29/02/08

NOT A GOOD IDEA

Eraclito,olio su tavola
di Hendrick ter Brugghen,1682,Amsterdam

“Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va” (91 Diels-Kranz)

In questo frammento del trattato 'Sulla Natura', Eraclito sottolinea come l'uomo non possa mai ripetere la stessa esperienza per due volte, giacché ogni ente, nella sua realtà apparente, è sottoposto alla legge inesorabile del tempo. Altrove tuttavia sottolinea che v'è un Logos, sottostante a questo continuo mutamento, un'armonia profonda che governa in modo oscuro e inconoscibile la perenne dialettica fra contrari, che provoca il divenire perpetuo delle enti sensibili. Non credo che il buon Pino D’Angiò sarebbe tanto sensibile al pensiero filosofico eracliteo se ascoltasse quanto il groove di “Rich Girls” dei The Virgins, giovane band di New York lanciata da Radio Nova in Europa, è simile alla sua indimenticabile hit “Ma Quale Idea”. Domanda spontanea: l’avranno mai fatto apposta?. Ovvio, certo che no! Ma con riserva (i Madison Avenue l'hanno campionato nel 2000). Poi il precedente già l’abbiamo in casa: qualche hanno fà, infatti, Micheal Jackson è stato costretto da un tribunale di Roma a versare 4 milioni nelle casse di Al Bano, perché «tra "I cigni di Balakà" e "Will you be there" tema e ritmo sono "uguali"» si leggeva nella sentenza. Questa volta, se necessario, mi costituisco parte civile in favore di Pino. Guai a chi me lo tocca . Ragazzi, occhio perché a noi non sfugge nulla. Dopo aver pizzicato Strokes/Tom Petty, Jet/Iggy Pop, Shout Out Louds/Cure, Supergrass/Talking Heads, Granturismo/Mannoia (scherzo/scherzo) ecc. ed oggi Virgins/D’Angiò, i prossimi potreste essere voi, giovane band della porta accanto!





28/02/08

NICK CAVE & THE BAD SEEDS "DIG LAZARUS DIG !!!"

- Una recensione di J.R.R. Tolkien -

"Dig Lazarus Dig !!!"
2008 - Mute/Capitol/Emi

Dig, Lazarus, Dig!!!
Today's Lesson
Moonland
Night Of The Lotus Eaters
Albert Goes West
(Mp3)
We Call Upon The Author
Hold On To Yourself
Lie Down Here (& Be My Girl)
Jesus Of The Moon
(Mp3)
Midnight Man
More News Fron Nowhere

Buy "Dig Lazarus Dig !!!" from Amazon
Nick Cave & The Bad Seeds
Site

"...La parte inferiore del lungo viso era nascosta da una vigorosa barba, folta, dalle radici grosse come ramoscelli, ma sulle prime notarono soltanto gli occhi. Occhi profondi che li osservavano, lenti e solenni ma molto penetranti. Erano marrone, picchiettati di luci verdi. Sembrava vi fosse dietro le pupille un enorme pozzo, pieno di secoli di ricordi e di lunghe, lente e costanti meditazioni; ma in superficie sfavillava il presente, come sole scintillante sulle foglie esterne di un immenso albero o sulle creste delle onde di un immenso lago..."
J.R.R. TOLKIEN

Bad Seeds: Mick Harvey, Warren Ellis, Jim Sclavonus, James Johnston, Conway Savage, Martyn P. Casey, Thomas Wydler.
.

27/02/08

HAPPY BIRTHDAY ED BANGER

- In ritardo, ma è il pensiero che conta, no?! -



L’arcinota etichetta francese Ed Banger Records ( Justice, Uffie, Sebastian, Mr.Oizo, Busy P ecc.) ha da poco festeggiato il quinto anno di vita. Per celebrare nel migliore dei modi questa occasione ha preparato un mix album in omaggio nell’ultimo numero di Mixmag.

Tracklist:
01. Steed Lord - Dirty Mutha (DJ Mehdi Dirty Remix)
02. Ben Mono Feat Killa Kella - Blind Sweep
03. Puzique - Don’t Go
04. Bumblebeez - Dr. Love (Crookers Remix)
05. Surkin - White Knight
06. Kazey & Bulldog - Give It Up
07. High Powered Boys - Hoes Get Down
08. Bobmo - Rock The
09. Feadz - Numanoid
10. Armand Van Helden - J’Taime (Switch Remix/Ed Banger Edit)
11. DSL - Invaders (Busy P Remix)
12. Justice - D.A.N.C.E. (Spank Rock & Mos Def Remix)
13. Das Pop - Fool For Love (Sebastian Remix)
14. Smith N Hack - Space Warrior
15. Cool Kids - I Rock

Mixmag Presents: Ed Banger Menage A Trois [ *via* ]

26/02/08

DIRTBOMBS - " WE HAVE YOU SURROUNDED"

- Non si divertono fino a che non ti vedono piangere -

1. It's No Fun Until They See You Cry
2. Ever Lovin' Man (mp3)
3. Indivisible
4. Sherlock Holmes
5. Wreck My Flow
6. Leopardman At C&A (mp3)
7. Fire In The Western World
8. Pretty Princess Day
9. I Hear The Sirens (mp3)
10. They Have Us Surrounded
11. Race To The Bottom
12. La Fin Du Monde


Etichetta: In The Red - 2008
Ascoltate tutte le tracce >>>QUI<<<

Dirtbombs Myspace

“Non si divertono fino a che non ti vedono piangere”. Questo il titolo del brano che apre “We have you Surrounded”, quinta fatica dei Dirtbombs, un titolo che la dice lunga sul cosa aspettarsi. Per inciso: chi legge si dimentichi subito le sviolinate indie tanto care ai gruppetti in voga adesso. Pongo, Peggy e i cucciolotti, Mick Collins, se li mangia a colazione.
Tanto per capire, ascoltatevi subito “Leopardman at C&A” (qualcuno conosce la Graphic Novel di Alan Moore?) o “I Hear the Sirens” e capirete che siamo sui livelli di “Dangerous Magical Noise” o “Ultraglide in Black” se non, in questo caso, addirittura al di sopra. Andate avanti. In men che non si dica, cadrete nel lurido garage di un maniaco di Detroit ("It’s not fun until they see you cry", “They have us Surrounded”). E mentre tenterete di uscire dal tunnel di fuzz in cui vi trovate, una forte luce vi investirà: è l’enorme faro di un treno intitolato “Ever Lovin’ Man” che fischia un potente “Yeeeeeeehhhhh” (ascoltare per credere) lungo la galleria scura e sulle fiancate porta la scritta SOUL a caratteri fiammeggianti. Che mi venga un colpo se il macchinista non è Otis Redding.
Se i dieci secondi di intro di batteria che dividono dall’attacco di “Indivisibile” danno la possibilità di ricordare dove ci si trova e cosa si stava facendo prima di spingere Play, ciò che segue, insieme a “Wreck my Flow” e “Race to the bottom” sono invece tre distinti episodi che richiedono un ragionamento. Cosa diavolo hanno in mente? Non lo capirete se non al secondo/terzo ascolto totale del disco, quando, passati già una decina di volte dai 7/8 pezzi migliori (tra cui anche “La Fin du Monde”, un omaggio non sappiamo quanto volontario agli F.F.F.) vorrete cercare un significato anche dove, fino ad allora, non lo avete trovato. Risposta: nessun significato recondito, vi stanno, molto semplicemente, prendendo in giro. Fra coretti che sembrano presi dalla “Trommeltanz” di George Kranz ('Indivisible'), casse in 4, piatti in levare (‘Wreck my Flow’ e il suo banale incedere) e otto minuti e venti di Noise puro e semplice (‘Race to the Bottom’), Mick e soci si prendono una spassosa vacanza di un quarto d’ora, seduti di fronte a voi mentre vi guardano e ridono. I Dirtbombs sono anche questo. Un gruppo che in dieci anni è passato attraverso ben 17 diverse line-up pur mantenendo la stessa struttura di base; signori che passano tranquillamente dal puzzo del più infimo bar di Detroit al lusso della croisette di Cannes (vedi colonna sonora di “Lo Scafandro e la Farfalla”) portando sulla faccia la stessa identica espressione; gente che, fondamentalmente, per indole e spirito non vede l’ora di mandare tutti, musicalmente, a farsi fottere. Quindi è il caso di accettare le sperimentazioni puramente edonistiche dei nostri senza tante storie e con lo stesso piglio irriverente. In fondo, chissenefrega, con un semplice gesto basta passare alla canzone dopo, no?

25/02/08

THE BOGGS "FORTS"

[Gigantic Music; 2008]


Gruppo formato a Berlino ma di origine yankee ed ora tornati in pianta stabile a Brooklyn, i BOGGS sono un collettivo multietnico a cui collaborano diversi musicisti provenienti da altri importanti progetti (Enon, Au Revoir Simone, Santo Fuck, Daylight's For The Birds ecc.) che gravitano attorno alla guida compositiva/spirituale di Jason Friedman. Con “Fortis”,registrato con l'assistenza di Julian Gross dei Liars, il gruppo trova una sua piu mutevole dimensione, giocando spesso con ritmi afrobeat e correlando un brillante indiepop con frequenti rimandi alla tradizione folk blues. Aggiungeteci una produzione votata al lo-fi e scoprirete un’album brillante d’atmosfere d’antan che crescerà ascolto dopo ascolto grazie alle partecipazioni di ospiti dal differente background come, ad esempio, Christian Obermeier di Schneider TM o alla grazia interpretativa di Heather D’Angelo delle Au Revoir Simone, toccando altissimi picchi di piacevole musica pop affatto convenzionale. Insieme a Yeasayer e molto di piu di Vampire Weekend – incomprensibilmente sovraesposti – sono una delle piu affascinanti formazioni della nuova scena multiculturale di Brooklyn.

Download:

>>The Boggs - 'Forts' (mp3) <<
>>The Boggs - 'Little Windows' (mp3) <<
>>The Boggs - 'Arm In Arm' (mp3)<<

P.S.: Scopro solo ora, con quattro giorni di ritardo dalla pubblicazione del post, che a bordo della carovana Boggs ci sono anche membri di Holy Fuck e !!!. A questo punto.......fate voi.

The album is available to purchase right now from Gigantic Records.

23/02/08

GOLDFRAPP "SEVENTH TREE"

- For Cosmic Dreamers -

"Ricorda il folk psichedelico inglese,con un tocco di sole calforniano. Ha un'atmosfera nostalgica. Credo che abbia un certo calore. La voce è piu presente, è piu essenziale. E' meno corale, credo fossimo piu aperti all'idea di dare un certo respiro alla musica,lasciando che emergesse....e cercando di contenere l'intensità dell'energia. C'è meno adrenalina e forse in questo caso quel senso di angoscia è più rilassato. Le melodie emergono cosi come le parole anche se in forma non compiuta. Sono suoni che non sono ancora diventati parole. Come un flusso di coscienza. E' la prima cosa che emerge. In certi casi puo essere piu efficace e piu rivelatore di quanto non lo sia pensare direttamente a cio che vuoi dire. Questo fa emergere il tema per il resto del disco. Hai un'idea di cosa sia e di dove sia. E' un buon punto di partenza per sviluppare il tema e dare libero sfogo alla mente d immaginare diverse possibilità. Spesso capita che ci sia un'idea o un tema che si evolve in qualcosa di piu ampio"

Alison Goldfrapp

MP3:

Goldfrapp - 'Happiness' (mp3)

Goldfrapp - 'A&E' (mp3)

22/02/08

FREQUENZE SUPERMARKET


AA.VV. "Rough Trade Counter Culture 2007"
Quando si parla di compilation, l’ideale sarebbe trovare una selezione eclettica che sappia fondere il gusto all’originalità. Tre qualità che incarnano il successo della RoughTrade in campo internazionale e si riflettono nei contenuti delle raccolte della serie “Counter Culture”. Puntuale come sempre arriva fresca dall’Inghilterra la prospettiva definitiva sull’anno appena concluso. Finalmente accantonate le partnership con Mute e V2 per una politica che vada a premiare le etichette veramente indipendenti e la libertà di scegliere senza compromessi anche demotapes, troviamo tutte le canzoni piu ascoltate negli store Rough Trade contenute in una doppia raccolta di 41 brani che coprono come di consueto una vasta gamma di stili ed un ‘grasso’ booklet magnificamente curato nei dettagli; oltre ai nomi caldi – in minoranza - come Justice, Holy Fuck, Soulsavers, Battles e altre band sicuramente protagoniste del 2008 come Glasvegas, Pete and the Pirates e Vampire Weekend potrete scoprire ed incominciare a conoscere tante ottime band minori sconosciute anche ai piu agguerriti cacciatori di novità.
Tracklist completa

Mojo presents:
AA.VV. "Beloved a treasury of classic British indierock"
Un’altra ottima compilation la potete trovare in omaggio alla rivista Mojo che, nel numero di Marzo, dedica copertina e ben 24 pagine ai segreti piu reconditi degli Smiths ed altrettante ai migliori 50 album indierock inglesi di tutti i tempi. Un'omaggio celebrativo ad un'epoca in cui la musica inglese era orgogliosa delle proprie contraddizioni interne; dove l'indie rock proponeva 'wave after wave' musica nuova, diversa ed offriva un'alternativa vera. Niente da spartire con il mainstream. Così, se prima abbiamo parlato di novita, qui si scava nella storia dell’indierock (quello con la I maiuscola) fatto di grandi band come Orange Juice, The La’s, The Teardrop Explodes, The House Of Love, Felt, The Loft, Half Man Half Biscuit e tanti altri. Delle 15 canzoni presenti abbiamo scelto di farvi ascoltare i Loft, la prima band di Peter Astor , definita "seminally seminal" per aver coniugato le visioni chitarristiche dei Television via Velvet Underground all'indolente decadenza tipicamente inglese. Se ad oggi trovate un modo migliore per spendere 9,10 euro fateci sapere…..

THE LOFT
- 'Up the hill and down the slope' (mp3)



"
The first time i heard The Loft was on Janice Long session.It was

1984 and i was 15 years old.I couldn't get the records anywhere in Cerdiff so i had
my first encounter with Small Wonder mail
order.I'd just got my first electric guitar
and i spent trying to learn the solo at
the end of "Up The Hill And Down The Slope" and...I couldn't
do it.It was real abstract guitar playing,a whole new thing to me at the time.
Definitely not from the Steve Jones school of solos!
It really opened my mind and
broadened my
horizons as a guitarist.
Brillant"
James Dean Bradfield
voce e chitarra dei
Manic Street Preachers


21/02/08

RAMONES "BABY I LOVE YOU"

- Frequenze Old School -






RAMONES 1974-1996
"Baby I Love You" (mp3)
(Phil Spector/Jeff Barry/Ellie Greenwich)
from 'End Of The Century'
1980, Sire Records Company
Chitarra:Johnny Ramone
Batteria:Marky Ramone
Voce:Joey Ramone
Basso:Dee Dee Ramone

20/02/08

ATTITUDINE ROCK'N'ROLL

- Attitudine vs Latitudine -

A testimonianza del fatto che la voglia e la propensione a fare musica rimane la stessa anche al variare delle latitudini (che uno sia di Genova, Monaco, Parigi, Londra o chissà dove), oggi tentiamo un esperimento: prendiamo come minimo comun denominatore proprio l'attitudine rock'n'roll e vi presentiamo 3 gruppi, 3 nuovi talenti, le cui uscite discografiche sono da tenere decisamente sott'occhio. Latitudini differenti, attitudini convergenti.


THE LAST KILLERS
(Luogo: Italia - Cesena/Ravenna)
"3 Bombs Over Berlin"
Etichetta: Area Pirata

Parlarne bene sarebbe facile per noi. Siamo legati da una amicizia che va ben oltre la musica. Per questo lasciamo che sia il Sig. Manuel Graziani, illustre penna di RUMORE a descriverli direttamente dal numero di Gennaio:
"..Sembra di essere catapultati in un ferragosto dominato da gavettoni di frat-rock, garage-punk, beat e r&b, reso ancor più scoppiettante dal tocco really vintage dell'organo che smussa gli angoli quando ce n'è bisogno e da un'armonica roots-blues da brividi. Immaginate un Juke Box che alterna vecchie hit di James Brown e Ike & Tina con oscure gemme dei Sonics, Outsiders e Gravedigger V e non sarete molto lontani dall'essenza del disco in questione. Dalla Romagna con Furore. Voto: 8 ".
Amen.

Mp3: The Last Killers - She's Allright
Mp3: The Last Killers - Teenage Kicks (Undertones Cover)
The Last Killers MySpace

GENTLEMEN'S AGREEMENT
(Luogo: Italia - Napoli)
"A Gentlemen's Agreement"
Etichetta: Seaside Records

Ebbene sì: It's Sunny Time. Questa è la scritta che compare in alto a sinistra sul loro mySpace.
Non potrebbe essere differente vista la provenienza di questo trio. No, non è la Napoli di oggi. E' la Napoli degli anni '60, la Napoli soleggiata di Dean Martin e DeSica. I Gentlemen's sono i ciceroni musicali di una città che vi offre ogni meraviglia, di una Campania solare, dove la terra si specchia in un cielo limpido e le Lambrette sfrecciano sul lungomare con in sella belle ragazze e ragazzi imbrillantinati. Una band con un gigantesco potenziale. Andamento sixties inglese e radici fortemente ancorate sotto il Vesuvio. Costantemente in giro per l'Italia a suonare, a breve forse anche nella vostra città. Non potete perderli. Credeteci.

Mp3: Gentlemen's Agreement - Blonde Country Girl
Mp3: Gentlemen's Agreement - Fever all during the day
Gentlemen's Agreement MySpace

GRANDE
(Luogo: Norvegia)
"Uppers, Downers, Screamers and Howlers"
Etichetta: Fabuloso Records/Sonet

Non avremmo mai detto che in Norvegia potesse passare il Mississipi. Che in mezzo alle terre innevate potessero ritrovarsi Lightnin' Hopkins e Link Wray a duettare con Eddie Cochran e gli Abba. Lo spirito di questo ragazzo ci ha contagiato. Siamo stati contattati alla nostra mail qualche tempo fa direttamente da lui e ora che il suo disco ha finalmente raggiunto la nostra casella di posta non possiamo fare altro che farvelo conoscere. Si sta auto-promuovendo con le proprie forze per staccarsi dal nord europa ed atterrare anche dove, durante l'anno, il sole batte per un pò più di tempo. Se la nuova ondata "Old School, New Cool" incomincia a bagnarvi le gambe, occhio, sale come una marea impazzita. E questo ragazzo ne fa decisamente parte.

Mp3: Grande - Rhythms of Sins
Mp3: Grande - We did it All
Grande MySpace

19/02/08

VITALIC CONTEST

- And the winner is...-
Vincono un biglietto per il Live di
VITALIC
Sabato 23 Febbraio presso
VELVET (Rn):

Laura Longo - Rovigo
Valentina Cavazzin - Bologna

Qualora gli estratti non potessero ritirare gli accrediti personalmente la sera del concerto (attraverso l'esibizione di un documento), sono pregati di avvertirci entro e non oltre la giornata di mercoledi 20 febbraio. Qualora questo accadesse, avverrà una seconda estrazione e i vincitori verranno immediatamente avvertiti (e postati).

FREQUENZE CONTEST

- Ricapitolando... -

Mentre verso sera sapremo i 2 vincitori del contest per il Live di VITALIC (sabato 23 al Velvet di Rimini), pensiamo sia giunto il tempo di fare un pò di ordine anche per quanto riguarda il discorso concorsi. La collaborazione di Frequenze con i vari indie-club in Emilia Romagna e con DNA Concerti, Grinding Halt, Petrolio Agency, etc. porta, da qualche mese, a chi legge il blog, la possibilità di poter assistere gratuitamente ai concerti più interessanti solo mandando una mail a info@frequenzeindipendenti.com e partecipando così all'estrazione periodica dei biglietti in palio. Le domande a cui alcune volte sono abbinati i contest sono, diciamo, una semplice formalità proprio per rendere il gioco tale. Come potrete notare, nella barra qui a fianco, da oggi si aggiungono altri 2 contest a cui poter concorrere: EDITORS al Velvet il 29 Marzo e ADAM GREEN al Bronson il 02 Maggio.
Quindi, ricapitolando, i live da vincere (in ordine cronologico) sono:

CARIBOU at Velvet - Sabato 08 Marzo
EDITORS at Velvet - Sabato 29 Marzo
WOMBATS at Velvet - Sabato 12 Aprile
ADAM GREEN at Bronson - Venerdi 02 Maggio

Non possiamo che invitarvi a partecipare al contest che riterrete di vostro gradimento e augurarvi in bocca al lupo.

DOWNLOAD:

Mp3: CARIBOU - After Hours
Mp3: EDITORS - Feel Good Inc. (Gorillaz Cover)
Mp3: WOMBATS - Little Miss Pipedream
Mp3: ADAM GREEN - Nat King Cole

18/02/08

THE DARK SIDE OF LONDON

- Se Leonard Cohen si trovasse su un lato del canale e Scott Walker sull’altro, chi salterebbe per primo? -

I Cesarians sono una all star band composta da ex membri di band culto come Penthouse, Monkey Island e Christian Death. Londinesi d’adozione, apolidi dal punto di vista della provenienza geografica e delle esperienze musicali. Come se dei musicisti di punk polka mettessero in scena “L’Opera da Tre Soldi” dopo aver dato fuoco al palco in compagnia dei Dresden Dolls ! E finalmente il 28 di Gennaio è uscito il singolo di debutto per la Imprints Records/Cargo. La band di Charlie Finke si presenta con un organico strumentale di tutto rispetto, trombone, clarinetto e piano compresi; esplosi in un suono d’impatto che si prende tutte le discendenze dal cabaret weilliano, aggiornando in versione digest l’oscurità dei Birthday Party, per trasporla nel gioco di un crooner in cerca d’affetti ed effetti. “Flesh Is Grass” si trascina sulla voce di Finke in un crescendo gestito da clarinetto trombone e batteria. Decadenza tascabile costruita con maestria a cui fa da specchio l’incedere di “Woman”, ascoltabile anche dal profilo myspace della band; il brano, più che dalle parti di Cave (insito nel dna del gruppo) si assesta stavolta con maggior comodità nell’alveo Gallon Drunk. Due brani focosi al punto giusto, ma sarà un album completo a dirci se la drammaticità new wave dei Cesarians è figlia di una morbosità autentica e sanguigna o è piuttosto il frutto di un’artificiosa teatralità fine a se stessa... e in attesa di un lavoro sulla lunga distanza, un'altra buona occasione per levarsi dubbi riguardo alla reale caratura dei Cesarians sarà rappresentata dal loro prossimo tour italiano che tra Marzo ed Aprile toccherà di nuovo la Romagna dopo le indimenticabili performance dell'anno scorso al LegoCafè. Cercate nel sito della (C)lapdance la data piu vicina a voi e per allora siate pronti e preparati. Riavvitate il tappo del valium e lasciate che la cupa corrente dei Cesarians vi porti giù. Ma non troverete tutto scuro… nel fondo ci sono bolle e del pazzo cabaret berlinese... cedete alla tentazione… arrendetevi.


>>The Cesarians - Marlene(mp3)<<

>>The Cesarians - Flesh is grass (mp3)<<


15/02/08

B A B B U

- Support Your Local Talents -
(click on photos to enlarge)


Abiti dal profilo intrigante, guanti smaltati di pietre, bottoni e bretelle dal vivace appeal retrò-pop, bocche rosse di vetro fuso, fantasie ironiche, divertenti, sature di rosa, ocra, fucsia: colori d'ordinanza parlando di femminilità...In una parola sola "Babbu", il giovane marchio italiano firmato al 100% dalla talentuosa fashion designer cesenate Cristina Onofri, nato per gioco poco piu di tre anni fa ed ora già conosciuto su scala internazionale. La scorsa settimana abbiamo incontrato Cristina per scambiare quattro chiacchiere davanti ad un piatto di pasticcini in un locale del centro e forse intuito un suo semplice precetto: "l'abito non fa il monaco, ma lo stile sì"! :

Come è nato il progetto Babbu?
Babbu nasce da un’esigenza personale di vestire me stessa, dalla necessità di realizzare qualcosa che non riesco a trovare altrove, perché come disse Gabrielle CHANEL “la moda passa, lo stile resta”. Babbu è sempre esistito in un certo senso, sono io, i Buyers lo hanno ufficializzato. Non avevo previsto sarebbe diventato un lavoro a tutti gli effetti, ma devo ammettere che, essendo una parte ludica di me, vorrei rimanesse più passione che lavoro, per non scendere a compromessi con i canoni dettati dalla moda.
I personaggi che popolano il mondo di Babbu sono caricature della quotidianità o ricordi dell’infanzia?
Sono semplici disegni che scarabocchio in giro, su quaderni, post-it. Mi piacciono i ritratti, anche nelle foto.
Come nasce una collezione Babbu?
Nasce all’improvviso. A volte la vedo in sogno, ed al mio risveglio cerco di metterla su carta. In altri casi, quando sono sotto pressione in vista di una fiera, disegno bozzetti, e qualcosa salta sempre fuori. Altre volte, mi basta trovare un tema per averla già tutta in testa.
Dove possiamo trovare le tue collezioni?
Lontano da qui, o nel web.
In questo periodo di crisi essere considerata un’italiana da esportazione è sinonimo di successo. Ma prediligere il mercato estero è una scelta precisa o esigenza dettata dai tempi?
In realtà io non scelgo, sono i diretti interessati a cercarmi. Se la domanda estera è maggiore rispetto a quella italiana, ne sono quasi più felice, mi piace l’idea di vendere a Los Angeles, Parigi, Dubai, etc.
Per una giovane designer quali sono le difficoltà maggiori che si incontrano in Italia rispetto ad altri paesi europei?
Convivere con i canoni dell’italiano medio, mentre all’estero è più importante la scelta del singolo individuo, un traguardo che non so se in Italia riusciremo a raggiungere. C’è la paura dell’emarginazione e si formano le mode “tutte con la piastra e LA Louis Vuitton, tutte con il trucco alla Siouxsie, tutti con le Nike air max da 15 anni”. Inoltre, credo che se un artigiano, fotografo, designer, etc. voglia emergere, ci debbano essere agevolazioni, non paletti e tasse che ti obbligano a tagliarti le gambe da solo. L’italiano si tiene stretto il passato e teme il futuro.
Ci puoi anticipare qualcosa sulla linea autunno/inverno 2008 ?
La collezione A/I 2008 s’intitola SILVER SAFARI. Si tratta di un viaggio intergalattico nel quale si viene a contatto con animali a noi familiari, ma resi più spaziali. Ho realizzato alcune borse total silver, luminosissime, alle quali ho applicato piccole spille con animali in vetro. I vestiti sono fatti a mano, in lana 100%, tagli puliti e con ampie scollature sulla schiena. Gli accessori come guanti sciarpe e bijoux in vetro, sono le mie ciliegine sulla torta, dove posso osare un po’ di più.
Dopo anni di indifferenza sembra che la musica e la moda si siano riavvicinate. Le nuove tendenze musicali richiedono un look appropriato ed accurato nei dettagli. Che ruolo ha la musica nella tua vita e nel tuo lavoro?
Ascolto sempre i brani in loop fino a farmi sanguinare le orecchie, mi aiuta a concentrarmi. Vado ai concerti e vivo in simbiosi con l’iPod. Moda e musica sono due forme d’arte che vanno a nozze, ma Babbu trova ispirazione più nei libri o nel cinema.
Scegli una playlist di 5 o più canzoni per la colonna sonora della collezione primavera estate 2008.
I heard it through the grapevine
– Marvin Gaye
Say no go – De la Soul
L’appuntamento – Ornella Vanoni
Concerto in G – Antonio Vivaldi
Christine – Siouxsie and the banshees
Dust off ya classix – Goldielocks
Angeles - Elliott Smith
I call it art – The Kills
Running Away – Paul Haig
Ashes to Ashes – David Bowie
Anne cherchait l’amour - Elli et Jacno
Progetti per il presente e sogni per il futuro ?
Fare la pasta in casa
Imparare il giapponese
Diventare una bassista pro
Fare il giro della morte in un tunnel con lo skateboard
Stylist/Missionaria delle starlette negli States, perché soffro nel vederle incapaci
Recitare in un film di Woody Allen
Prendere un secondo gatto
Regalarmi una Porsche 911 anni ‘70
Trasferirmi all’estero a tempo determinato per brevi periodi
Ingrassare di 10 kg
Non prendermi troppo sul serio
Non perdere il mio lato cinico
Comprare una nuova macchina fotografica
Aspettarmi che le rose ed i tulipani piantati a novembre, fioriscano in primavera
Continuare a farmi i fatti miei
Babbu


::BABBU::
::
official site ::


14/02/08

BLACK LIPS - GOOD BAD NOT EVIL

- Fangoterapia Rock'n'Roll -

I Saw A Ghost (Lean)
O Katrina!.mp3
Veni Vidi Vici
It Feels Alright
Navajo.mp3
Lock And Key
How Do You Tell A Child That Someone Has Died
Bad Kids
Step Right Up
Cold Hands.mp3
Off The Block
Slime And Oxygen
Trascendental Light


Black Lips Myspace
Buy "Good Bad Not Evil" from Amazon

"Ok, sono a mio agio", continui a ripeterti, mentre universi minimali e tecnoidi ti circondano. Ovunque: sul lavoro, in palestra, sull'autobus. Anche adesso. I suoni sono contraffatti, suggestionati, computerizzati. Lo squillo del telefono, la macchina del caffè, il frullatore, il computer. "Ok, tutto bene" e vai avanti. Sei circondato da una musica assordante di tecnologia. Allora, stanco di suoni vacui ti proietti nel tuo negozio di dischi per ascoltare musica vera. Quella fatta di note di strumenti. Ma anche qui affronti l'ingombrante avanguardia che prolifera. E dopo qualche ascolto, con un bel sorrisone, compri l'ultimo Lp di misterNonsochi che caga a tempo barriti di sintetizzatore elaborati con il suono della sua 12 corde, il tutto rigurgitato da Pro-Tools. E' fighissimo. Tu sei fighissimo. Ma cinque minuti dopo non sai più perchè l'hai comprato. Resa dei conti: quando nessuno ti vede, in casa tua, nel tuo scantinato, in camera, in bagno, prendi i tuoi dischi, quelli con le chitarre e gli amplificatori incisi con la pietra, dove i suoni sono tremendamente tremendi e terribilmente terribili. Vecchio Soul, rock'n'roll, punk e altre coperte consunte. Ti copri fino alle orecchie e ti accorgi che tremavi perchè smetti di farlo. Per il tempo necessario ti lasci cullare nel fango. Ecco cosa stai facendo: fangoterapia. E dopo il trattamento nel tuo centro personalizzato sei pronto per un'altra immersione nella tecnologia. Benedetto sia questo disco, che di fango è fatto. Centro Benessere Frequenze indipendenti, oggi Fangoterapia Rock'n'roll: Black Lips, prima porta a destra. Benvenuti.

13/02/08

SANTA DOG

- Sparkly Pop With A Sinister Perimeter -


Giovedì sera, per chi si trovasse dalle parti di Cesena, consigliamo di non perdere l’atteso concerto degli albionici Santa Dog, in Italia per un mini tour promozionale che li vedrà impegnati domani al LegoCafè (1 & 2) di Cesena appunto, il 15 al Vibra di Modena (??) per concludersi solo Domenica 17 al Mattatoio di Carpi. Il quartetto di Bristol, capitanato dalla bella Rowena Dugdale, presenterà l’album di debutto "Kittyhawk" appena pubblicato, dopo una manciata di Ep ed un 7”. Provate ad immaginare Blondie a spasso con gli Smiths sul ciglio di una rupe con una fredda brezza che alza la gonna a Debbie Harry e non sarete lontani dal cogliere lo stile esclusivo di questa band inglese dal fascino unico. Difficile parlare seriamente di riferimenti concreti ma se volete approfondire, qui trovate una recensione completa dell’album, traccia per traccia, scritta dal buon Mark Zonda ed in fondo due mp3. A scaldare la serata, verso le 22,00, ci penseranno i nostrani TinyTide ed a seguire Santa Dog.Free entry come al solito.
Allora, a domani.

>>MP3<<

>>Santa Dog - 'Rosa' (mp3)<<
>>Santa Dog - 'Pop Coloured' (mp3)<<

12/02/08

THE TEENAGE PRAYERS

- Palla al centro. Pronti. Via -


Un giovane band newyorkese in rampa di lancio che cita nelle influenze – testualmente - Salomon Burke, Iggy, Bowie, Stax, Kinks, Otis, Phil Spector, Sam & Dave, Hayes & Porter, Lou, Keith, Hi Records, Jerry Lee, Randy, Harry, Aretha, Dan Penn, Nina Simone, John Cassavetes ecc., mi serve un’assist di prima, al volo, spalle alla porta che nemmeno il Cassano degli ultimi due mesi è stato capace di realizzare. Non so altro. Giuro. Ma sono certo che ne riparleremo. Per ora sono ampiamente soddisfatto dell’energia incessante di “Good Vodoo” (video) e “I’ll Never Let You Go” (mp3). Ora vorrei godermi in pace l’attesa fino al 16 Marzo, data fissata per l’uscita dell’album “Everyone Thinks You're The Best” prodotto da, attenzione attenzione, Mr. Steve Wynn.
Goooal!
Oooooooolèèèè!

>>The Teenage Prayers - 'I'll Never Let You Go' (mp3)<<

11/02/08

FREQUENZE INTERVIEW: THE RAVEONETTES

- Una Intervista con Sune Wagner & Sharin Foo -


Partiamo dalla fine. Sono le 23.45 e l’ultimo accordo di “Aly, walk with me” risuona nella sala piena. I Raveonettes scendono dal palco del Bronson accompagnati da applausi e fischi di approvazione.

Bel concerto. Fra i cuori in subbuglio della bellissima “Blush” (uno dei tanti brani eseguiti dal nuovo album) e i richiami agli albori (“Attack of the Ghostriders” in primis), Sune Wagner e Sharin Foo , fra atmosfere sognanti e altre più taglienti, hanno toccato l’apice (come era da immaginarsi) con le note di “Love in a Trashcan”, il brano che ha dato una svegliata generale ai presenti, facendogli ricordare che dopo tutto stavano calcando il suolo di un dancefloor. Non sono mancate le belle sorprese, come la cover di “French Disko” degli Stereolab, un brano che ascoltiamo con piacere in qualsiasi occasione. Inciso: guardando il batterista in piedi davanti alla scarna coppia rullante/cassa, non possono non venire in mente i Jesus and Mary Chain e un “friccicorino” sale lungo la schiena quando in un paio di occasioni l’attacco sembra quello di “Just like Honey”. Divagazioni. Torniamo indietro: sono le 19,15. Le luci del Bronson sono tutte accese, il soundcheck è appena terminato. Romina (la gentile responsabile di DNA) insieme a Christofer (titolare del club ravennate) ci portano dritti dai signori danesi.
Visi puliti, Sune con un cappello che copre un taglio molto eighties, giacca nera e scarpa da tennis. La felpa col cappuccio e un trucco appena accennato non riescono a camuffare invece l’avvenenza di Sharin, alta almeno 1,75 e dai perfetti tratti nordici. Il grande camino nei camerini del Bronson è acceso, c’è un bel calduccio.

Frequenze: Da quanto suonate insieme esattamente?
Sharin: 5 Anni in tutto.
Frequenze: Raccontateci gli esordi.
Sharin: Quando abbiamo incominciato a suon
are, abbiamo visto che le nostre voci andavano incredibilmente d’accordo insieme. Le uniche difficoltà le abbiamo incontrate nella ricerca di una identità definitiva. Sai, abbiamo cambiato un po’ di nomi. Poi alla fine, nel 2002 sono arrivati finalmente i Raveonettes. Con il primo album siamo usciti dall’anonimato.
Sune: Non immediatamente…comunque diciamo che ci siamo fatti conoscere abbastanza in fretta.
Frequenze: Di palchi ne avete calcati un bel po’ durante questi anni. Come è cambiato il vostro feeling davanti al pubblico?

Sharin: E’ cambiato parecchio…Non sai quanto.

Sune: Sono d’accordo. Durante il tour del primo album tutta la carica e l’energia che avevamo si è dissipata con l’aumentare dei concerti. Sembravamo automi. Il suonare continuamente ci portava ad estraniarci da quello che succedeva al di là del palco, andavamo a memoria. Capitava addirittura che pensassimo ad altre cose durante la performance, ognuno ai fatti propri. Questo non era particolarmente coinvolgente. Adesso è tutto diverso. Il tempo ci ha fatto imparare a dosare quello che abbiamo dentro, in più finalmente abbiamo trovato la configurazione ideale della band e grazie a Lust Lust Lust suoniamo canzoni che amiamo profondamente.
Frequenze: Cosa vuoi dire?
Sune: Beh, siamo contenti della riuscita del nostro ultimo lavoro. E’ esattamente ciò che volevamo fare e ciò che ci piace suonare.
Sharin: Si è creata una chimica particolare con i pezzi, questo è importante.
Frequenze: Avete cominciato l’avventura di “Lust lust lust” senza il peso di una major sulle spalle, può avere influito sulla sua buona riuscita?

Sharin: In un cer
to senso direi di sì. Più a livello inconscio però. Siamo più sollevati.
Frequenze: Quindi ora, più leggeri e con la mente più libera, cambiereste qualcosa di quello che musicalmente avete creato dentro i “recinti” della Sony/Columbia?
Sharin: Tutto sommato direi nulla.
Sune: Nulla. In quel momento sentivamo di fare ciò che volevamo comunque. Fa parte del nostro percorso.
Frequenze: Percepite questo percorso come una crescita?
Sune: Bella do
manda. Mi piace pensarlo. Si sono sovrapposti parecchi tipi di influenze e cambiamenti durante questi anni, tuttavia il nostro sound non è drasticamente differente. E’ sempre il nostro sound, mi capisci? E non vogliamo cambiarlo troppo. Abbiamo incorporato nuove idee in ogni album. In quest’ultimo, per esempio, lavoriamo con parecchi breakbeats e altre cose che non avevamo mai usato prima, tipo sintetizzatori, suoni di basso elaborati, quindi c’è stato uno stacco dall’approccio che avevamo gli anni scorsi, è stato diverso. Tornando a ciò che dicevi: anche questo è crescere, andare avanti.
Sharin: Crescere è importante. Non vogliamo ripetere ciò che abbiamo già fatto, non sarebbe bello risentire un altro “Whip it On” o un altro “Chain gang of Love”, non solo per chi ci ascolta ma soprattutto per noi stessi.
Frequenze: Abbiamo letto in una intervista a Stephin Merrit (Magnetic Fields) che il termine “Shoegazer” non è esattamente un complimento in America. Ascoltando il loro album e il vostro, usciti (almeno qui in italia) quasi simultaneamente, si possono trovare diverse associazioni con i suoni delle band che hanno dato vita a quel movimento, vi sentite presi in causa?
Sune: Non mi s
ento preso in causa direttamente, ma voglio difendere un movimento che ha dato tanto alla musica. Quando penso allo Shoegaze mi vengono in mente band come My Bloody Valentine, Ride, Lush…brani lunghi, suoni distorti e un particolare stato d'animo.Qualcosa legato ad un determinato periodo storico e, voglio essere sincero, qualcosa non di intramontabile. Comunque non lo considero certo un termine dispregiativo, anzi è qualcosa di bello. In quanto al collegamento con noi...Ci sentiamo più come l’evoluzione dell’idea musicale del periodo ‘50/’60. E rimaniamo vicini a questo anche se ci piace sperimentare.
Frequenze: A proposito di anni ‘50/’60, diteci dell’idea di inserire un paio di occhialini 3-D dentro alla confezione di “Lust,lust lust” .
Sharin: Ti è piaciuta? Volevamo allegare un gadget al disco. Siamo entrambi appassionati di cinema e gli occhiali 3-D ci sono sembrati in linea con il nostro stile. Io li trovo bellissimi.
Sune: Se non li hai ancora provati, devi farlo, è una nuova dimensione con quelli su!
Sharin:
Il problema è che non sono stati inseriti in tutte le distribuzioni.
Frequenze: Infatti in Italia il disco esce con packaging classico, nessun gadget.
Sharin: Peccato, sono molto carini, peccato!

Frequenze: Sapevamo di Sune e della sua passione per i noir e i thriller alla Hitchcock, ma non di te.
Sharin: Si, in generale più che ascoltare musica, guardo film anche io.
Frequenze: Da quanto non compri un disco?
Sharin: La settimana scorsa, l’ultimo di Pj Harvey.
Frequenze: Tu, Sune?

Sune:
Io non saprei. Però ti voglio dire una cosa: oggi ascoltavo “Sound of Silence” di Simon and Garfunkel…E’ un pezzo maledettamente bello (ride). L’ho sempre sottovalutato, devo comprarmi quel disco.
Frequenze: In una parola: descrivete questo periodo della vostra vita.
Sune: Eccitante.
Frequenze: Cosa lo rende così eccitante?
Sune: Posso usare 3 parole?....”Lust,lust,lust”.
Frequenze: Ve lo rendo ancora più eccitante. Questa sera al Bronson accadrà una cosa straordinaria, comparirà uno spirito sul palco e suonerà un brano con voi. Avete la possibilità di scegliere chi sarà.
Sharin: Uno spirito...come in "Dead Sound"? Hai visto il video?
Frequenze: Bellissimo.
Sharin: Adoriamo quel video. Uno spirito...Buddy Holly…sarebbe bello fare una jam session con lui! Oppure…Mozart…
Sune: Si, Mozart con un synth davanti, wow, stasera non potete mancare!

Ci alziamo e finiamo la conversazione sgranocchiando le patatine del buffet sul tavolo a fianco al camino. Simpatici e disponibili, “due ragazzi d’oro“ avrebbe detto mia nonna. Non fosse per la “Lussuria” stampata ben tre volte a caratteri cubitali sulla confezione del loro disco, ne saremmo convinti anche noi.

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07/02/08

STRANI AMORI SEGRETI

- a strangelovestory -

Sono sincero, ho tribolato. Dopo ben più di un mese di preghiere avevo perso la speranza di scartare il pacchetto ed invece oggi (ieri, ndr) è arrivato: sto parlando dell’LP ‘I Want Candy’ degli Strangeloves. Gruppo garage-rock tra i più originali e creativi di sempre. Con questo unico album all’attivo, hanno saputo riecheggiare per decenni nella memoria inconscia di illustri successori, lasciando tracce nel punk, post/punk, revival garage degli anni 80, fino ai giorni nostri. Ma andiamo per ordine. Il nome della band è un tributo al ‘Dottor Stranamore’ di Kubrick. Formatisi a New York nei primi anni '60, si fingevano una band australiana. Prima di pubblicare i primi singoli avevano gia scritto due hit come 'Hang On Sloopy' per i McCoys e 'My Boyfriend's Back' per le Angels, un piccolo gioiello di melodia spavalda poi ripreso con successo nel 2005 dai Raveonettes (!!Sabato tutti al concerto al Bronson!!). Affascinati dalle melodie Pop sbilenche, accecati dalla British Invasion, nel 1965 arrivano a questo esordio [prima ancora che "avanti" semplicemente "spostato"], dove il rhythm and blues entra in rotta di collisione con i ritmi sincopati delle percussioni e con il groove tagliente dei fiati. A metà anni 70 ‘In the Nightime’, è ancora tra le più richieste nel jukebox del SEX, la boutique bondage di Vivienne Westwood. Alcova bollente di personaggi come Johnny Rotten, Sid Viciuos, Adam Ant e Soiuxie Sioux. I cori schizzati e la rambling lead guitar di ‘I Want Candy’ vennero ripresi successivamente da Malcolm Mclaren per lanciare la sua creazione post(Sex Pistols)punk: le Bow Wow Wow. Ritornate in auge con questa canzone, inclusa nella colonna sonora del film di Sofia Coppola 'Maria Antonietta'. Nel 1982, in pieno Garage Rock Revival, tocca ai Fleshtones con la cover di ‘Cara-Lin’. Mentre i Raveonettes è storia recente. Ma non è finita. Richard Gottehrer (il frontman) nel ruolo di produttore e manager ha continuato ad avere una spiccata influenza sul mondo della musica. Ideologo del movimento CBGB, produsse i primi album di Richard Hell & The Voidoids, Blondie e le Go Go’s, così come fu co-fondatore, insieme a Seymour Stein della Sire Records.
Non poco per una band quasi sconosciuta, no?!
Un bel mattoncino nella Babele del rock'n'roll l'hanno deposto anche loro. Forse un pò nascosto ma (im)portante.

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