormonauts. Andy, Sasso e Pinna presenteranno il nuovo album Spanish Omelette, uscito in questi giorni in una confezione molto particolare: il classico cd, infatti, è accompagnato da un bellissimo mp3 player a forma di audio-cassetta che può essere usato per ascoltare i nuovi brani in formato digitale o anche come lettore/memory card da 512 mb con rispettivo adattatore Usb. Fanno parte dei regali anche un paio di cuffiette (per l'ascolto) e due bonus video. Date un'occhiata al loro sito ufficiale per ogni ulteriore info e per un pre-ascolto dei brani di Spanish Omelette. Insieme agli Hormonauts svolgeremo il tema di questa puntata: il rapporto fra Musica e Cinema, un Rock-trip attraverso le colonne sonore dei film che hanno segnato la storia più recente e non (da Il Sorpasso (1962), ad American Graffiti, alle saghe Tarantiniane, passando da Quadrophenia fino a Little Miss Sunshine e così via). Inoltre, come sempre, gli estratti dai dischi più interessanti in uscita (Primal Scream, Paul Weller, Beck, e altri), le info sui concerti visti e da vedere questa settimana e, naturalmente, qualche sorpresa live (!). L'appuntamento è alle 22,30 dal vivo al Loco Squad (dove i balli sono liberi...) o, se preferite, in diretta radio su Rete 96 Mi Ma (Fm 95,9 / 96,2 - da Bologna a Pesaro).
Don't Miss it!

(Mp3) Primal Scream - Can't Go Back

(Mp3) Hormonauts - Hormonettes

(Mp3) Riz Ortolani - Il Sorpasso
(Colonna sonora originale del Film del 1962
di Dino Risi. Con Vittorio Gassman, Jean-Luis
Trintignant e Cathrine Spaak)


Il Sorpasso - Dino Risi (1962)

22/07/08

THE DODOS - VISITER (e altri figli di David Byrne)

- Frequenze Reviews -

Recensione n. 73/2008
The Dodos - Visiter

Nell'anno di grazia 1981, vedeva la luce uno stravagante album di un duo proveniente da una colonia africana sulla luna. Brian Eno e David Byrne costruirono (probabilmente senza esserne pienamente consci) una fantasiosa impalcatura tecnica su cui, da allora, poterono salire moltissime band a venire: My Life in the Bush Of Ghosts era sostanzialmente un album di World music, ma la presenza di elementi Funk, Rock, elettronica e soprattutto una miriade di pazzie miscelate (pop egiziano, voci di cantanti libanesi, samples di programmi radio) e l'aiuto di alcuni manici dell'epoca (Bill Laswell, David Van Tieghem e il Talkin' Head Chris Frantz su tutti) lo resero una pietra miliare della produzione di entrambi. L'Africa nera, il diafano suono Euro/Americano e i chip potevano convivere, da allora si ebbero le prove. La dimostrazione delle influenze di quell'album e dei pensieri musicalmente globalizzanti di Byrne sulle produzioni odierne sono rintracciabili, con variabili stilistiche più o meno accentuate, in Akron Family, Vampire Weekend, Ruby Suns, Foals, Yeasayer e, non per ultime, nei Dodos. Un duo californiano con una fortissima urgenza espressiva, che, dal loro secondo album, Visiter (il primo con distribuzione decente - Wichita/French Kiss) si può intuire, ma che esplode senza alcuna remora dal vivo. E' in quella sede che i due danno il meglio e questo non può essere che confortante: in fondo gli studi di registrazione sono una bellissima maschera per chiunque. Il fulcro africano è il batterista, Logan Kroeber, un viso pallido come il cognome tedesco che porta, che suona come un ghanese trapiantato sulla West Coast. La sua controparte è il chitarrista Meric Long, melodie esoticamente abbronzanti, mischiate con impeti acustici rabbiosi che spesso ricordano, permettetemi, Violent Femmes su tutti. Meglio by-passare la stra-sbandierata somiglianza con Iron and Wine anche se veritiera in alcuni passaggi. Riviste e siti ci giocano un pò troppo e i Dodos stessi l'hanno scritta a chiare lettere addirittura su myspace...Proviamo con coordinate diverse: Africa nera a parte, dico Tilly and the Wall e un Devendra Banhart senza la pericolosa variante-assopimento che lo contraddistingue: la propulsione di certe ritmiche di Kroeber, infatti, sa certamente come mantenere alta la soglia del sonno. Il pregio più grande di Visiter, e di molti altri album indie-world-oriented di recente produzione (vedi artisti sopra nominati), è una scorrevolezza prettamente estiva, che si fonde con le giornate di Luglio e Agosto entrandone a far parte senza la minima difficoltà. Album da tirare fuori con i primi bermuda e impacchettare con l'arrivo dei freddi settembrini. E poi, parliamoci chiaro: in fondo, con una chiave di lettura un pò diversa, rimangono ottimi presupposti per interessarsi definitivamente alle radici di un genere che ha sempre avuto nella stravagante mente di David Byrne (foto a sinistra) un enorme e variopinto crocevia di stili.


Da Visiter
(Mp3) The Dodos - Fools
(Mp3) The Dodos - Red and Purple


Da Beware Of The Maniacs

(Mp3) The Dodos - Men


Video: The Dodos - Fools

21/07/08

PRIMAL SCREAM: BEAUTIFUL FUTURE (in Italia il 26 Settembre all'Alcatraz di Milano)

- Frequenze News & Reviews -

PRIMAL SCREAM
26 settembre 2008
Milano @ Alcatraz
25 euro + dp
Prevendite a breve su www.ticketone.it

Dopo anni di attesa arrivano in Italia i Primal Scream: uno dei gruppi più influenti e adorati degli ultimi venticinque anni. La data del 26 settembre a Milano sarà l’unica imperdibile occasione per ascoltare dal vivo, oltre a brani seminali del passato, il nuovo album di Gillespie e soci “Beautiful Future”, uscito nel nostro paese il 18 luglio su etichetta B-Unique/Warner.

Recensione n. 72/2008
Primal Scream "Beautiful Future"
2008 / B-Unique


Difficile catalogare i Primal Scream: negli anni, sono passati con geniale disinvoltura dal jangle pop psichedelico del disco d’esordio Sonic Flower Groove, all’eclectro-dub di Screamadelica, sino al rock vintage di Riot City Blues mantenendo una cifra stilistica impeccabile, contrassegnata da un approccio distruttivo/creativo verso tutti i generi possibili (dub, jangle pop, acid, krautrock, hard rock, country, free-form jazz, rock'n'roll, funk, soul) riuscendo a dare ad ogni elaborazione un taglio sempre riconoscibile.
Il disco nuovo, dal titolo Beautiful Future, a parte il singolo, Can’t Go Back, un fulgido esempio di quel rock’n’roll tutto ritmi cinetici e arruffati riff di chitarra (prodotto da Paul Epworth / Bloc Party, The Rakes), è un saliscendi nel pop/rock sintetico, dagli anni 70 ad oggi, dagli Abba (di cui utilizzano marimba e piano) agli Who Made Who, con vistosi ritorni al proprio passato ( la Beta Bandiana Zombie Man è da ricercare fra Screamdelica e Give Out But Don't Give Up) e qualche sbavatura a livello di idee (al nono album in franchising può essere comprensibile) ma anche alcune belle sorprese: un paio di collaborazioni doc con Josh Homme (Queen Of The Stone Age) e Lovefoxxx (vocalist dei CSS), la cover di Over And Over dei Fleetwood Mac cantata in duetto con Linda Thompson (icona del folk britannico), il riuscito impasto disco/dubboso di Uptown e la bellissima e spettrale Beautiful Summer, forse l'episodio più sostanziale del disco, che dimostra come i Primal abbiano ancora qualcosa di unico da dire in mezzo ad un frastornato e caotico presente.
In allegato video/intervista di NME.

(Mp3) Primal Scream - Uptown
(Mp3) Primal Scream - Zombie Man

19/07/08

THE GREAT OTIS REDDING SINGS SOUL BALLADS

- Frequenze Old School and Porretta Soul Festival -

Da molti considerato il più bel disco soul della storia. Io mi associo al coro di voci che osannano The Great OTIS REDDING Sings Soul Ballads (Volt, 1965) , approcciandomi a quest’album però come ad un’opera molto più vasta dell’etichetta che porta virtualmente appiccicata sulla copertina.
Otis Redding è principalmente un interprete eccezionale, oltre alle indubbie doti vocali che lo rendono riconoscibile entro i primi 5 secondi di un qualsiasi suo brano. Mentre scrivo, quel cerchio tutto nero, con quei microsolchi che formano decine di altri cerchi concentrici , sta girando sotto la puntina, avvicinandosi piano al proprio cuore, come al cuore del suono, accordando il mio stato emozionale alle atmosfere che si respirano dai diffusori.
Non è soltanto soul music. Otis ha la capacità di unire il rhythm’n’blues e il gospel e riversarli nella coscienza di ogni brano affermando la complessità e la completezza del bagaglio di conoscenza che lo contraddistingue: cantante ed autore, ma anche musicista in toto. Piano, basso, chitarra e batteria erano gli strumenti che dominava, firmando una carta d’identità che tra i segni particolari portava la dicitura "genio".
Rarissimo, in quegli anni, era trovare un interprete che fosse anche l’autore di quasi tutte le liriche dei brani, come in questo caso. I pochi pezzi che Redding prende in prestito, sono di Sam Cooke (quello che per Otis è sempre stato l’esempio da seguire, la strada da percorrere) e di altri artisti con la stessa attitudine del Nostro a fondere i diversi aspetti della musica nera, sfornando gioielli di musica popolare.
Attenzione: nessuna vera hit da classifica è compresa (come invece accadde per album successivi come il ben più famoso The Dock Of The Bay) ed una chiave di lettura sbagliata potrebbe indurre a pensare che di fondo il livello complessivo sia buono, ma nulla di più. La realtà delle cose invece sta nella coesione assoluta e nell’equilibrio perfetto che ogni singolo dettaglio mostra, esattamente come un’opera-simbolo di un’epoca e di uno stile dovrebbe possedere.

Marco Rota


(Mp3) Otis Redding - That’s How Strong My Love Is
(Mp3) Otis Redding - Woman, Lover, A Friend
(Mp3) Otis Redding - For Your Precious Love



Porretta Soul Festival

Otis Redding morì in un incidente aereo all’età di soli ventisei anni, ma quello che ha lasciato è un patrimonio inestimabile. C’è chi, anche qui nel nostro bel paese, ci tiene ad omaggiare Otis da ormai quasi ventun’anni, con un festival di musica soul che può dire di aver annoverato nella propria scaletta di performers, i migliori artisti soul e funk di questo pianeta. Isaac Hayes, Booker T. & The MGs , Wilson Pickett, Percy Sledge, Rufus & Carla Thomas, Solomon Burke, Irma Thomas, sono solo alcuni dei nomi che hanno calcato il palco del festival, situato al Rufus Thomas Park.
Anche quest’anno il festival, arrivato alla sua ventunesima edizione, è in corso di svolgimento.
Se desiderate maggiori e più dettagliate informazioni, andate alla home page del festival: www.porrettasoul.it

Porretta Soul Festival, Tribute To Otis Redding
21a Edizione, 17 – 20 Luglio 2008 (July 17 – 20)
Graziano Uliani, Direttore Artistico
Porretta Terme, Rufus Thomas Park

Marco Rota

18/07/08

NOTWIST IN ITALIA A SETTEMBRE

- Frequenze News -

Dna Concerti ci comunica che i Notwist, dopo la parentesi di martedi prossimo a Ferrara, torneranno in Italia a fine settembre per 4 date.

28.09.08 - Ravenna @ Bronson
29.09.08 - Roma @ Circolo degli Artisti
30.09.08 - Firenze @ Viper
01.10.08 - Milano @ MusicDrome

Prevendite a breve su www.ticketone.it

I Notwist nascono in terra bavarese quasi 20 anni fa. Nel 1989 il loro suono era ancora alimentato da un’estetica sonora viscerale più associabile all’hardcore metal che alle produzioni musicalmente differenziate e ad ampio raggio che hanno reso Neon Golden un enorme successo di critica e di pubblico nel 2002. La loro è una musica estremamente personale, un'alchimia non sollecitata in alcun modo dalle convenzioni né da particolari scadenze, come si può facilmente intuire dalla data di uscita del loro ultimo lavoro, 6 anni dopo Neon Golden.
The Devil, You and Me è guidato da un’irrequietezza individuale e collettiva, qualcosa che si manifesta sia nell’infinita inventiva musicale che nella narrativa lirica, e che é presente fin dall’opening track Good Lies e per tutto il disco fino al fragile finale di Gone Gone Gone.
I testi esplorano una sorta di disagio, sono strutturati come incanti formulati per fuggire l’ineluttabile ciclo della vita e della morte. Acher sembra voler resistere all’inevitabilità della mortalità, lottando con le certezze fisiche del mondo che lo circonda ("Gravity you won't get me. Old gravity you won't get me...").
C’é un dialogo costante tra il passato hard rock dei Notwist e le loro tendenze più esplorative, ma sono le gradazioni nel mezzo a questi due estremi che rendono la band così unica.


(Mp3)
Notwist - Boneless

17/07/08

RACONTEURS + DEVOTCHKA A FERRARA

- Frequenze foto-reportage -


Reduci dalla trasmissione di ieri sera e dalla divertente serata che è seguita dopo di essa, oggi lasciamo al blog un rapido flash: a breve posteremo l'interessante chiaccherata con Nick Urata dei Devotchka e Mick Collins dei Dirtbombs, nel frattempo, una anticipazione fotografica (solo le foto "ufficiose") di Raconteurs + Devotchka di Mercoledi 09 Luglio a Ferrara, una serata in cui il romanticismo e il delizioso crooning della band del Colorado, sono serviti da base emotiva all'enorme ciclone emozionale di Benson/White (che hanno lasciato semplicemente senza fiato): un viaggio indietro nel tempo agli approcci di Creedence, Zeppelin, The Band. Fantasmi dannatamente presenti nelle note e nelle intenzioni, blues da west coast colato nelle orecchie dei presenti. Gli ultra-trentenni ringraziano e si inchinano, i giovani in cerca di ritornelli lasciano piazza Castello con le foto dei loro idoli e molte domande su ciò che hanno avuto la fortuna di ascoltare. Le risposte prima o poi arriveranno.

(Mp3) Raconteurs - Rich Kid Blues
(Mp3) Devotchka - Blessing in Disguise

16/07/08

FREQUENZE ON AIR

- Da stasera ogni mercoledi in diretta radiofonica dal Loco Squad -


L'idea di trasmettere un programma Rock da uno dei centri nevralgici della movida estiva più à la mode della East Coast (Milano Marittima), dove l'house commerciale regna imperterrita da anni, ha un fascino diabolico. Il Loco Squad è un'oasi in pieno centro Milano-Marittimense, un locale che settimanalmente ospita concerti della scena indipendente italiana (e mondiale) da più di dieci anni, nonchè una roccaforte protetta dove la musica più alternativa si sposa con l'arte della buona cucina e del bere bene. Affascinati da queste premesse, stasera (dalle 22,30 alle 24), ed ogni mercoledi fino al 20 di agosto, proprio da li, trasmetteremo in diretta radiofonica sui 95,9 / 96,2 Fm (da Bologna a Pesaro) di Rete 96 MiMa/Radio Milano, il nostro FREQUENZE ON AIR, un salottino musicale con ospiti e news nello stile che ci contraddistingue da quando abbiamo dato il via a Frequenze Indipendenti.
Questa prima puntata avrà come tema portante l'estate (dopo tanta attesa, quale se no?) e come ospiti gli Amycanbe al completo, uno dei pochi gruppi dello stivale che ha avuto il piacere e l'onore di essere invitato dalla BBC inglese e presentato come gruppo rivelazione della attuale scena indie italiana.
Per enfatizzare l'aria vintage e dare un tocco di originalità a questo primo appuntamento, abbiamo deciso di trasmettere come da una radio dei 60's: in mono e con un leggero riverbero nel vocione di Claudio (Cavallaro), conduttore e padrone del salottino dove si accomoderanno gli ospiti. Una scelta inusuale ma sicuramente un modo per omaggiare un periodo in cui radio e musica raccontavano favole realmente nuove, dove fantasia e pazzia andavano a braccetto sorridendo.
Chi ci vorrà seguire avrà la possibilità di farlo certamente via radio, ma soprattutto dal vivo al Loco Squad, dove il nostro contributo (che sarà anche visivo attraverso proiezioni personalizzate) andrà avanti anche dopo la mezzanotte con una buona scorta di brani scuoti-ginocchia..

FREQUENZE ON AIR
da stasera (dalle 22,30 alle 24) ogni mercoledi
in diretta dal Loco Squad di Milano Marittima
sui 95,9 / 96,2 FM di
Rete 96 Mi Ma / Radio Milano

>>>INFO<<<


Today's Boombox:
(Mp3)
The Zombies - Summertime

(Mp3)
Jim Noir - What U Gonna Do

(Mp3)
Beck - Profanity Prayers

15/07/08

THE VERVE: ANNULLATA LA DATA DI LIVORNO

- News -

Rendiamo ufficiale che la data dei Verve di Mercoledì 16 Luglio a Livorno in occasione dell’Italia Wave Love Festival è stata cancellata per motivi di salute del cantante Richard Ashcroft.

Come da certificato medico ufficiale distribuito dal management della band riportiamo che: “Richard Ashcroft ha una faringite acuta e una forte infezione alla gola quindi deve riposare, non può in alcun modo lavorare ed è sottoposto a cura antibiotica”.

La band si scusa con tutti i fan e si impegna per programmare un nuovo concerto al più presto.

L'organizzazione di Italia Wave Love Festival ha deciso di rendere la serata di mercoledì 16 luglio ad ingresso gratuito: nel main stage si esibiranno dalle 20 I Fiori di Bach (gruppo emergente della Lombardia), i Deti Picasso (Russia/Armenia), Linea 77 e Raveonettes. Concerti e dj set a anche alla fortezza vecchia, sede di Elettrowave e alla Rotonda d'Ardenza dove si trova il Wake Up stage e Psycho Stage.

Per il rimborso dei biglietti della serata di mercoledì 16 luglio è possibile rivolgersi a Green Ticket: www.greenticket.it - 899 5000 55

MELINGO "MALDITO TANGO"

- Frequenze Reviews -
Recensione n. 71 / 2008
Melingo - Maldito Tango


Eu un bondi color humo (Mp3)
Julepe en la tierra
A lo Magdalena
Se igual
Fabriquera
Luisito
Cha digo!
Pequeño paria
Montmartre de Hoy (Mp3)
Cuando la tarde se inclina
Eco il Mondo

Buy it from Amazon
Melingo Myspace

"L'estate è un breve periodo dell'anno in cui l'anima, scaldata dal sole cocente, dilata le sue maglie aprendosi a nuove esperienze emozionali...Il Tango è una emozione, un modo di esprimersi, come il Rock, l'Afro, il Funk. Un'emozione da fare propria, da godere fino in fondo, lasciando che fluisca all'interno del corpo e lo impasti, diventando un'unica, sola e calda cosa".
L'anno scorso Juan Carlos Caceres ha sciolto parecchi cuori. Utopia è stato l'album "World" dell'anno e forse dal 2000 ad oggi solo i Gotan Project, in alcune delle loro bollenti amalgame eletroniche, si erano avvicinati a tanta magnificenza. Quest'anno un'altra voce tormentata tenta di riportare la musica argentina al di fuori dei suoi confini più usuali attraverso immagini e arrangiamenti atipici. Daniel Melingo ha la voce di un fumatore accanito, di un uomo investito e travolto dai suoi blues. Scrive storie di uomini persi nelle madide estremità del mondo, esseri tormentati che si cibano di rifiuti, santi e diavoli, donne cadute in disgrazia. Melingo è un bohemienne amante dei piaceri notturni che sembra non curare apparenza e forma, ma solo il proprio spontaneo modo di essere, un gaucho cinquantunenne che con Los Ramones Del Tango (la band che lo accompagna) ha messo in musica ciò che da anni ha scritto sulla pelle. Dopo il debutto più spirituale di Santa Milonga, questo secondo album accompagna l'ascoltatore in un viaggio più variegato e terreno, avvicinandosi, seppur in modo personale, ad un pathos interpretativo più vicino al mondo del rock: per capirci, un "maledetto sentire", accostabile a personaggi come Gainsburg, Cave o Waits, tre colossi lontani, ma poi neanche tanto, almeno quanto ad intenzione. Nick Urata dei Devotchka ci ha confessato (proprio l'altra sera, a Ferrara - a breve l'intervista) di avere un debole per questo autore, per le affascinanti favole che riesce a raccontare e per la sua appassionata visione del mondo. Una nota: splendida la confezione tridimensionale del disco.

Video: da Santa Milonga - intervista a Daniel Melingo

14/07/08

BECK "GAMMA RAY"

- Frequenze Video -



C'erano ben pochi dubbi su quale potesse essere il primo vero singolo di Modern Guilt. Lo standard classico/Becksiano di Gamma Ray provoca il deja-vu uditivo necessario per una classificazione immediata. Il brano ricorda tutto ciò che Beck ha già fatto, video compreso (dito puntato sul sessantoso The New Pollution, indubbiamente). Per questo sarebbe stata più piacevole la conferma psych di Chemtrails o addirittura, ma qui esprimo una opinione più che personale, il meno immediato Profanity Prayers, che del singolo ha il profumo ma non la subitanea consistenza. Chiacchere, per carità. Momentaneamente ben venga anche il Beck più ovvio e circostanziale, in fondo in giro c'è ben poco di cui felicitarsi.
Fortunatamente entro la fine di questa settimana presenteremo un artista che potrà assumersi l'onere e l'onore di sostituire (o quantomeno affiancare) il menestrello di Los Angeles in parecchi cuori. Carica necessaria ma soprattutto, talento e idee giuste per farlo. Un signore che raccoglie i nostri apprezzamenti da tempo e che ben poco, fino ad oggi, è riuscito a regalare. Un promo è finalmente arrivato in radio un paio di giorni fa e verrà presentato ufficialmente durante la prima diretta di Frequenze On Air, questo mercoledi (16 luglio - dalle 22,30 alle 24 - 95,9/96,2 Fm - solo in Romagna). In questo momento è sotto serrato ascolto. A presto per nomi e cognomi.


(Mp3) Beck - Gamma Ray
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